Soffro di disturbo ossessivo compulsivo?
Salve, sono una ragazza di 28 anni e ricordo già da bambina di aver avuto una sorta di "rituali" da seguire, ad esempio sentivo il bisogno di ripetere una parola più volte o crescendo di scrivere solamente su determinate righe di un foglio, di ripetere un gesto più volte.
da adolescente mi lavavo le mani ogni sera prima di andare a letto per "scacciare le cose brutte".
Negli anni ho sempre avuto diversi rituali che non sono mai stati per me motivo di eccessiva preoccupazione.
a 14 anni ho iniziato a soffrire di attacchi di panico per un periodo limitato, due mesi circa.
anche se dopo non ho più avuto questi attacchi mi è rimasta un'ansia fortissima: avevo paura di restare da sola in casa o di uscire da sola, persino di andare in bagno da sola, avevo paura che qualcosa potesse causarmi allergia e ho smesso di usare i maglioni di lana.
Pian piano queste paure si sono attenuate e per molto tempo sembravano scomparse.
da quando ci siamo trovati nella situazione pandemica però queste ossessioni sono peggiorati e sento il bisogno di ripetere determinati gesti più volte, di mangiare un numero determinato di biscotti o bere un tot numero di volte, e la cosa inizia a intralciarmi e spesso ho paura di essere notata o di arrivare a fare qualcosa di dannoso per la mia salute.
sono pensieri che mi ossessionano di dover fare una certa cosa e finché non la faccio non riesco a pensare ad altro o a metterli a tacere.
ci sono comunque alti e bassi e in certi giorni riesco ad essere meno ossessionata, ma in generale la cosa sta diventando pesante.
Ho seguito un percorso di psicoterapia durato quasi tre anni e conclusosi prima della pandemia, in cui solo in parte ho analizzato retrospettivamente i miei attacchi di panico ma non ho mai parlato di questi pensieri ossessivi perché non li ritenevo invalidanti o preoccupanti, come lo sono diventati invece in questo ultimo anno.
sempre in quest'anno ho sofferto di un'ansia fortissima e sono stata molto vicina a vivere nuovi attacchi di panico.
Un'altra paura che ho sempre avuto è quella di lasciare tracce indelebili come foto su internet e messaggi e cose su cui non avrò il controllo.
Vorrei aggiungere che in famiglia ho mia madre che soffre di diverse patologie, non so di preciso se di ansia o depressione, e negli ultimi anni ho capito che alcune sue "stranezze" erano riconducibili alla messa in atto di diversi rituali che mi fanno pensare che possa soffrire anche lei di una forma di disturbo ossessivo compulsivo, e la sua situazione è sempre stata per me più o meno consapevolmente motivo di preoccupazione.
la mia domanda è: dovrei tornare in terapia?
o dovrei consultare uno psichiatra?
ringrazio in anticipo chi vorrà rispondere ai miei dubbi.
da adolescente mi lavavo le mani ogni sera prima di andare a letto per "scacciare le cose brutte".
Negli anni ho sempre avuto diversi rituali che non sono mai stati per me motivo di eccessiva preoccupazione.
a 14 anni ho iniziato a soffrire di attacchi di panico per un periodo limitato, due mesi circa.
anche se dopo non ho più avuto questi attacchi mi è rimasta un'ansia fortissima: avevo paura di restare da sola in casa o di uscire da sola, persino di andare in bagno da sola, avevo paura che qualcosa potesse causarmi allergia e ho smesso di usare i maglioni di lana.
Pian piano queste paure si sono attenuate e per molto tempo sembravano scomparse.
da quando ci siamo trovati nella situazione pandemica però queste ossessioni sono peggiorati e sento il bisogno di ripetere determinati gesti più volte, di mangiare un numero determinato di biscotti o bere un tot numero di volte, e la cosa inizia a intralciarmi e spesso ho paura di essere notata o di arrivare a fare qualcosa di dannoso per la mia salute.
sono pensieri che mi ossessionano di dover fare una certa cosa e finché non la faccio non riesco a pensare ad altro o a metterli a tacere.
ci sono comunque alti e bassi e in certi giorni riesco ad essere meno ossessionata, ma in generale la cosa sta diventando pesante.
Ho seguito un percorso di psicoterapia durato quasi tre anni e conclusosi prima della pandemia, in cui solo in parte ho analizzato retrospettivamente i miei attacchi di panico ma non ho mai parlato di questi pensieri ossessivi perché non li ritenevo invalidanti o preoccupanti, come lo sono diventati invece in questo ultimo anno.
sempre in quest'anno ho sofferto di un'ansia fortissima e sono stata molto vicina a vivere nuovi attacchi di panico.
Un'altra paura che ho sempre avuto è quella di lasciare tracce indelebili come foto su internet e messaggi e cose su cui non avrò il controllo.
Vorrei aggiungere che in famiglia ho mia madre che soffre di diverse patologie, non so di preciso se di ansia o depressione, e negli ultimi anni ho capito che alcune sue "stranezze" erano riconducibili alla messa in atto di diversi rituali che mi fanno pensare che possa soffrire anche lei di una forma di disturbo ossessivo compulsivo, e la sua situazione è sempre stata per me più o meno consapevolmente motivo di preoccupazione.
la mia domanda è: dovrei tornare in terapia?
o dovrei consultare uno psichiatra?
ringrazio in anticipo chi vorrà rispondere ai miei dubbi.
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Il suo dubbio come può vedere include anche delle questioni tipo "dovrei curarmi", al punto che chiede qui. Ma come mai necessita di saperlo ? Il metro del malessere è Lei, se sta male è Lei a saperlo, e quindi perché pone il problema se deve curarsi ?
Consulterei uno psichiatra, anche perché non capisco come in tre anni di contatti e discussioni non siano emersi questi aspetti così continui nella sua storia.
Consulterei uno psichiatra, anche perché non capisco come in tre anni di contatti e discussioni non siano emersi questi aspetti così continui nella sua storia.
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.8k visite dal 27/03/2021.
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