Consiglio Terapeutico
Gentili Dottori Salve.
Sono un giovane uomo di quasi 25 anni.
Seguito dal C.S.M. territoriale.
In passato ho chiesto altri consigli vostri.
Non avendo mai ricevuto una diagnosi su carta non posso riferirla, posso però affermare che mi rivolsi al CSM per disturbi di ansia e dissociativi dopo aver consumato erba quando ero più piccolo.
Dopo due anni di vanlafaxina a 150, dopo miglioramenti e ribassi di dose a 75, dopo essere stato male dinuovo, aumentato a 225 (troppo forte) poi calato a 175.
Tra alti e bassi ma con tutte l difficoltà del caso
Tra cui la peggiore é la difficoltà di concentrarsi cosa che per un giovane é terribile perché nemmeno si riesce a studiare e voler dormire di continuo.
Oggi vado a visita con mio padre e mi viene spiegato, che sono una persona a rischio Psicosi per queste dissociazioni da ansia e che sono sul filo del rasoio di continuo, che nel peggiore delle ipotesi come ultima carta devo prendere un antipsicotico.
A parte che me ne sono andato spaventato a morte
Il dottore ha voluto fare una prova su un altra molecola non piú SNRI ma solo SSRI in particolare Escitalopram, per vedere come va.
Ma l'ansia può provocare veramente tutto questo?
In certi momenti mi sembra di essere in un incubo per quello che passo, eppure so perfettamente chi sono, la realtà come é.
Come calo la dose inizio visivamente a vedere più ovattato o sfocato.
Praticamente sono condannato ad assumere farmaci a vita, per vivere non bene ma meglio e se mi va male male pure antipsicotici.
Secondo voi devo rivolgermi da un altro collega per capire meglio?
Sono un giovane uomo di quasi 25 anni.
Seguito dal C.S.M. territoriale.
In passato ho chiesto altri consigli vostri.
Non avendo mai ricevuto una diagnosi su carta non posso riferirla, posso però affermare che mi rivolsi al CSM per disturbi di ansia e dissociativi dopo aver consumato erba quando ero più piccolo.
Dopo due anni di vanlafaxina a 150, dopo miglioramenti e ribassi di dose a 75, dopo essere stato male dinuovo, aumentato a 225 (troppo forte) poi calato a 175.
Tra alti e bassi ma con tutte l difficoltà del caso
Tra cui la peggiore é la difficoltà di concentrarsi cosa che per un giovane é terribile perché nemmeno si riesce a studiare e voler dormire di continuo.
Oggi vado a visita con mio padre e mi viene spiegato, che sono una persona a rischio Psicosi per queste dissociazioni da ansia e che sono sul filo del rasoio di continuo, che nel peggiore delle ipotesi come ultima carta devo prendere un antipsicotico.
A parte che me ne sono andato spaventato a morte
Il dottore ha voluto fare una prova su un altra molecola non piú SNRI ma solo SSRI in particolare Escitalopram, per vedere come va.
Ma l'ansia può provocare veramente tutto questo?
In certi momenti mi sembra di essere in un incubo per quello che passo, eppure so perfettamente chi sono, la realtà come é.
Come calo la dose inizio visivamente a vedere più ovattato o sfocato.
Praticamente sono condannato ad assumere farmaci a vita, per vivere non bene ma meglio e se mi va male male pure antipsicotici.
Secondo voi devo rivolgermi da un altro collega per capire meglio?
[#1]
Vorrei capire come fa ad assumere un dosaggio di 175 mg per un farmaco non divisibile.
Mi pare strano che dopo anni di trattamento con un antidepressivo esca una diagnosi di questo genere poiché l’antidepressivo non avrebbe avuto indicazione già prima.
Se ci fosse una diagnosi di questo genere il neurolettico poteva essere introdotto in qualsiasi momento della terapia.
Dr. F. S. Ruggiero
http://www.francescoruggiero.it
Mi pare strano che dopo anni di trattamento con un antidepressivo esca una diagnosi di questo genere poiché l’antidepressivo non avrebbe avuto indicazione già prima.
Se ci fosse una diagnosi di questo genere il neurolettico poteva essere introdotto in qualsiasi momento della terapia.
Dr. F. S. Ruggiero
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https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 541 visite dal 19/04/2021.
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