Infatuazione/transfert psichiatra
Gentili Dottori,
Avrei il piacere di ricevete vostri pareri circa questa questione.
Da un anno circa sono in cura presso uno psichiatra per disturbo dell'umore.
Sin dall'inizio percepivo nei confronti del terapeuta un'attrazione fisica nata da un sentito apprezzamento estetico.
Essendo che tale attrazione è perdurata nel tempo oggi ritengo di poterla definire 'infatuazione' o forse meglio 'transfert' se ci rifacciamo alle teorie Freudiane e considerando che non è un uomo casuale ma il mio psichiatra.
Tale sentimento d'attrazione ritengo che non abbia mai danneggiato il rapporto medico-paziente, quindi ben scindo i due piani, quello sentimentale e quello terapeutico, talvolta però lo psichiatra mi ritorna in mente con fantasie un po' osé alimentate dal fatto che talvolta il medico attua dei comportamenti sicuramente ambigui come ammirare la scollatura e anche dal fatto che io abbia 20 anni e lui circa 15 più di me, quindi comunque giovane.
La scorsa seduta ho riferito questa mio sentimento al medico che mi ha detto che ci avrebbe pensato per potermi dare una risposta.
A meno che non vi sia una valida motivazione, quale una frequentazione extraospedaliera o a meno che questa mia infatuazione diventi invalidante a tal punto da non permettermi più di proseguire la terapia serenamente, non riterrei necessario cambiare medico anche poiché lo apprezzo parecchio dal lato professionale.
La mia domanda è: a seguito di ciò che gli ho detto lo psichiatra potrebbe obbligarmi a cambiare medico?
O altrimenti come potrebbe comportarsi?
Come agisce un medico a seguito di questa dichiarazione?
Grazie per l'attenzione.
Avrei il piacere di ricevete vostri pareri circa questa questione.
Da un anno circa sono in cura presso uno psichiatra per disturbo dell'umore.
Sin dall'inizio percepivo nei confronti del terapeuta un'attrazione fisica nata da un sentito apprezzamento estetico.
Essendo che tale attrazione è perdurata nel tempo oggi ritengo di poterla definire 'infatuazione' o forse meglio 'transfert' se ci rifacciamo alle teorie Freudiane e considerando che non è un uomo casuale ma il mio psichiatra.
Tale sentimento d'attrazione ritengo che non abbia mai danneggiato il rapporto medico-paziente, quindi ben scindo i due piani, quello sentimentale e quello terapeutico, talvolta però lo psichiatra mi ritorna in mente con fantasie un po' osé alimentate dal fatto che talvolta il medico attua dei comportamenti sicuramente ambigui come ammirare la scollatura e anche dal fatto che io abbia 20 anni e lui circa 15 più di me, quindi comunque giovane.
La scorsa seduta ho riferito questa mio sentimento al medico che mi ha detto che ci avrebbe pensato per potermi dare una risposta.
A meno che non vi sia una valida motivazione, quale una frequentazione extraospedaliera o a meno che questa mia infatuazione diventi invalidante a tal punto da non permettermi più di proseguire la terapia serenamente, non riterrei necessario cambiare medico anche poiché lo apprezzo parecchio dal lato professionale.
La mia domanda è: a seguito di ciò che gli ho detto lo psichiatra potrebbe obbligarmi a cambiare medico?
O altrimenti come potrebbe comportarsi?
Come agisce un medico a seguito di questa dichiarazione?
Grazie per l'attenzione.
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E' ovvio che non può esserci una frequentazione esterna nè alcun tipo di relazione per cui il suo psichiatra si regolerà di conseguenza.
Dr. F. S. Ruggiero
http://www.francescoruggiero.it
Dr. F. S. Ruggiero
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https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 1.4k visite dal 05/03/2021.
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