Una causa scatenante
Salve,ho 23 anni e scrivo per avere un consiglio sul comportamento da adottare in presenza di una fobia che ho da un pò di tempo.Precisamente penso di "soffrire"di dismorfofobia in quanto da circa un anno ho notato delle piccole cicatrici sul mio corpo, procuratemi diversi anni fa in diverse occasioni, e purtroppo da quel momento non riesco piu' a non pensarci e ogni volta che mi faccio involontariamente anche la piu' piccola ferita ho il terrore che rimanga la cicatrice.La cosa che non capisco è che mi rendo perfettamente conto che in realtà sono delle piccolissime cicatrici e che nessuno ci fa caso,ma non riesco a non pensarci e cerco qualsiasi cosa che le renda invisibili.E'possibile che alcune fobie vengano improvvisamente senza una causa scatenante?Grazie.
[#1]
Gentile utente,
e' interessante la sua diagnosi.
Credo che non sia stata fatta da un collega, almeno lo spero.
A mio avviso e' utile far valutare tali cicatrici dal punto di vista obiettivo da un dermatologo che la potra' rassicurare in merito oppure farle notare se effettivamente sono delle cicatrici da dover 'nascondere'.
Cio' le serve solo per comprendere effettivamente cio' di cui ha bisogno.
Nel caso in cui il dermatologo le dovesse dare torto allora sarebbe il caso di far valutare la sua situazione ad uno psichiatra che potra' indicarle la strada da intraprendere per risolvere questo problema.
Puo' essere opportuna una psicoterapia ad orientamento cognitivo comportamentale dopo pero' una attenta valutazione dello psichiatra.
Cordiali Saluti
Dr. F.S. Ruggiero
http://www.francescoruggiero.it
e' interessante la sua diagnosi.
Credo che non sia stata fatta da un collega, almeno lo spero.
A mio avviso e' utile far valutare tali cicatrici dal punto di vista obiettivo da un dermatologo che la potra' rassicurare in merito oppure farle notare se effettivamente sono delle cicatrici da dover 'nascondere'.
Cio' le serve solo per comprendere effettivamente cio' di cui ha bisogno.
Nel caso in cui il dermatologo le dovesse dare torto allora sarebbe il caso di far valutare la sua situazione ad uno psichiatra che potra' indicarle la strada da intraprendere per risolvere questo problema.
Puo' essere opportuna una psicoterapia ad orientamento cognitivo comportamentale dopo pero' una attenta valutazione dello psichiatra.
Cordiali Saluti
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[#3]
Ex utente
Si,in effetti mi sono "autodiagnosticata",cmq so benissimo da sola,senza andare da un dermatologo,che la mia preoccupazione è esagerata perchè le cicatrici di cui parlo sono molto piccole,ma non riesco a non pensarci pur essendo consapevole delle loro dimensioni.In che senso è interessante la mia diagnosi?
[#4]
Gentile utente,
la dismorfofobia (o disturbo da dismorfismo corporeo) si caratterizza per l'anomala polarizzazione su una presunta deformità fisica o per l'ipervalutazione di un difetto fisico di modesto significato. Nelle forme più blande la persona è consapevole dell'assurdità della problematica, ciononostante non riesce a distogliere l'attenzione visiva ed il pensiero; se il disturbo assume un andamento peggiorativo, questa consapevolezza può essere perduta. E' opportuno affrontare la questione con uno specialista psichiatra che potrà decidere insieme a lei il tipo di percorso terapeutico da intraprendere.
Cari saluti
Silvio Presta
www.silvio-presta-psichiatra.tk
la dismorfofobia (o disturbo da dismorfismo corporeo) si caratterizza per l'anomala polarizzazione su una presunta deformità fisica o per l'ipervalutazione di un difetto fisico di modesto significato. Nelle forme più blande la persona è consapevole dell'assurdità della problematica, ciononostante non riesce a distogliere l'attenzione visiva ed il pensiero; se il disturbo assume un andamento peggiorativo, questa consapevolezza può essere perduta. E' opportuno affrontare la questione con uno specialista psichiatra che potrà decidere insieme a lei il tipo di percorso terapeutico da intraprendere.
Cari saluti
Silvio Presta
www.silvio-presta-psichiatra.tk
Silvio Presta
[#6]
Gentile utente,
la sua diagnosi e' interessante in quanto arriva ad una conclusione diagnostica senza il supporto di un medico.
A mio parere la valutazione dermatologica le deve servire per valorizzare tale ipotesi diagnostica.
Potrebbe anche essere che, effetivamente, le sue cicatrici siano oggettivamente poco piacevoli. Allo stesso modo e' probabile che la sua preoccupazione e' eccessiva.
