Demenza farmaci

Il decadimento cognitivo è un termine generico. La prima cosa da fare è il controllo delle malattie che influenzano il decadimento perché rientra poi nelle complicazioni a lungo termine.
Dopo di che, se esistono prodotti di tal genere, glieli indica il medico, ma non è detto che abbiano senso "in generale".

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

Gentile dott. Pacini,

La ringrazio per il riscontro.
Purtroppo il mio medico di base, in genere anche il cardiologo, non prescrivono MAI questi integratori, ma poi se io li pongo la domande se sono utili in prevenzione mi rispondono che mia madre può assumerli, mi ha scritto DELECIT 600 , per questo volevo sapere da uno specialista se sono efficaci.
Se non facevo io delle domande mirate non le avrebbe mai prescritto.
Forse devo cambiare medico, perchè su mia iniziativa ho detto a mia madre di controllare la la vitamina b-12 e folati , infatti sono risultati bassi e l' helicobacter positivo.
Ho letto su PHARMASTAR che il prediabete aumenta il rischio di declino cognitivo, tra una settimana abbiamo la visita dal diabetologo per vedere se è sufficienta una dieta o è opportuno assumere la METFORMINA.

Le analisi sono queste:
- ACIDO URICO 8,2
- COLESTEROLO TOTALE 198, LDL 113, HDL 31,6.
- CALCIO 9,90
- CREATININA 0,66
- FERRO 61,0.
- GLUCOSIO 115 (prediabete)
- LIPASI 94
- PEPTIDE C 3,84
- TRIGLICERIDI 288 (passati da 392 a 288 dopo cura con Esapent)
- OMOCISTEINA 13,48

-PT 82 - INR 1,12 , FIBRINOGENO 416

- EMOGLOBINA GLICATA: NGSP 6,30 , IFCC 46,4.

Cordialmente.

Ma non mi torna una cosa. Perché dice "purtroppo" ? Cioè diamo per scontato che esistano dei prodotti da assumere per lo scopo che dice Lei, e che rientrino nella categoria di "integratori" in assenza di carenze però.
Che uno debba integrare forse B12 e folati è un cosa di cui comprendo il senso, ma perché collegarlo in particolare alla prevenzione della demenza senile ?
I medici non li prescrivono e le dicono che se vuole può fare come crede perché secondo loro non servono evidentemente, ma Lei insiste con la richiesta.
Il diabete e la eventuale terapia con metformina mi tornano, ma non c'entra nulla con gli integratori.

Gentile dr. Pacini,

La ringrazio nuovamente per avermi risposto.
Dico purtroppo perché avevo letto sul sito di Humanitas che la colina è utile nella prevenzione delle demenze, è avevo pensato di farla prendere a mia madre, anche se è preferibile integrarla con i cibi.
Il mio medico nemmeno le ha prescritto le analisi della vitamina b12 e folati, ho insistito io che doveva farla e infatti la b12 era a 262.
Tutti gli studi dicono che deve essere >300.
NO, dottore, assolutamente, io non insisto affatto, se mi diceva che non serviva non la prendevo in farmacia, ho semplicemente detto al mio medico se mia madre può assumere Delecit è mi ha detto se vuole si, male non fa e lo ha scritto sulla ricetta.
Inoltro anche il prof. Dubois in Francia , massimo esperto mondiale delle demenze,
ho letto alcuni anni fa un suo articolo dove consiglia la colina o un integratore Souvenaid, devo pensare che è solo marketing o pareri discordanti tra medici ?
Poi non sono certo che è utile nella prevenzione o nella cura, a volte è come la Cardioaspirina alcuni la prescrivono in prevenzione primaria altri solo nella prevenzione secondaria dopo un ictus o infarto.

Cordialmente.

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Riporto l'articolo:
La colina viene utilizzata per tenere sotto controllo i livelli di colesterolo nel sangue e per proteggere la salute del fegato (per esempio in caso di epatite o di cirrosi). Inoltre sembra essere particolarmente importante per il buon funzionamento del sistema nervoso, tanto che viene consigliata in caso di depressione, perdite di memoria, Alzheimer e altre forme di demenza, corea di Hungtington, sindrome di Tourette, atassia cerebellare, disturbo bipolare, alcune forme di convulsioni e schizofrenia. Inoltre sembra in grado di ridurre l’infiammazione.

Quando un medico dice "male non fa", lo dice perché Lei gli ha chiesto se la può assumere, lui non l'ha indicata. Mi pare comprensibile il senso di tale risposta.
A me pare che si stia sostituendo al medico in una direzione un po' parziale, soprattutto arrivando poi a decidere quando e cosa sia indicato dosare, e come interpretare i risultati.
Quello che Lei riporta non contiene la descrizione di un dato scientifico, "tanto che è consigliata...." , insomma sapere che una cosa è consigliata non è che mi dica molto sulla sua utilità. Idem gli articoli intervista con "i massimi esperti".
E' bene che i consigli, se sono consigli scientifici, vengano dal medico che segue la signora. Altrimenti, diventano iniziative personali con connotati molto vaghi.

La ringrazio dottore per il riscontro.

Cordialmente.