Disturbo d'ansia
Ho 53 anni, da13 anni con un disturbo d'ansia generalizzata (non ben chiarita).
Varie cure (Efexor, anafranil, zoloft) , con risultati altalenanti (sicuramente con dei miglioramenti con tutti) ma al momento della sospensione il sintomo si è riacuttizzato.
Poi ho deciso di sospendere ogni tipo di cura per un anno e mezzo: si sono intervallati momenti di sofferenza, ma anche sicuramenti più rari momenti di benessere.
A dicembre con il mio psichiatra abbiamo deciso di iniziare un'altra terapia con la Paroxetina.
Da meta gennaio sto prendendo 20 mg, ma fino ad oggi i risultati sono stati modesti (addirittura ho avuto un attacco di panico a fine 20 giorni fa).
Logicamente in questa situazione sono abbastanza demoralizzato, anche perchè mi aspettavo dei risultati dalla nuova cura, e quindi in questo momento ho paura (ansia) , che non serva niente al mio caso.
Il problema è che sono molto focalizzato sul mio disturbo e sto a controllarlo sistematicamente (portandolo a verificarsi), Alle stesso modo devo dire che con la cura che senza sono riuscito a portare a termine i miei compiti, sia lavorativi, familiari e sportivi.
Chiederei un consulto sulla mia situazione e se la terapia intrapresa può essere idonea.
Varie cure (Efexor, anafranil, zoloft) , con risultati altalenanti (sicuramente con dei miglioramenti con tutti) ma al momento della sospensione il sintomo si è riacuttizzato.
Poi ho deciso di sospendere ogni tipo di cura per un anno e mezzo: si sono intervallati momenti di sofferenza, ma anche sicuramenti più rari momenti di benessere.
A dicembre con il mio psichiatra abbiamo deciso di iniziare un'altra terapia con la Paroxetina.
Da meta gennaio sto prendendo 20 mg, ma fino ad oggi i risultati sono stati modesti (addirittura ho avuto un attacco di panico a fine 20 giorni fa).
Logicamente in questa situazione sono abbastanza demoralizzato, anche perchè mi aspettavo dei risultati dalla nuova cura, e quindi in questo momento ho paura (ansia) , che non serva niente al mio caso.
Il problema è che sono molto focalizzato sul mio disturbo e sto a controllarlo sistematicamente (portandolo a verificarsi), Alle stesso modo devo dire che con la cura che senza sono riuscito a portare a termine i miei compiti, sia lavorativi, familiari e sportivi.
Chiederei un consulto sulla mia situazione e se la terapia intrapresa può essere idonea.
[#1]
20 mg non sono la dose massima, per cui, specialmente se il suo disturbo consiste o si compone anche di una tendenza al controllo, l'autoesame, la rimuginazione, il porsi domande, il darsi risposte etc. le dosi solitamente sono più alte di quelle sufficienti per un disturbo di panico, ad esempio.
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
[#2]
Utente
Grazie dottor Pacini.
Gli chiedevo inoltre, come mai il disturbo è altalenante , vale a dire che a volte è come se l'avessi superato , e poi si ripresenta con tutta la sua forza anche senza periodi di stress.
Ma è un problema totalmente biologico ? Perchè altrimenti sarei tentato di intraprendere una psicoterapia.
Gli chiedevo inoltre, come mai il disturbo è altalenante , vale a dire che a volte è come se l'avessi superato , e poi si ripresenta con tutta la sua forza anche senza periodi di stress.
Ma è un problema totalmente biologico ? Perchè altrimenti sarei tentato di intraprendere una psicoterapia.
[#6]
Utente
Dott. Pacini , buongiorno. Volevo dire che il farmaco serve fino ad un certo punto, sarebbe più importante intraprendere una psicoterapia.
Visto che in questi anni la cura farmacologica non ha dato risultati definitivi. Ma solo in alcuni periodi mi ha dato del benessere, oltretutto avendo provato EFEXOR, ANAFRANIL, ZOLOFT.
Ed ora con la Paroxetina , che da dicembre a d oggi non ha dato nessun risultato.
Visto che in questi anni la cura farmacologica non ha dato risultati definitivi. Ma solo in alcuni periodi mi ha dato del benessere, oltretutto avendo provato EFEXOR, ANAFRANIL, ZOLOFT.
Ed ora con la Paroxetina , che da dicembre a d oggi non ha dato nessun risultato.
[#7]
Dipende dalle dosi usate. Ha provato alcune terapie farmacologiche, non so a che dosi. Ma non è che i due tipi di intervento differiscano perché uno è biologico e l'altro no, né perché uno serve dove il resto ha fallito e viceversa, se mai è questione di indicazione (cosa agisce su cosa).
Siccome la diagnosi non è chiara come diceva inizialmente, la chiarirei.
Siccome la diagnosi non è chiara come diceva inizialmente, la chiarirei.
[#8]
Utente
Grazie dott. Pacini per la risposta.
Ho 53 anni, sono 13 anni che da un attacco di panico (paura di perdere il controllo), mi è scoppiato questo problema.
