Durata terapia con iperico
Buongiorno.
Ho concordato con il mio medico curante una terapia con iperico per combattere un periodo di forte ansia sopraggiunto nel giugno 2020 a seguito dell'utilizzo dell'anticoncezionale, nella fattispecie dell'anello Nouvaring.
L'ansia inizialmente si manifestava in modo diffuso, anche se prevalentemente nella fase premestruale, con sintomi quali: vertigini, nausea, inappetenza, alessitimia e derealizzazione con relativo abbattimento.
Ho iniziato ad assumere l'integratore di iperico nel dicembre 2020 con una dose "minima" (500 mg di estratto secco, con 0, 35 di ipericina e 1, 75 di iperforine) sino ad arrivare alla dose "piena" a gennaio 2021 (1 gr estratto secco, con 0, 7 di ipericina e 3, 5 iperforine).
Durante questi sei mesi i sintomi si sono attenuati notevolmente sino a scomparire quasi del tutto nel mese di aprile: ho avuto piccoli momenti d'ansia gestibili grazie ai consigli del mio psicologo (l'inappetenza, le vertigini e la nausea erano sparite già prima dell'iperico).
Specifico che durante i mesi di terapia ho avuto un ritorno della sintomatologia (in particolare di ansia associata a derealizzazione) in due sole occasioni, una nel mese di marzo e un'altra una settimana fa, a causa probabilmente delle mie disattenzioni riguardanti il cambio dell'integratore.
Riguardo il primo episodio, avevo acquistato un altro integratore d iperico senza badare alla sua composizione: nel giro di quindici giorni ho riscontrato un ritorno della sintomatologia e, solo dopo aver riacquistato la solita marca, sono stata nuovamente meglio.
Nel secondo caso, capitato nello scorso weekend, per sole 24 ore non ho potuto prendere la dose giornaliera e ho avuto un ritorno dell'ansia per diversi giorni che si è assopito col trascorrere del tempo.
Tra l'altro specifico che anche in questa seconda occasione il mio solito integratore non era disponibile e da una quindicina di giorni ne assumevo un altro, pur con lo stesso contenuto di principi attivi (fortunatamente da pochi giorni sono riuscita a riacquistare il mio).
Ieri ne ho parlato con il mio medico curante la quale mi ha consigliato di ridurre gradualmente, a partire da questo mese, la dose di iperico, sino ad eliminarla del tutto poiché non si dovrebbero superare i sei mesi di cura.
Sono un po' timorosa in quanto da letture scientifiche ho letto che l'antidepressivo - in generale - dovrebbe essere sospeso gradualmente solo dopo i sei mesi dalla totale remissione dei sintomi per evitare ricadute.
Inoltre, attualmente sarei al quinto mese di dose "piena".
E' opportuno ridurre la dose così come consigliatomi o sarebbe preferibile continuarla sino alla completa remissione dei sintomi (usando sempre il medesimo integratore per evitare problematiche)?
Grazie.
Ho concordato con il mio medico curante una terapia con iperico per combattere un periodo di forte ansia sopraggiunto nel giugno 2020 a seguito dell'utilizzo dell'anticoncezionale, nella fattispecie dell'anello Nouvaring.
L'ansia inizialmente si manifestava in modo diffuso, anche se prevalentemente nella fase premestruale, con sintomi quali: vertigini, nausea, inappetenza, alessitimia e derealizzazione con relativo abbattimento.
Ho iniziato ad assumere l'integratore di iperico nel dicembre 2020 con una dose "minima" (500 mg di estratto secco, con 0, 35 di ipericina e 1, 75 di iperforine) sino ad arrivare alla dose "piena" a gennaio 2021 (1 gr estratto secco, con 0, 7 di ipericina e 3, 5 iperforine).
Durante questi sei mesi i sintomi si sono attenuati notevolmente sino a scomparire quasi del tutto nel mese di aprile: ho avuto piccoli momenti d'ansia gestibili grazie ai consigli del mio psicologo (l'inappetenza, le vertigini e la nausea erano sparite già prima dell'iperico).
Specifico che durante i mesi di terapia ho avuto un ritorno della sintomatologia (in particolare di ansia associata a derealizzazione) in due sole occasioni, una nel mese di marzo e un'altra una settimana fa, a causa probabilmente delle mie disattenzioni riguardanti il cambio dell'integratore.
