Depressione e nessuna via di uscita?

Gentilissimi Dottori, La Psicoterapeuta da cui sono assistito da 7 mesi, mi ha diagnosticato una forma di depressione.

Cercando di essere il più sintetico possibile, avverto da circa un anno e mezzo in seguito ad una vacanza in Sardegna ed un malore in seguito ad un morso di zecca, sintomi quali: Astenia fin dal risveglio, come se non avessi dormito, acufeni, confusione e scarsa capacità di concentrazione inoltre il mio rendimento sia sul piano universitario (ora mi sono laureato) professionale e sportivo (arbitro di calcio in eccellenza) sono drasticamente peggiorati, avverto sempre una debolezza anche a livello muscolare che mi preclude lo svolgimento delle normali attività quotidiane tant' è che alla lunga ho notato di essermi ritirato dal contesto sociale, per l'assenza delle energie necessarie per affrontare una giornata di lavoro e per la vergogna di ritrovarmi in uno stato simile.
Preciso che prima di quell'evento avvertivo solo 2 sintomi se cosi possiamo definirli la sensazione di non aver dormito svegliandomi stanco, e l'affaticamento muscolare, ma fino ad allora non avevano mai impattato cosi negativamente sul mio stato di salute, dalle analisi del sangue e visite eseguite non emerge nulla se non: un Valore delle igE totali pari a 2443, e sono risultato positivo al tilt test con diagnosi di sincope vasovagale neuromediata cardioinibitoria.
S ottolineo che 8 anni fa sono stato vittima da passeggero di un incidente stradale mortale dove il mio migliore amico anch'egli passeggero perse la vita, io rimasi illeso e vigile, ma non ho mai avuto una sintomatologia tale, la psicoterapeuta dice che a distanza di 8 anni potrebbe essere riemersa con il malore avuto in Sardegna, per ora non ha ritenuto opportuno l'utilizzo di farmaci, il neurologo però da 2 settimane mi ha prescritto xanax 0, 75mg/ml 10 gocce prima di andare a letto, per ora sembra che al risveglio vada meglio, ma nell'arco della giornata e sempre la stessa medesima lotta, contro un nemico invisibile, infine la mia ex ragazza dopo quasi 8 anni di relazione mi ha lasciat, in quel periodo ebbi un ritorno alle piene funzionalità del mio corpo anche se dormivo poco per la rottura emotiva ero sempre carico effetto che è purtroppo svanito in circa 3 mesi.

Volevo chiedervi, se un consulto psichiatrico ed un eventuale terapia possa contribuire ad uscire fuori da questo incubo.

E se possa fare qualcosa per migliorare la situazione, ora sono tornato a praticare sport
infine volevo chiedervi se davvero la depressione potrebbe presentare questa sintomatologia, per me è una cosa cosi astratta che stendo a crederci ho solo 28 anni ma me ne sento 80, inoltre mi sento in colpa, mia sorella ha sconfitto un cancro di recente molte persone sono affette da malattie terminali e vanno avanti ed io non riesco a ritrovare uno stato di salute normale e, ciò sta impattando sulla salute dei mie cari, purtroppo non vedo via di uscita se non una convivenza con tutto questo...
Cordialmente.
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 42.6k 1k
Se la psicoterapeuta non è medico non può stabilire si prescrivere o meno dei farmaci.

L’utilizzo di Xanax non ha indicazione.

Cercare delle cause remote alla sintomatologia attuale è piuttosto dietrologico e poco funzionale.


Una valutazione psichiatrica può essere utile per stabilire trattamenti e percorsi appropriati alla sua condizione.


Dr. F. S. Ruggiero


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