Sorella da anni schizofrenica; da circa 10 giorni non riconosce nostra madre

Salve, da circa una settimana mia sorella di 55 anni, schizofrenica ormai cronica (malata da quasi 40 anni) manifesta un comportamento che non aveva mai avuto, cioè spesso non riconosce mia madre (la chiama "Signora") e dice di voler tornare a casa propria (e ovviamente già ci vive, insieme appunto a nostra madre)...Non manifesta nessuna aggressività, anzi, è tranquilla, ma comunque ci preoccupa e ci dispiace che spesso dica di non riconoscere mia madre.
Per anni ha frequentato un centro diurno, poi è stato chiuso, quindi da un anno circa passa le giornate prevalentemente a letto, si alza solo per mangiare, salvo sporadiche uscite insieme a nostra madre, solo per andare al bar.
È sempre vissuta con i miei genitori, eccetto un ricovero di 3 mesi l'anno scorso per episodi di agitazione e confusione acuti.
La terapia attuale è la seguente, prescritta dai medici del CSM a cui facciamo riferimento per i suoi esami mensili del sangue:
CLOZAPINA 100 mg: 1 cp 3 volte al giorno;
EN: 3 mg.
alle h.
8; 3 mg.
alle h.
14; 4 mg.
alle h 20; LARGACTIL cp.
: 50 mg.
alle h.
14; 100 mg alle h.
20
Posto che non conoscete direttamente la paziente, e che cercherò sicuramente di parlare col medico del CSM, vi chiedo solo un parere su cosa, secondo voi, può aver improvvisamente provocato che non riconosce nostra madre.
Aggiungo che 3 mesi fa è mancato mio padre; in apparenza non sembra aver risentito molto del lutto (anche se è impossibile dirlo con certezza) e comunque il fatto di non riconoscere nostra madre risale solo a 10 gg.
fa... Secondo Voi può essere utile/opportuno un cambio di terapia nelle dosi e/o nei farmaci che sta assumendo?

Vi ringrazio in anticipo,
[#1]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.3k 1k
Potrebbe essersi sovrapposto un problema di deterioramento cerebrale. Nel tempo la schizofrenia può avere questa evoluzione. Ovvio che di per sé potrebbe essere un delirio di mancato riconoscimento (non riconosce la persona e magari si immagina che sia un'altra, o non sa di è ma non mostra reazioni come se le fosse indifferente), ma potrebbe anche essere un disturbo delle funzioni cognitive, proprio perché inizia bruscamente e non faceva parte del quadro precedente. Anche eventi di tipo vascolare, vista l'età, possono essere alla base di questi disturbi.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

[#2]
Utente
Utente
Buongiorno,
La ringrazio molto per la risposta. Date le Sue ipotesi ritiene quindi che un cambio di terapia nel dosaggio (o nel tipo di farmaco) sia sostanzialmente inutile? Secondo Lei c'è la possibilità che torni a riconoscerla o è più probabile che questa cosa resti cronica?
Ancora grazie,
[#3]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.3k 1k
Dico che forse è utile che sia anche indagata neurologicamente, se la psichiatra avesse dei dubbi su questo tipo di sintomo recente.