Riguardo il primo episodio, avevo acquistato un altro integratore d iperico senza badare alla sua composizione: nel giro di quindici giorni ho riscontrato un ritorno della sintomatologia e, solo dopo aver riacquistato la solita marca, sono stata nuovamente meglio.
Nel secondo caso, capitato nello scorso weekend, per sole 24 ore non ho potuto prendere la dose giornaliera e ho avuto un ritorno dell'ansia per diversi giorni che si è assopito col trascorrere del tempo.
Tra l'altro specifico che anche in questa seconda occasione il mio solito integratore non era disponibile e da una quindicina di giorni ne assumevo un altro, pur con lo stesso contenuto di principi attivi (fortunatamente da pochi giorni sono riuscita a riacquistare il mio).
Ieri ne ho parlato con il mio medico curante la quale mi ha consigliato di ridurre gradualmente, a partire da questo mese, la dose di iperico, sino ad eliminarla del tutto poiché non si dovrebbero superare i sei mesi di cura.
Sono un po' timorosa in quanto da letture scientifiche ho letto che l'antidepressivo - in generale - dovrebbe essere sospeso gradualmente solo dopo i sei mesi dalla totale remissione dei sintomi per evitare ricadute.
Inoltre, attualmente sarei al quinto mese di dose "piena".
E' opportuno ridurre la dose così come consigliatomi o sarebbe preferibile continuarla sino alla completa remissione dei sintomi (usando sempre il medesimo integratore per evitare problematiche)?
Grazie.
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Premesso che l'iperico non è un integratore, ma un farmaco con proprietà antidepressive (uno dei suoi componenti ovviamente) e che esiste anche in forma farmaceutica classica in compresse, la durata della cura non ha un termine preciso, ed è vero che la sospensione precoce è seguita da maggiori ricadute nel periodo successivo
Cosa poi fare nel caso specifico, lo decidete con il medico direttamente, qui non si possono dare indicazioni in merito.
Cosa poi fare nel caso specifico, lo decidete con il medico direttamente, qui non si possono dare indicazioni in merito.
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
[#2]
Utente
Grazie, dottore, per la risposta. Ho volutamente parlato di "integratore" per porre l'attenzione sul fatto che, quello che assumo io non è la versione farmaceutica, prescrivibile dal medico, pur avendo le medesime caratteristiche in termini di composizione. Secondo lei, potrei parlare col mio medico e chiedergli di prescrivermi direttamente il farmaco, in modo da stare serena sulla composizione? O, avendo fatto questa cura con l' "integratore" e con degli errori (quando ho cambiato tipologia), questa possibilità di è oramai compromessa? Io ho pensato che il mio medico abbia avuto timore che con il passare del tempo il farmaco/integratore smetta di fare effetto, perché mi ha consigliato di sospenderla in ragione della sua opportunità nel termine dei sei mesi ("ti consiglio di ridurre e di sospendere perché generalmente va fatta per sei mesi"). Forse è più opportuno rivolgermi ad uno psichiatra?
[#4]
Utente
No, dottore, purtroppo io e il mio medico di base non ci siamo fraintese. Oggi, dopo il suo consiglio, l'ho ricontattata, chiedendole se fosse il caso di prescrivermi l'iperico in forma farmaceutica in modo tale da stare serena almeno per quanto riguarda la composizione. Le ho anche chiesto di prescrivermi la visita psichiatrica in moda tale da avere un parere esperto. La risposta è stata: "puoi anche sospendere l'iperico se vuoi, tanto il professionista ti farà iniziare una terapia diversa". L'iperico non ho intenzione di sospenderlo dall'oggi al domani nè tanto meno in questo periodo in cui ho avuto una piccola ricaduta. Ho letto diversi articoli scientifici e ne ho tradotti altrettanti in lingua inglese per informarmi su ciò che stavo assumendo perché purtroppo dall'altra parte ci sono state e ci sono troppe disattenzioni e superficialità, diversamente non avrei scritto qui. Attendo la visita con lo psichiatra, dottore, sicuramente avrò un altro tipo di riscontro, probabilmente mi sarei dovuta mobilitare prima. Grazie.
[#5]
Che lo specialista le possa indicare una cura diversa lo comprendo, e anche che nel frattempo possa aver senso sospendere la precedente, così da poter iniziare subito la nuova. Non capisco invece il discorso che le cure si sospendono comunque dopo 6 mesi.
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 5.4k visite dal 17/05/2021.
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