Disturbo di conversione
Buongiorno dottori, grazie mille in anticipo per l'attenzione.
Sono una ragazza di 28 anni.
Circa tre anni fa ho iniziato a star male, da singoli episodi mensili il malessere è diventato quotidiano, cronico e invalidante.
In quel periodo ho effettuato vari esami come rmn encefalo e midollo, elettromiografia, tac, rx torace, Holter cardiaco, ecocardio ed esami del sangue vari (sono ipotiroidea da tiroidite autoimmune da 10 anni), tutti gli esami risultati negativi.
Il malessere però nonostante gli esiti non accennava a diminuire anzi, così ho deciso di andare da una psichiatra che diagnostica inizialmente una depressione su base ansiosa e da come terapia Cipralex e Haldol.
Nel corso dei mesi la terapia è variata a causa del malessere che non accennava a diminuire, ho iniziato a star meglio con 20mg di Cipralex e lo Xanax da 0. 5 Rp.
Per vari mesi è andata piuttosto bene, così ha preferito cambiare antidepressivo e abbassare lo Xanax.
Da lì lentamente ho ripreso a star male, sconfortata ho lasciato tutti i farmaci.
Negli ultimi mesi ho ripreso a fare visite, sono stata un paio di volte in guardia medica, in pronto soccorso, ho fatto una visita neurologica e nuovamente una visita psichiatrica.
Tutti i vari specialisti confermano il disturbo di conversione.
L'unica per la quale è un'utopia parlare di un disagio psicologico sono io.
Per me ormai ogni secondo è l'ultimo, vivo come se fossi sempre ad un passo dalla morte perché fisicamente sto veramente veramente male.
I sintomi più invalidanti sono il respiro che non percepisco mai, ed è rapido, vuoto, praticamente inutile, poi il non sentire il corpo come se fossi senza ossa, senza muscoli, mi muovo con molta difficoltà, perché non lo percepisco, ed ho sempre la sensazione di cadere, di svenire.
Non riesco a tenere quasi più niente in mano perché non sento gli oggetti che tengo e cammino molto poco.
Ho il viso completamente anestetizzato, questo mi porta a sbagliare alcune parole, perché sostanzialmente non sento la lingua o le labbra muoversi, e anche difficoltà a tenere gli occhi aperti.
Non ho più concentrazione, mi chiedo se sono reale, se sono reali gli altri.
Anche le mie figlie a volte mi sembra di non averle mai viste, come se fossi senza ricordi.
Ho giramenti di testa continui e vari flash nella visuale.
A volte i suoni mi sembrano lontani, ovattati.
Sinceramente inizia a stancarmi veramente il vivere così, perché non è vivere e soprattutto il non avere idea su cosa fare per stare meglio e, se effettivamente non è causa di nessun problema organico, riprendere in mano la mia vita.
Scrivo qui perché siete tanti, potrei trovare delle risposte, delle strade da seguire.
Dovrei ripetere gli esami strumentali?
Dovrei fare altro?
Dovrei semplicemente accettare di stare così?
Vi ringrazio di nuovo, buona giornata.
Sono una ragazza di 28 anni.
Circa tre anni fa ho iniziato a star male, da singoli episodi mensili il malessere è diventato quotidiano, cronico e invalidante.
In quel periodo ho effettuato vari esami come rmn encefalo e midollo, elettromiografia, tac, rx torace, Holter cardiaco, ecocardio ed esami del sangue vari (sono ipotiroidea da tiroidite autoimmune da 10 anni), tutti gli esami risultati negativi.
Il malessere però nonostante gli esiti non accennava a diminuire anzi, così ho deciso di andare da una psichiatra che diagnostica inizialmente una depressione su base ansiosa e da come terapia Cipralex e Haldol.
Nel corso dei mesi la terapia è variata a causa del malessere che non accennava a diminuire, ho iniziato a star meglio con 20mg di Cipralex e lo Xanax da 0. 5 Rp.
