Ho paura di iniziare gli antidepressivi

Salve, sono una ragazza di 22 anni a breve dovrò cominciare a prendere dei farmaci per il mio disturbo d'ansia che da mesi mi porta a stare rinchiusa dentro casa.
Qualche giorno fa ho avuto per la prima volta in vita mia un consulto da uno psichiatra che mi ha detto che devo fare alcune analisi... Poi ha cominciato a nominare alcuni psicofarmaci e tra questi ricordo zoloft.
Da brava ansiosa quale sono, sono andata a cercarmi le recensioni di questo zoloft.
Panico totale.
Ho letto che all'inizio della terapia l'ansia peggiora per quasi un mese.
Ero così entusiasta di cominciare una terapia per cominciare a stare meglio ma leggere quelle recensioni mi ha spaventata.
Come faccio a vivere con l'ansia Peggiorata che è già forte di suo?
Ho paura di impazzire e che potrei farmi del male... non so che fare ora sono in dubbio se è il caso di cominciare una terapia, ma allo stesso tempo so che non posso più vivere così.
Ho tanta paura e ho bisogno di sapere se in tutti i casi l'ansia peggiora o no.
Non so cosa fare...
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 42k 1k 63
Si cercano recensioni di farmaci come quelle per l’acquisto di un cellulare nuovo o un oggetto da mettere in casa.

Internet ha rovinato il mondo ed il risultato è ciò che scrive.

Attendere di fare esami prima di prescrivere una terapia è un andamento non adeguato alla situazione in cui si trova già.



Dr. F. S. Ruggiero


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Utente
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Concordo pienamente con lei, purtroppo spesso vado su internet nella speranza di avere risposte tranquillizzarti ma alla fine finisco di essere solo più preoccupata.
Alla fine dopo le analisi sono riandata dallo psichiatra che senza che io gli dicessi nulla sul fatto che ero preoccupata sul prendere i farmaci non mi ha voluto prescrivere nulla. (non glielo avevo minimamente accennato perchè so che è lui che deve decidere sul da farsi e io non volevo influenzarlo in alcun modo sulla decisione). È stato tutto molto strano perchè la volta prima mi aveva detto che in caso mi avrebbe prescritto Zoloft o simili, ma poi quando sono riandata non mi ha prescritto nulla dicendo di continuare psicoterapia e di cercare di uscire. (Gli attacchi di panico hanno innescato in me la paura della paura e mi sono sentita costretta a restare in casa per evitare di averli fuori casa e sentirmi a disagio, questo però non ha fatto altro che farmi stare male perchè mi sento in gabbia e limitata dall'ansia). Per quanto io mi sforzi di uscire non è più come prima lo faccio controvoglia perchè sto tipo in allerta come se potesse succedere qualcosa da un momento all'altro. In ogni caso gli ho detto che per me fare psicoterapia è come chiaccherare perchè non è che la psicologa mi abbia detto di fare una terapia in particolare, ma mi ha consigliato di fare meditazione cosa che sto facendo ogni giorno (qualsiasi cosa che possa aiutarmi per me è ben accetta). Comunque lo psichiatra mi ha detto che se le cose non sarebbero cambiate tra un mesetto lo avrei ricontattato per fare terapia con lui, il mesetto è quasi finito e le cose non è che siano cambiate più di tanto. Vorrei evitare di iniziare la terapia con lui perchè vorrei evitare di prendere farmaci anche se a un certo punto mi sono anche scocciata di stare così è diventato un incubo perchè questa cosa mi limita molto la vita: l'università la faccio solo online a malincuore perchè mi piaceva molto andarci, non esco con gli amici, non posso andare dall'estetista perchè ho paura che se mi viene un attacco mica posso andarmene con una gamba cerettata e l'altra no... Fa un po' ridere come esempio ma tutto questo mi fa evitare tutte quelle situazioni anche semplici dalle quali è imbarazzante andarmene. Alla fine non sono preoccupata per l'estetista cioè sti cavoli, ma la domanda che mi pongo spesso è: se ho paura di fare cose così semplici come potrò fare gli esami, laurearmi iniziare la magistrale e tante altre cose in questa condizione? In più 4 mesi fa ho dovuto lasciare il ragazzo con cui stavo da sei anni perché ho scoperto che è infedele... Anche questo non ha fatto altro che generarmi ansia e molta tristezza perchè come potrò pensare di iniziare una relazione con qualcun altro se ho l'ansia de vive? Comunque posso dire che mi sento un minimo meno triste in confronto a qualche mese fa. Non sto male tutto il giorno ma a momenti della giornata. Possibile che dovrei affidarmi al tempo senza farmi tutte ste preoccupazioni? Possibile che con il tempo la cosa si aggiusti da sola? Comunque la ringrazio per la risposta di prima, non so se lei abbia mai avuto un paziente simile a me e se magari può darmi un consiglio nel limite sul da farsi ne sarei felice. Grazie.
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Utente
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Ah in più aggiungo che il primo attacco di panico che mi ha iniziato a farmi preoccupare è stato durante la prima quarantena e da lì ne sono succeduti altri. Già lì evitavo di uscire ed andare all'università, ma le uscite con gli amici me le facevo, vivevo senza problemi da sola (sono studentessa fuori sede) mi facevo spesa da sola e via dicendo ma da quando mi sono lasciata la cosa non ha fatto che peggiorare e sono stata costretta per questo malessere e a causa dei pensieri negativi che mi accompagnavano per tutta la giornata a riandare a stare a casa dei miei perché avevo paura di dover affrontare un attacco da sola o anche paura di farmi la spesa da sola. In più quando sto sola tendo a stare più male perchè mi distraggo di meno e mi sento sola. Secondo la mia psicologa è un trauma riaffiorato di quando stavo alle medie (ero vittima di bullismo con violenza anche fisica) e che per colpa del covid e della separazione dal mio ex c'è stato un abbassamento dell'autostima che mi ha portato ad isolarmi per proteggermi da eventuali giudizi degli altri... Sinceramente non lo so... Non so se può esserle utile questo breve riassunto e se può consigliarmi anche lei sul da farsi.. la mia speranza è che il tempo e il ritirarsi del covid aggiusti tutto senza l'uso di farmaci...
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