Vorrei aiutare la mia fidanzata ad allontanarsi dal crack. dipendenza mentale
Sarei grato se potessi ricevere qualche nozione e aiuto su come poter intervenire efficacemente per distogliere l’attenzione della mia fidanzata dal consumo di crack.
Non è una dipendenza che ha il totale controllo sulla sua vita, lavora e anche con discreto successo.
Il problema è che I momenti di relax e benessere che potremmo passare insieme non esistono, perché il momento libero del fine settimana nella sua testa risveglia solamente il desiderio di droga.
Sto cominciando a dubitare sull’efficacia della forza di volontà nel propormi come aiuto, gradirei qualche suggerimento che possa farmi fare qualche passo nella direzione giusta
Non è una dipendenza che ha il totale controllo sulla sua vita, lavora e anche con discreto successo.
Il problema è che I momenti di relax e benessere che potremmo passare insieme non esistono, perché il momento libero del fine settimana nella sua testa risveglia solamente il desiderio di droga.
Sto cominciando a dubitare sull’efficacia della forza di volontà nel propormi come aiuto, gradirei qualche suggerimento che possa farmi fare qualche passo nella direzione giusta
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La forza di volontà è qualcosa che non corrisponde a niente di preciso biologicamente. Che sia o non sia una dipendenza non riguarda la gravità, ma il fatto che la persona sia soddisfatta dell'uso che fa o no. Se la persona chiede aiuto,, evidentemente non ha il controllo.
Lei si pone un problema partendo da un presupposto gratuito, che non utilizzerei, ovvero che si può avere un ruolo nel bloccare una disfunzione. Sarebbe come sapere che atteggiamento è giusto per guarire una polmonite di un proprio caro.
Farlo curare e seguirne la cura, questo è quello che si può fare, e non è di poco conto, perché essere affettivamente legati implica tutta una serie di valenze che si danno alle proprie azioni, e che in questo caso non c'entrano, come ad esempio compiacersi che una persona si controlli per amor nostro, o per amor suo, o che dica la verità, etc.
Lei si pone un problema partendo da un presupposto gratuito, che non utilizzerei, ovvero che si può avere un ruolo nel bloccare una disfunzione. Sarebbe come sapere che atteggiamento è giusto per guarire una polmonite di un proprio caro.
Farlo curare e seguirne la cura, questo è quello che si può fare, e non è di poco conto, perché essere affettivamente legati implica tutta una serie di valenze che si danno alle proprie azioni, e che in questo caso non c'entrano, come ad esempio compiacersi che una persona si controlli per amor nostro, o per amor suo, o che dica la verità, etc.
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 3.7k visite dal 01/04/2021.
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