Per vari mesi è andata piuttosto bene, così ha preferito cambiare antidepressivo e abbassare lo Xanax.
Da lì lentamente ho ripreso a star male, sconfortata ho lasciato tutti i farmaci.
Negli ultimi mesi ho ripreso a fare visite, sono stata un paio di volte in guardia medica, in pronto soccorso, ho fatto una visita neurologica e nuovamente una visita psichiatrica.
Tutti i vari specialisti confermano il disturbo di conversione.
L'unica per la quale è un'utopia parlare di un disagio psicologico sono io.
Per me ormai ogni secondo è l'ultimo, vivo come se fossi sempre ad un passo dalla morte perché fisicamente sto veramente veramente male.
I sintomi più invalidanti sono il respiro che non percepisco mai, ed è rapido, vuoto, praticamente inutile, poi il non sentire il corpo come se fossi senza ossa, senza muscoli, mi muovo con molta difficoltà, perché non lo percepisco, ed ho sempre la sensazione di cadere, di svenire.
Non riesco a tenere quasi più niente in mano perché non sento gli oggetti che tengo e cammino molto poco.
Ho il viso completamente anestetizzato, questo mi porta a sbagliare alcune parole, perché sostanzialmente non sento la lingua o le labbra muoversi, e anche difficoltà a tenere gli occhi aperti.
Non ho più concentrazione, mi chiedo se sono reale, se sono reali gli altri.
Anche le mie figlie a volte mi sembra di non averle mai viste, come se fossi senza ricordi.
Ho giramenti di testa continui e vari flash nella visuale.
A volte i suoni mi sembrano lontani, ovattati.
Sinceramente inizia a stancarmi veramente il vivere così, perché non è vivere e soprattutto il non avere idea su cosa fare per stare meglio e, se effettivamente non è causa di nessun problema organico, riprendere in mano la mia vita.
Scrivo qui perché siete tanti, potrei trovare delle risposte, delle strade da seguire.
Dovrei ripetere gli esami strumentali?
Dovrei fare altro?
Dovrei semplicemente accettare di stare così?
Vi ringrazio di nuovo, buona giornata.
[#1]
La terapia psichiatrica va rivista per una valutazione specifica ed appropriata ed il mantenimento della terapia.
Dr. F. S. Ruggiero
http://www.francescoruggiero.it
Dr. F. S. Ruggiero
http://www.francescoruggiero.it
https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/
[#2]
Utente
Al momento non c'è nessuna terapia né gli ultimi medici che mi hanno visitata la consigliano.
Mi dispiace che come al solito la sintomatologia di oggi non venga mai presa in considerazione e ci si fermi solo a quello che è stato in precedenza e sulla base di quello dire è un problema psichiatrico.
E se fossi piena di tumori?
O se avessi una malattia respiratoria o cardiovascolare?
Non lo saprò mai, perché non vengo presa in considerazione.
Mi dispiace che come al solito la sintomatologia di oggi non venga mai presa in considerazione e ci si fermi solo a quello che è stato in precedenza e sulla base di quello dire è un problema psichiatrico.
E se fossi piena di tumori?
O se avessi una malattia respiratoria o cardiovascolare?
Non lo saprò mai, perché non vengo presa in considerazione.
[#3]
Era chiaro che non faceva terapia.
Il fatto che non la consiglino non vuol dire che non abbia una patologia psichiatrica da trattare, anzi minimizzare su questo aspetto perché lei non vuole sentirselo dire alimenta i suoi dubbi somatici e tende a fare continui controlli inutili.
Il fatto che non la consiglino non vuol dire che non abbia una patologia psichiatrica da trattare, anzi minimizzare su questo aspetto perché lei non vuole sentirselo dire alimenta i suoi dubbi somatici e tende a fare continui controlli inutili.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 2.1k visite dal 09/03/2021.
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