Disturbo paranoide
Buongiorno, al mio compagno mesi fa è stato diagnosticato dalla psichiatra il disturbo paranoide.
Vive una vita d inferno a cause delle sue convinzioni persecutorie.
Gli è stato prescritto aleperidolo da 2 mg il dosaggio più basso, da 5 Gt a 30 al di, dopo aver eseguito tutte le visite.
Ma rifiuta di prendere la terapia perché inconsapevole di avere il problema.
Mi sono rivolta più volte a più medici, psicoterapeuta ma non riusciamo ad uscirne.
Le volte che era in preda a crisi molto acute ho chiamato 118 e forze dell ordine ma tornato a casa il giorno stesso.
Sono stata costretta a somministrare la terapia di nascosto per due mesi... avendo qualche beneficio.
Ho iniziato a scalare vedendo che stava meglio anche se i pensieri persistevano poi mi sn ammalata di covid e ho dovuto smettere di darle.
Ora noto che sta tornando ancora come prima.
Con rabbia e aggressività...Nn so che fare.
Sto pensando di lasciarlo.
Anche perché per me sta diventando un incubo.
Vive una vita d inferno a cause delle sue convinzioni persecutorie.
Gli è stato prescritto aleperidolo da 2 mg il dosaggio più basso, da 5 Gt a 30 al di, dopo aver eseguito tutte le visite.
Ma rifiuta di prendere la terapia perché inconsapevole di avere il problema.
Mi sono rivolta più volte a più medici, psicoterapeuta ma non riusciamo ad uscirne.
Le volte che era in preda a crisi molto acute ho chiamato 118 e forze dell ordine ma tornato a casa il giorno stesso.
Sono stata costretta a somministrare la terapia di nascosto per due mesi... avendo qualche beneficio.
Ho iniziato a scalare vedendo che stava meglio anche se i pensieri persistevano poi mi sn ammalata di covid e ho dovuto smettere di darle.
Ora noto che sta tornando ancora come prima.
Con rabbia e aggressività...Nn so che fare.
Sto pensando di lasciarlo.
Anche perché per me sta diventando un incubo.
[#1]
La domanda medica quale è ?
Non è che c'è una soluzione e non riesce a vederla, la questione che pone deriva dal fatto che non è possibile costringere una persona ad assumere medicinali se non per una serie di circostanze (leggasi: circostanze del momento, non in generale una diagnosi fatta da un medico).
Non è che c'è una soluzione e non riesce a vederla, la questione che pone deriva dal fatto che non è possibile costringere una persona ad assumere medicinali se non per una serie di circostanze (leggasi: circostanze del momento, non in generale una diagnosi fatta da un medico).
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 1.7k visite dal 20/04/2021.
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