Successivamente alla valutazione dermatologica, qualora il suo problema delle cicatrici e' obiettivamente di scarso significato, dovra' rivolgersi ad uno psichiatra che possa indirizzarla al meglio sulla strada da intraprendere per il trattamento del suo disturbo.
La psicoterapia ha lo scopo di esplorare determinati ambiti e capire se effettivamente non vi e' nessuna causa scatenante.
Il percorso psicoterapeutico sara' deciso dopo una attenta valutazione psichiatrica.
Cordiali Saluti
Dr. F.S. Ruggiero
http://www.francescoruggiero.it
la sua diagnosi e' interessante in quanto arriva ad una conclusione diagnostica senza il supporto di un medico.
A mio parere la valutazione dermatologica le deve servire per valorizzare tale ipotesi diagnostica.
Potrebbe anche essere che, effetivamente, le sue cicatrici siano oggettivamente poco piacevoli. Allo stesso modo e' probabile che la sua preoccupazione e' eccessiva.
Successivamente alla valutazione dermatologica, qualora il suo problema delle cicatrici e' obiettivamente di scarso significato, dovra' rivolgersi ad uno psichiatra che possa indirizzarla al meglio sulla strada da intraprendere per il trattamento del suo disturbo.
La psicoterapia ha lo scopo di esplorare determinati ambiti e capire se effettivamente non vi e' nessuna causa scatenante.
Il percorso psicoterapeutico sara' deciso dopo una attenta valutazione psichiatrica.
Cordiali Saluti
Dr. F.S. Ruggiero
http://www.francescoruggiero.it
[#8]
Ex utente
Per il Dr. Silvio Presta: visitando il suo sito ho letto il paragrafo in cui parla delle fobie semplici tra cui la dismorfofobia e diversamente da ciò che pensavo sono venuta a conoscenza del fatto che in realtà non ci sono motivazioni inconsce o come dice lei queste fobie non sono simboli inconsci inoltre, se ho capito bene, dice anche che queste fobie possono essere "automaticamente"allontanate dal soggetto che ne soffre.Vorrei, se possibile, ulteriori chiarimenti su queste due affermazioni.Grazie.
[#9]
Gentile utente,
la dismorfofobia consiste come già detto nella preoccupazione della sgradevolezza fisica che si svolge su un piano iper-razionale: si pensa ragionevolmente che i difetti notati non siano in fondo così rilevanti, ma persiste un dubbio costante che possano esserlo. Il pensiero può assumere connotati "ossessivi", ovvero venir su in una maniera che la persona avverte come estranea, parassita, da scacciare..oppure divenire un tema su cui la persona inizia a ragionare come su un problema autentico. nel primo caso è come se la persona fosse presa dalla preoccupazione ma voltata "dalla parte opposta" mentalmente, mentre nel secondo caso, più grave, la persona è assorbita dal pensiero ed è "voltata dalla stessa parte". Le fobie/ossessioni possono iniziare sì, improvvisamente, magari esiste un terreno predisponente, che magari già prima si è espresso con altre "fissazioni" su altri ambiti.
Confermo che in questi casi è necessario che la diagnosi sia definita da uno psichiatra, anche perché spesso non è l'unico aspetto da considerare per decidere una eventuale terapia.
la dismorfofobia consiste come già detto nella preoccupazione della sgradevolezza fisica che si svolge su un piano iper-razionale: si pensa ragionevolmente che i difetti notati non siano in fondo così rilevanti, ma persiste un dubbio costante che possano esserlo. Il pensiero può assumere connotati "ossessivi", ovvero venir su in una maniera che la persona avverte come estranea, parassita, da scacciare..oppure divenire un tema su cui la persona inizia a ragionare come su un problema autentico. nel primo caso è come se la persona fosse presa dalla preoccupazione ma voltata "dalla parte opposta" mentalmente, mentre nel secondo caso, più grave, la persona è assorbita dal pensiero ed è "voltata dalla stessa parte". Le fobie/ossessioni possono iniziare sì, improvvisamente, magari esiste un terreno predisponente, che magari già prima si è espresso con altre "fissazioni" su altri ambiti.
Confermo che in questi casi è necessario che la diagnosi sia definita da uno psichiatra, anche perché spesso non è l'unico aspetto da considerare per decidere una eventuale terapia.
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
[#10]
Ex utente
Ringraziando il Dr.Pacini per le ulteriori spiegazioni voglio anche aggiungere che questa mia fobia è accompagnata da un leggero senso di colpa nei confronti di me stessa in quanto queste cicatrici sono state causate da me, anche se involontariamente,quindi la mia domanda è se questo senso di colpa sia "normale" in queste situazioni.Grazie.