In questi anni sono riuscito a fare tutto, solo in qualche occasione mi ha fermato.
L'ansia si manifesta non fisicamente , ma con sintomi di derealizzazione, stato di disagio, sensazioni di stranezza, ecc.
Il problema che io controllo la mia ansia, e lei logicamente si manifesta. Tutto questo non fa altro che aumentare la mia ansia e quindi diventa l'argomento principale della mia giornata, spengendo tutte le altre attività e passioni. Allo stesso tempo mi fa vedere tutto nero, e faccio fatica un po' a fare tutto. Questo si manifesta nei periodi in cui il problema è più incidente. Anche perchè ho anche dei periodi positivi anche di, varie settimane (anche senza farmaco), in cui tutto diventa più chiaro.
Sono una persona attiva : lavoro, allenatore di calcio, runner (ho fatto 10 maratone), più che altro ho una famiglia con due figli adolescenti.
La cosa più grave è che in varie situazioni mi prende l'angoscia e depressione perchè tutto questo non passa e faccio fatica a tirare avanti.
Il mio percorso farmacologico è stato questo:
efexor (75) , con frontal (50) , per un anno e mezzo , dopo qualche mese sono stato molto bene , ma alla sospensione (graduale) , tutto è ricominciato.
anafranil (non mi ricordo quanto) , ho raggiunto un graduale benessere (senza frontal) , anche questo mi sembra 1 anno e mezzo , poi anche in questo caso alla sospensione , come prima.
zoloft , dose 100 , senza frontal , anche con questo sono stato discretamente , un po' più altalenante, poi ho incominciato a prenderne 50 , e gia da qui ho cominciato a stare un po peggio, poi ho sospeso e più o meno è rimasto uguale, forse con periodi un po' più lunghi di malessere.
Per un anno e mezzo sono stato senza farmaco, e si sono intervallati periodi positivi e negativi (più lunghi sicuramente) , con l'aiuto di qualche frontal , molto raramente.
Ora ho iniziato con la paroxetina, sono ad un dosaggio di 20 da circa tre mesi, ma i risultati sono quasi come quelli da senza farmaco.
Il tutto seguito da un suo collega psichiatra. Solo l'effexor mi fu segnato dal medico di condotta.
La diagnosi sembrerebbe ansia generalizzata, come mi ha detto lo psichiatra, ma credo che anche per lei sia poco chiara.
Dottore cosa ne pensa della mia situazione , mi dia un consiglio su come muovermi.
Grazie
Ho 53 anni, sono 13 anni che da un attacco di panico (paura di perdere il controllo), mi è scoppiato questo problema.
In questi anni sono riuscito a fare tutto, solo in qualche occasione mi ha fermato.
L'ansia si manifesta non fisicamente , ma con sintomi di derealizzazione, stato di disagio, sensazioni di stranezza, ecc.
Il problema che io controllo la mia ansia, e lei logicamente si manifesta. Tutto questo non fa altro che aumentare la mia ansia e quindi diventa l'argomento principale della mia giornata, spengendo tutte le altre attività e passioni. Allo stesso tempo mi fa vedere tutto nero, e faccio fatica un po' a fare tutto. Questo si manifesta nei periodi in cui il problema è più incidente. Anche perchè ho anche dei periodi positivi anche di, varie settimane (anche senza farmaco), in cui tutto diventa più chiaro.
Sono una persona attiva : lavoro, allenatore di calcio, runner (ho fatto 10 maratone), più che altro ho una famiglia con due figli adolescenti.
La cosa più grave è che in varie situazioni mi prende l'angoscia e depressione perchè tutto questo non passa e faccio fatica a tirare avanti.
Il mio percorso farmacologico è stato questo:
efexor (75) , con frontal (50) , per un anno e mezzo , dopo qualche mese sono stato molto bene , ma alla sospensione (graduale) , tutto è ricominciato.
anafranil (non mi ricordo quanto) , ho raggiunto un graduale benessere (senza frontal) , anche questo mi sembra 1 anno e mezzo , poi anche in questo caso alla sospensione , come prima.
zoloft , dose 100 , senza frontal , anche con questo sono stato discretamente , un po' più altalenante, poi ho incominciato a prenderne 50 , e gia da qui ho cominciato a stare un po peggio, poi ho sospeso e più o meno è rimasto uguale, forse con periodi un po' più lunghi di malessere.
Per un anno e mezzo sono stato senza farmaco, e si sono intervallati periodi positivi e negativi (più lunghi sicuramente) , con l'aiuto di qualche frontal , molto raramente.
Ora ho iniziato con la paroxetina, sono ad un dosaggio di 20 da circa tre mesi, ma i risultati sono quasi come quelli da senza farmaco.
Il tutto seguito da un suo collega psichiatra. Solo l'effexor mi fu segnato dal medico di condotta.
La diagnosi sembrerebbe ansia generalizzata, come mi ha detto lo psichiatra, ma credo che anche per lei sia poco chiara.
Dottore cosa ne pensa della mia situazione , mi dia un consiglio su come muovermi.
Grazie
Questo consulto ha ricevuto 11 risposte e 1.3k visite dal 12/04/2021.
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