Disfunzione erettile in trattamento farmacologico di ansia anticipatoria

Gentili dottori, quanto al quesito posto qui https://www.medicitalia.it/consulti/psicologia/796318-disordine-alimentare-in-certe-situazioni.html, le conseguenze da me adottate sono state, come già riferito, in primo luogo intraprendere un percorso psicoterapeutico, che in verità è durato ben poco, inoltre il medico curante mi sottopose una cura di Cipralex 10 mg giornalieri.

Vi scrivo adesso, molto brevemente, in quanto, dato che, comunque, stavo assumendo uno "psicofarmaco", ho pensato fosse opportuno farmi seguire da uno psichiatra.
Il professionista ha da subito individuato il problema già evidenziato da uno dei dottori psichiatri nel post sopracitato, ovverosia "ansia anticipatoria", oltre a delle più modeste tendente depressive.
Ad ogni modo, mi ha prescritto Cipralex 20 mg al giorno (confermando e anzi raddoppiando l' "ottimo" farmaco), EN da prendere 0, 5mg per 3 volte al giorno per una settimana per poi aumentare la dose a 1 mg (sempre 3 volte al giorno), e inoltre Levopraid dapprima 50mg prima di colazione ed altri 50 prima di pranzo, dopo una settimana dose raddoppiata a 100mg prima di colazione ed altri 100 dopo pranzo; il Levopraid, comunque, andrà definitivamente sospeso ormai nell'arco di 4 giorni (per un totale di quasi due settimane).

Adesso vi scrivo perché sto accusando seri problemi di disfunzione erettile: di fatto il pene non si eregge più, non ho desiderio e neanche davanti alle immagini più spinte ho alcuna reazione.
Al controllo di routine (immaginate che il primo consulto psichiatrico è stato svolto il 4 marzo, quindi giorno 11 ci siamo rivisti per il check-up) il segnalavo al dottore di stare veramente bene, sottolineando però purtoppo al contempo questo problema: convinto, io stesso, che fosse il Levopraid, venivo puntualmente smentito ("no, è il Cipralex! ").
Adesso mi domando io, come è possibile che abbia preso Cipralex per mesi, seppur a 10mg, senza mai accusare un problema, e per un "semplice" raddoppio della dose, tutta la mia funzione viene meno?
É possibile che a determinare tale risultato sia piuttosto il mix di farmaci, e dunque forse sia il caso di tranquillizzarmi dato che il Levopraid è in via di "dismissione" mentre anche l'ansiolitico ormai dovrebbe avere vita piuttosto breve (immagino altri 15-20 giorni al massimo circa).
Su cosa dovrei discutere col mio psichiatra?
I risultati "core" in questo momento sono ottimi, tuttavia non credo di poter sopportare un effetto collaterale così tanto debilitante... ed a 27 anni.


Grazie in anticipo per le vostre cordiali risposte
AC
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.4k 1k
Possono essere entrambi, sia il levopraid che il cipralex. Non vi è niente di strano che un effetto venga ad una dose e non a dosi minori.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

[#2]
Utente
Utente
Ok dottore allora intanto vedo come prosegue in seguito all'ormai prossima sospensione del Levopraid ed eventualmente la tengo al corrente, se ne ha piacere. Grazie
[#3]
Utente
Utente
Dottori, ieri ho terminato (come da indicazioni terapeutiche) il trattamento con Levopraid. Oggi non ho avuto alcun rapporto, né di coppia né onanistico, tuttavia mi sembra di poter dire l'erezione sia tornata. A questo punto qua, senza già trarre però conclusioni definitive affrettate, imputerei la disfuzione al Levopraid. Pareri?

Grazie

Cordialmente
AC
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