Epilessia o attacco di panico?

Gentile dottore
Le scrivo per avere un consulto riguardo a un episodio capitatomi nell'ottobre scorso. Premetto che sono in un periodo di forte ansia generalizzata e credo che dopo tanti anni di alti e bassi sia arrivato il momento di affrontare seriamente una psicoterapia. Dunque...nell'ottobre scorso sono vittima, forse, di un attacco di panico, dico forse in quanto leggendo su internet riguardo a casi di manifestazioni di epilessia sto cominciando a pensare che quell'episodio possa essere dovuto proprio ad un tipo di crisi epilettica. E' possibile questo? Si può essere colpiti sporadicamente da epilissia per definirsi affetti da tale patologia? La sensazione fu quella di un black out al cervello con lieve perdita di coscienza, sudorazione e panico. Non ebbi però convulsioni né svenni. Soltanto ieri sono stato da un neurologo, il quale dopo una visita mi ha assicurato che non ho nulla di fisico anche se mi ha prescritto un EEG che a suo dire serve per valutare insieme una terapia. Lui mi ha detto che quell'episodio avvenuto ad ottobre fu un attacco di panico e infatti mi ha prescritto Eutimil e Prazene per un periodo limitato consigliandomi poi un percorso di psicoterapia. A dire il vero i farmaci non li ho ancora presi...Ho troppo paura!
Volevo chiederle se posso aspettare con tranquillità l'EEG e se l'episodio che le ho descritto sopra può essere dovuto a una crisi di epilessia o a un attacco di panico. Premetto che eseguii un EEG circa 16 anni fa dal quale non risultò niente di patologico.
Io ho 36 anni e sono di sesso maschile.
Mi scusi se sono stato prolisso.
Un'ultima domanda: E' veramente difficile uscire dalla dipendenza da psicofarmaci? Ho paura di rpenderli proprio per questo e in quanto sono un soggetto impresisonabili alle alterazioni di stati di coscienza.
Grazie infinite
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.4k 1k
Gentile utente,

mi sembra che abbia le idee poco chiare. La diagnosi ricevuta e la terapia sono per disturbo di panico, se il neurologo avesse ritenuto possibile una diagnosi epilettica presumo non le avrebbe dato eutimil, ma atteso perlomeno l'esito dell'eeg.
Per quanto concerne le terapie, quel che lei crede in anticipo è solo un modo per evitare di prendere farmaci per la paura che lei ha di cose che probabilmente non c'entrano niente coi farmaci stessi.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

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Utente
Utente
La ringrazio molto per la tempestiva risposta.
Le volevo chiedere un'ultima cosa: Posso cominciare un percorso psicoterapeutico evitando i farmaci ed ottenendo buoni risultati?
Non le so dire perchè ho paura dei farmaci...Posso soltanto dirle che ho sempre avuto paura di droghe e stati ebbrezza! Sarà che una parte di me si rifiuta di stare bene. Forse chissà!
Grazie dottore, le auguro un buon pomeriggio!:-)

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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.4k 1k
Lei persevera in questo atteggiamento controproducente. Non si fa una cura allo scopo di evitarne un'altra, né si sceglie tra due quella che fa più paura o piace di più.
Ci si fa consigliare dal medico.
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Dr. Giovanni Ronzani Psicoterapeuta, Medico igienista 344 10
Gentile utente, dal suo post si può dedurre che l'epilessia non ha nulla a che fare con i sintomi descritti. Gli attai cchi di panico si possono curare sia con farmaci che con psicoterapia, talvolta è necessario associare un ansiolitico alla psicoterapia.
la valutazione della via da seguire va comunque fatta in sede di consulto specialistico, prendendo in considerazione diversi fattori.

Cordiali Saluti

dr Giovanni Ronzani

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