Ansia depressiva pre esame preliminare

Attualmente, da due anni a questa parte, sto svolgendo una scuola in privato, in quanto impossibilitato ad andarci fisicamente per via di importanti problemi di salute.

L'anno scorso ho scoperto di soffrire di Ansia Depressiva e, prontamente, ho iniziato un percorso con la mia psichiatra (prendo trittico contramid, quetiapina e EN)
Purtroppo attualmente la mia psichiatra è in maternitá e, prima di metà giugno, non ho nessuno con cui confrontarmi.

Oggi ho il primo orale dell'esame preliminare (esame dove la scuola mi ha fatto fare uno scritto per OGNI materia e che, oggi, dovrò portare cinque orali in un solo giorno)
Domani avrò un altro orale sempre dalla durata di 1:15.

Stamattina mi sono svegliato con un forte attacco di panico, paura e ansia di fallire, un altro fallimento mi manderebbe fuori strada.

Io non conosco i prof della scuola, in quanto la mia scuola privata mi ha indirizzato ad un altra scuola per poter fare gli esami.


Ieri, una delle prof allo scritto ha detto "io non l'avrei mai fatto l'esame da privatista, è davvero troppo difficile" oppure "se venite bocciati almeno potete riprovarci l'anno prossimo" "domani i prof vi spremeranno fino alla fine".


Non so come placare quest'ansia devastante.

La mia psichiatra mi ha detto di fare avere il certificato medico di ciò che sto passando in sede d'esame, ma loro non lo vogliono
Ho davvero paura di non riuscire a rwlizzarmi, e questa cosa mi fa sentire come se stessi per morire
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 44.9k 1k 248
In questo tipo di circostanze deve tener conto di due fattori. Innanzitutto non capisco il discorso della difficoltà da privatista: a parte l'inutile scoraggiamento di chi lo fa per forza di cose, è semplicemente una verifica più lunga e faticosa, la difficoltà se uno è preparato non dovrebbe essere maggiore.
Per quanto concerne il dire alla commissione che uno ha dei problemi, può avere due effetti. Quello ovvio è di essere più di manica larga, oppure trattare la persona con un occhio di riguardo per la sua emotività, spesso le due cose tuttavia sono considerate la stessa cosa. C'è anche però da aspettarsi che magari, proprio per questo, poi il giudizio finale sia anche ridotto, come per dire che l'esame è facilitato, ma poi il voto è tradotto in meno punti di quello che sarebbe a cose normali.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

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