Il suo stato come una depressione unipolare

Mia sorella sta male da gennaio scorso, ha seguito in maniera incostante alcune terapie, adesso è in cura da una psichiatra che le ha dignosticato il disturbo bipolare e le ha dato come farmaco il Zyprexa, utile a suo giudizio anche per ristabilire il ritmo sonno-veglia.
Io sono preoccupata, sia perché temo questo farmaco, sia perché non so spiegarmi la diagnosi, io infatti non noto in lei comportamenti maniacali, né forti sbazi di umore, io da profana definirei il suo stato come una depressione unipolare.
la prego mi dica almeno se i miei timori sono fondati, soprattutto sul farmaco
grazie
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 42.6k 1k
Gentile utente,

la prescrizione di un farmaco e' un atto medico e pertanto il medico prescrittore e' colui che decide il trattamento.

Sarei invece piu' critico sulla motivazioni che spingono a decidere di prescrivere determinati farmaci senza che vengano fornite le opportune spiegazioni sulla diagnosi e sulla prognosi del trattamento.

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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.4k 1k
Nella diagnosi di disturbo bipolare dovrebbe essere specificato di che tipo (I o II o dist.ciclotimico). L'errore da unipolare a bipolare è improbabile, mentre la diagnosi di mania non è assolutamente intuitiva (non è raro che i familiari chiamino le fasi eccitate depressione). Il problema è che i termini nel loro significato comune non corrispondono al significato tecnico.
Sia lei che (nel post precedente) la persona in questione hanno paura dei farmaci ? Ma in che senso ?

Dr.Matteo Pacini
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Dr. Vassilis Martiadis Psichiatra, Psicoterapeuta 7.3k 161
Gentile utente,
mi rendo conto delle sue preoccupazioni ma non possiamo essere noi a tranquillizzarla sulla diagnosi che lei ritiene non corretta. La discussione va fatta con lo specialista che ha formulato la diagnosi. Il farmaco prescritto è indicato per il distrubo bipolare e non per la depressione unipolare. Il farmaco, come tutti i farmaci, presenta un profilo di potenziali rischi e possibili benefici che ogni medico valuta e cerca di adattare in maniera quanto più calzante al paziente che si trova di fronte. Se fosse stato un antiipertensivo o una antidiabetico avrebbe avuto gli stessi timori? Si chieda quanto delle sue paure è frutto di pregiudizio e quanto di valutazioni rischio/beneficio.
cordiali saluti

Dott. Vassilis Martiadis
Psichiatra e Psicoterapeuta
www.psichiatranapoli.it

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Utente
Utente
Grazie per le risposte
ho scritto che temo il zyprexa perché ho letto notizie molto allarmanti sugli effetti collaterali, cose che non ho letto riguardo ad altri psicofarmaci.

Mia sorella adesso, dopo circa 10 gg di terapia, ha iniziato a dormire, anche se continua a prendere i sonniferi.
La dott.ssa ha aumentato la dose di zyprexa a 20 mg x altri 10 gg. Dice che intende stabilizzarle l'umore e i ritmi e che solo in seguito si potrà pensare ad un vero e proprio antidepressivo.

Io sono preoccupata perché l'umore resta molto basso, dice di non avere la forza di reagire...e continuo a chiedermi: sarà la cura giusta?
grazie ancora
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 42.6k 1k
gentile utente,

mi pare però che si faccia un tentativo poco chiaro se poi si vuole utilizzare un antidepressivo prima ancora di aver definito la situazione in modo evidente.
Se ritiene che i trattamenti possano non andare bene può far visitare sua sorella da un altro medico.
Credo che sia opportuno definire meglio la diagnosi.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.4k 1k
Gentile utente,

Mi sembra ci sia un errore di fondo. Perché deve decidere lei la cura giusta per una persona ? Non è un medico e potrà leggere quello che vuole, si allarmerà per cose incomprensibili, farà paragoni che non ha gli strumenti per fare e così via. L'affermazione "temo il zyprexa perché ho letto notizie molto allarmanti sugli effetti collaterali, cose che non ho letto riguardo ad altri psicofarmaci." è davvero incomprensibile, non credo che abbia letto tutti i foglietti esistenti dei vari farmaci, e anche se lo avesse fatto le dire che non ha letto attentamente, perché non vedo cosa ci sia di allarmante in uno piuttosto che in un altro. E poi chissà in quale paragrafo ha letto quale dettaglio, e perché secondo lei è allarmante.
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 42.6k 1k
Probabilmente continuera' a chiedersi se sara' la cura giusta anche con altri trattamenti.
Si faccia dire la diagnosi.
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