Ho un reale disturbo?

Salve,
Penso di aver bisogno di aiuto;
Cercherò di essere il più chiaro possibile e di descrivere nel dettaglio tutto ciò che mi affligge.

Sono un ragazzo di 24 anni, sono un laureando in scienze delle attività motorie e sportive, ho una grande passione per lo sport, per la musica e per un'infinità di altre cose per cui non riesco a trovare il tempo...
Penso di non essere più in me, comincia a nascere dentro di me la convinzione che non sto costruendo niente per me stesso, per il mio futuro e di non essere più in grado di provare emozioni (non del tutto)...
Parlerò un po' di me:
Uscito dalla scuola superiore mi lanciai nel mondo del lavoro (anche se in realtà lavoravo già dall'età di 15 anni); 3 anni fa mi iscrissi all'università sotto il saggio consiglio di mia madre ed iniziai ad intraprendere una routine probabilmente un po' fuori dall'ordinario,
Alzandomi alle 7:30-8:00 del mattino circa per essere al lavoro (lavoro come magazziniere, in "nero" e per pochi soldi ma necessari) alle 9:00 per poi staccare alle 13:00 per allenarmi ed essere di nuovo a lavoro fino a dopo le 20:00 di sera;
Una volta a casa inizio a cucinare, ceno e preparo tutti i pasti per il giorno dopo (seguendo una specifica dieta), per poi sedermi a studiare per affrontare gli esami della mia facoltà fino all'una di notte circa e ripetere questo genere di routine per 6 giorni su 7.

In questi anni ammetto di aver rinunciato a molte cose, alle energie per uscire con gli amici, ad alcuni rapporti con altre persone (che non rimpiango), a delle ore di sonno e ad un'infinità di altre cose, in pratica ho dato tutto me stesso a questo percorso di studio, tutto.

Da quando scoppiò l'emergenza covid-19 la mia situazione mentale peggiorò;
Mi manca un solo esame che darò il prossimo mercoledì, ma qualcosa è cambiato dentro me, molti sono i fattori scatenanti, il lavorare tutti questi anni senza una messa in regola mi fa sentire di aver sprecato in parte la mia vita, ancora non sono andato a lavorare per ciò per cui sto studiando e questo amplifica la sensazione precedentemente descritta, mi spaventa l'idea di legarmi agli altri, di creare legami più profondi con le donne, ormai penso che la mia solitudine sia un mio vizio e ciò mi spaventa tremendamente; Nel mio piccolo ho fatto uno sforzo non indifferente sostenendo per 3 anni questa routine che ormai ciò ha lasciato dentro di me come un senso di vuoto straziante ed insopportabile, di incertezza che non mi fa comprendere se è stato giusto agire così, dare via me stesso per tutto ciò, non só se è stato giusto vivere così...
Dall'esterno probabilmente vedrebbe chiunque una persona molto socievole, piacevole, volenterosa, sportiva, forte, piena di energia e di voglia di fare (perché io sono così);
Ma ultimamente dentro vedo di me una persona esausta ed impaziente che aspetta un concreto risultato e tutto questo rimuginare sulla mia situazione mi spaventa e mi fa provare la paura di impazzire e di non poter più essere sereno.
[#1]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.2k 1k 248
Potrebbe trattarsi di una fase depressiva, ma c'è una componente relativa all'impostazione di partenza di tipo "rigido-ossessivo", che è stata funzionale per un periodo, quando era applicata ad un atteggiamento proattivo (dieta, routine, disciplina etc), e che ora invece è al servizio della fase passiva (quindi dubbio, indecisione, ripensamenti).
Direi che è il caso di farsi valutare perché la cosa perdura da un po' e rischia di farla stare in ballo con questo ultimo esame.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

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