Tso disturbo bipolare
Buongiorno
Volevo sapere se sono a rischio tso.
Oggi ho visto il mio psichiatra e mi sono rifiutata di parlargli dato che l settimana scorsa, visto la mia minaccia di suicidio ha deciso di chiamare i miei genitori.
Lo vedevo ogni settimana, oggi gli ho detto che voglio vederlo solo una volta al mese, lui si è un pò arrabbiato.
Inoltre ho cambiato la cura da sola.
volevo sapere se per questi motivi sono a rischio tso.
Grazie
Volevo sapere se sono a rischio tso.
Oggi ho visto il mio psichiatra e mi sono rifiutata di parlargli dato che l settimana scorsa, visto la mia minaccia di suicidio ha deciso di chiamare i miei genitori.
Lo vedevo ogni settimana, oggi gli ho detto che voglio vederlo solo una volta al mese, lui si è un pò arrabbiato.
Inoltre ho cambiato la cura da sola.
volevo sapere se per questi motivi sono a rischio tso.
Grazie
[#1]
Come mai sta cercando di boicottare il lavoro del suo psichiatra ? A parte l'ovvio errore nel gestire le medicine da sola (non ha cambiato la cura, ha preso le medicine secondo logiche sue, cioè fuori dall'ottica di una cura) - ma perché prima gli riferisce un rischio, poi si risente che abbia preso sensati provvedimenti, poi fa un gesto senza alcun senso tipo manipolare le medicine, dopo di che lo mette chiaramente in difficoltà dicendo che non ci andrà, e il tutto anche contro la logica di non essere oggetto di attenzione e allarme peraltro.
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
[#3]
E allora perché mai è andata dal medico. E perché ha cambiato la cura ? E' diverso il problema, probabilmente è in una fase agitata, fa delle azioni di tipo conflittuale ma non con una logica precisa se non quella del contro o della ribellione a vincoli inesistenti. Il medico è lì per esserle utile, ci può parlare. Ha agito in maniera corretta, lo utilizzi nella maniera che le torna comodo. Ignorare una malattia dà spazio alla malattia e basta. Si rivolga al medico e senta cosa deve fare.
[#5]
in tale condizione potrebbe essere sottoposta a Trattamento Sanitario Obbligatorio a breve.
Dr. F. S. Ruggiero
http://www.francescoruggiero.it
Dr. F. S. Ruggiero
http://www.francescoruggiero.it
https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/
[#7]
Utente
No, ho tentato il suicidio l'anno scorso con il litio, mi hanno fatto la lavanclda gastrica e mi hanno ricoverata. Dopo due mesi di ricovero mi hanno dimesso dicendomi che dovevo andare al centro psicosociale della mia zona. Dopo un anno sguita dallo stesso psichiatra, ho deciso di andare da uno privato visto I pochi risultati. Così lo psichiatra privato a scritto una lettera al medico del cps dicendomi che mi prendeva in carico. Dopo un mese da lui è successo questo che ho scritto. Spero di essermi spiegata.
[#8]
Mi sfugge allora perché ha scritto "Sono in cura dal medico non per mia scelta ". Più scelta di così... ha scelto il medico privato da cui andare. Il quale non la ha "Presa in carico", termine privo di senso pratico, il medico si occupa del suo caso perché lei ci va, non ha in carico niente se non perché c'è un accordo mutuo tra voi.
Ma da come si esprime pare non capisca che se non è "per libera scelta" è perché ha una malattia, ed è bene che la curi. In questo senso nessuno è in cura "Per libera scelta". La libertà di scegliere di curari sarebbe anche una ovvietà, ma in psichiatria capita che uno non abbia più il controllo di sé, non capisca quale sia il suo problema, compia scelte sbagliate seguendo degli stati di eccitamento, e per questo esistono anche i tso.
In linea generale per questo corre il rischio di tso, perché la sua malattia comporta il verificarsi di condizioni tali per cui poi si ricorre a quel tipo di misura.
Il medico si è trovato in una condizione molto difficile e spiacevole, e ha scelto di agire nel suo interesse. Se ci collabora significa semplicemente che si può curare più efficacemente, e magari anche evitando il ripetersi di tso.
Ma da come si esprime pare non capisca che se non è "per libera scelta" è perché ha una malattia, ed è bene che la curi. In questo senso nessuno è in cura "Per libera scelta". La libertà di scegliere di curari sarebbe anche una ovvietà, ma in psichiatria capita che uno non abbia più il controllo di sé, non capisca quale sia il suo problema, compia scelte sbagliate seguendo degli stati di eccitamento, e per questo esistono anche i tso.
In linea generale per questo corre il rischio di tso, perché la sua malattia comporta il verificarsi di condizioni tali per cui poi si ricorre a quel tipo di misura.
Il medico si è trovato in una condizione molto difficile e spiacevole, e ha scelto di agire nel suo interesse. Se ci collabora significa semplicemente che si può curare più efficacemente, e magari anche evitando il ripetersi di tso.
Questo consulto ha ricevuto 8 risposte e 4.9k visite dal 19/03/2021.
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