[#11]
Gentile Utente,
questo senso di colpa non è normale, poiché esprime (sempre supponendo che la diagnosi sia effettivamente corretta) la convinzione che la preoccupazione per queste cicatrici sia fondata. In altre parole, se lei non avesse questa ossessione, non avrebbe il senso di colpa. Questo sintomo è una conferma della necessità di un intervento sul disturbo per meglio definirlo.
questo senso di colpa non è normale, poiché esprime (sempre supponendo che la diagnosi sia effettivamente corretta) la convinzione che la preoccupazione per queste cicatrici sia fondata. In altre parole, se lei non avesse questa ossessione, non avrebbe il senso di colpa. Questo sintomo è una conferma della necessità di un intervento sul disturbo per meglio definirlo.
[#13]
Gentile utente,
la sua autodiagnosi è comprensibile dato che nella sua descrizione esplicita chiaramente alcuni sintomi tipici del disturbo da Dismorfismo Corporeo che i Colleghi le hanno gia esaurientemente illustrato.Tuttavia pur essendo presenti questi aspetti ( il disagio marcato causato dalla preoccupazione per la sua anomalia somatica, la difficoltà a controllarla e la consapevolezza della sua infondatezza)è necessario che la diagnosi venga confermta e approfondita tramite un consulto diretto che, se ritenuto opportuno, potrà sondare anche le eventuali cause sottese che non riesce a rintracciare e impostare un piano terapeutico.
Per rispondere alle sua domande quando è si in presenza di tal disturbo i casi di risoluzione spontanea non sono impossibili ma davvero molto rari e anche qualora questo si verifichi il miglioramento è in genere attribuibile a una qualche fattore interveniente che abbia introdotto anche in modo del tutto inconsapevole una modifica nel funzionamento personale e relazionale dell'individuo. Se non si interviene in alcun modo sono decisamente più frequenti i peggioramenti, con gravi menomazioni del funzionamento mentale (le preoccupazioni eccessive possono assumere i connotati di ossessioni, fobie specifiche e fobia sociale e può essere del tutto persa la consapevolezza dela loroinfondatezza) e compromissione di aree importanti ( in genere una'importante conseguenza è il ritiro del soggetto dalla scena socio-relazionale con grave isolamento). Possibili infine, nei casi più estremi, ricoveri ripetuti e lo sviluppo di un'ideazione suicidaria. Questo non per spaventarla ma per ribadire che da un consulto specialistico non potrà che trarre beneficio e rassicurazione.
Con i migliori auguri
F.I.Passoni
studiopsicologia1@libero.it
la sua autodiagnosi è comprensibile dato che nella sua descrizione esplicita chiaramente alcuni sintomi tipici del disturbo da Dismorfismo Corporeo che i Colleghi le hanno gia esaurientemente illustrato.Tuttavia pur essendo presenti questi aspetti ( il disagio marcato causato dalla preoccupazione per la sua anomalia somatica, la difficoltà a controllarla e la consapevolezza della sua infondatezza)è necessario che la diagnosi venga confermta e approfondita tramite un consulto diretto che, se ritenuto opportuno, potrà sondare anche le eventuali cause sottese che non riesce a rintracciare e impostare un piano terapeutico.
Per rispondere alle sua domande quando è si in presenza di tal disturbo i casi di risoluzione spontanea non sono impossibili ma davvero molto rari e anche qualora questo si verifichi il miglioramento è in genere attribuibile a una qualche fattore interveniente che abbia introdotto anche in modo del tutto inconsapevole una modifica nel funzionamento personale e relazionale dell'individuo. Se non si interviene in alcun modo sono decisamente più frequenti i peggioramenti, con gravi menomazioni del funzionamento mentale (le preoccupazioni eccessive possono assumere i connotati di ossessioni, fobie specifiche e fobia sociale e può essere del tutto persa la consapevolezza dela loroinfondatezza) e compromissione di aree importanti ( in genere una'importante conseguenza è il ritiro del soggetto dalla scena socio-relazionale con grave isolamento). Possibili infine, nei casi più estremi, ricoveri ripetuti e lo sviluppo di un'ideazione suicidaria. Questo non per spaventarla ma per ribadire che da un consulto specialistico non potrà che trarre beneficio e rassicurazione.
Con i migliori auguri
F.I.Passoni
studiopsicologia1@libero.it
F.I.Passoni
Dir. di SYNESIS, Centro di Consulenza Psicologica, Psicoterapia & Ipnosi Clinica
studiopsicologia@hotmail.it
Questo consulto ha ricevuto 14 risposte e 3.6k visite dal 04/09/2006.
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