Disfagia psicogena
Da una trentina d'anni mia madre ormai settantacinquenne soffre di disfagia, senza alcuna causa apparente. Lei lamenta un senso di panico quando ha il cibo in bocca per cui lo mastica a lungo, lo sputa, poi lo deglutisce parzialmente eccetera. Ha spesso perso molto peso viaggiando intorno ai 45 Kg (essendo alta 1.72 circa...). Qualsiasi causa organica è stata ovviamente esclusa per cui penso si tratti di una forma psicogena. Ovviamente quando è particolarmente disfagica dimagrisce e deperisce per cui si deprime e viene trattata anche con antidepressivi... Questa situazione prosegue con alti e bassi da una trentina d'anni fra terapie varie (dai corticosteroidi per "tenerla su" ai piu vari psicofarmaci che spesso si sono rivelati inutili o dannosi, vedi i triciclici e ovviamente flebo per idratarla). Quattro anni fa in un periodo di crisi particolarmente forte è molto deperita e la abbiamo ricoverata a Parma presso una struttura specializzata in disturbi dell'alimentazione (Clinica Villa Maria Luigia). Dopo varie terapie e quasi ormai perse le speranze di cura le hanno somministrato 5 mg di Olanzapina (Ziprexa) e quasi miracolosamente ha iniziato a mangiare senza grosse difficoltà soprattutto perchè diceva che le veniva annullato il senso di panico che il cibo in bocca le causava arrivando al peso di 75 Kg. Con questa cura (trattandola con dosi di mantenîmento di 2.5 mg ed aumentando a 5 mg nei periodi in cui iniziava ad avere qualche problema) è stata bene fino ad un paio di mesi fa poi, forse debilitata da una brutta influenza, ha ricominciato ad avere problemi e a tutt'oggi, nonostate sia trattata con 15 mg di Olanzapina e 15 g di Remeron per la depressione in cui piomba quando non riesce a mangiare) le cose non vanno molto bene. Mangia un po a colazione e qualcosina con molta difficoltà a pranzo e ovviamente non beve... Ora fisicamente sta ancora bene (viaggia sui 57 Kg) ma prima che deperisca ulteriormente vorrei verificare la possibilità di una eventuale nuova terapia. Effettivamente in rete non ho trovato molte notizie sulla terapia delle forme psicogene di disfagia e tantomeno nomi di medici specializzati. Poichè noi abitiamo in provincia di Alessandria volevo chiedere il nome di medici o struttore ospedaliere situate nel nord ovest che hanno esperienza in queste forme di disfagia. Ovviamente ogni consiglio da parte di esperti è il benvenuto. Grazie
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gentile utente
a mio avviso all'eta' di sua madre valuterei anche una evoluzione verso una qualche forma demenziale.
a mio avviso all'eta' di sua madre valuterei anche una evoluzione verso una qualche forma demenziale.
https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/
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Gentile utente,
Più che di disfagia sembra trattarsi di un comportamento alimentare. Cioè può darsi che sua madre sia convinta di non poter deglutire, o abbia paura di soffocare deglutendo. Se ha risposto a zyprexa, che è fondamentalmente un farmaco antipsicotico, è probabile che il meccanismo sia quello (non è un antidepressivo).
Il perché non risponda più adesso non è immediatamente comprensibile, data l'età potrebbe essersi sovrapposto un qualche fenomeno più grossolano (vascolare) che peggiora la risposta alle cure.
Più che di disfagia sembra trattarsi di un comportamento alimentare. Cioè può darsi che sua madre sia convinta di non poter deglutire, o abbia paura di soffocare deglutendo. Se ha risposto a zyprexa, che è fondamentalmente un farmaco antipsicotico, è probabile che il meccanismo sia quello (non è un antidepressivo).
Il perché non risponda più adesso non è immediatamente comprensibile, data l'età potrebbe essersi sovrapposto un qualche fenomeno più grossolano (vascolare) che peggiora la risposta alle cure.
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 17.5k visite dal 05/05/2009.
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