Inizio terapia con citalopram
Salve.
Sono un ragazzo di 32 anni e ieri ho cominciato una terapia con Citalopram (10 mg al giorno per un mese da aumentare a 20 mg dal secondo mese in poi, con 10 gocce di Alprazolam in caso d’ansia e 20 gocce del medesimo farmaco in caso di insonnia) per un disturbo d’ansia generalizzata con somatizzazioni, occasionali attacchi di panico e disturbi del ritmo sonno/veglia.
Sono alla prima assunzione e non ho avuto effetti collaterali assai evidenti (a parte un po di inappetenza/nausea), ma può anche essere che compaiano dalla seconda somministrazione (cosa che mi successe con lo Zoloft quando diversi anni fa curai con 25 mg al giorno un disturbo da panico).
Ho intrapreso la cura perchè ho nuovamente iniziato ad avere una paura angosciosa riguardo al non riuscire a dormire.
Premetto che non ho mai curato la mia igiene del sonno (ho sempre svolto un lavoro che mi consentiva orari più che comodi), ma da quando a Novembre ho ricevuto un’altra offerta lavorativa assai vantaggiosa (da affiancare al mio lavoro di sempre), la mia ossessione riguardo la paura di non dormire è riemersa, manifestandosi con ansia anticipatoria assai marcata che mi porto dietro tutto il giorno e che mi porta, talvolta, ad andare a letto alle prime luci dell’alba (E che comunque mi fa avere pensieri di angoscia nel caso in cui non riesca ad addormentarmi).
Scrivo per chiedervi quando questo farmaco, in tal senso, possa iniziare a darmi i primi benefici e vorrei chiedervi qualche consiglio su come affrontare la situazione sonno in attesa che il farmaco inizi a dare i primi risultati.
Non riesco a mettermi a letto prima di una certa perchè temo che anche con 20 gocce di Xanax io non riesca ad addormentarmi, dunque negli ultimi 3 giorni prendo 5 gocce per le 6 del mattino e se dopo un’ora sono ancora sveglio e irrequieto, ne prendo altre 5).
So che cosi facendo non faccio altro che alimentare questo circolo vizioso, ma proprio non riesco a mattermi a letto prima.
Sapere che dopo poco sorgerà la luce mi tranquillizza (sto avendo paura di mettermi a letto di notte).
Ho iniziato un percorso di psicoterapia, ma non riesco a seguire i consigli del mio terapeuta a causa di quest’ansia ingestibile (il suo consiglio è di mettermi a letto alla stessa ora ogni giorno, provare a dormire e se entro 20 min non mi sono addormentato, mi alzo e faccio per 45 minuti qualcosa di noioso per poi tornare a letto e ripetere l’iter) Potete darmi qualche consiglio per cercare gradualmente di spezzare questo circolo vizioso/ansioso prima che il farmaco agisca?
Cosa faccio, se non riesco a dormire punto comunque la sveglia alla stessa ora e il pomeriggio non recupero?
Mi consigliate di mettermi a letto (seppur con l’ansia a mille) e di assumere 20 gocce di Alprazolam?
E se non dormo manco con quelle, cosa faccio, resto tranquillo e persevero nel seguire le regole basiche di igiene del sonno (consigliate anche dal mio psicologo)?
Attendo vostra cortese risposta e vi ringrazio in anticipo.
Sono un ragazzo di 32 anni e ieri ho cominciato una terapia con Citalopram (10 mg al giorno per un mese da aumentare a 20 mg dal secondo mese in poi, con 10 gocce di Alprazolam in caso d’ansia e 20 gocce del medesimo farmaco in caso di insonnia) per un disturbo d’ansia generalizzata con somatizzazioni, occasionali attacchi di panico e disturbi del ritmo sonno/veglia.
Sono alla prima assunzione e non ho avuto effetti collaterali assai evidenti (a parte un po di inappetenza/nausea), ma può anche essere che compaiano dalla seconda somministrazione (cosa che mi successe con lo Zoloft quando diversi anni fa curai con 25 mg al giorno un disturbo da panico).
Ho intrapreso la cura perchè ho nuovamente iniziato ad avere una paura angosciosa riguardo al non riuscire a dormire.
Premetto che non ho mai curato la mia igiene del sonno (ho sempre svolto un lavoro che mi consentiva orari più che comodi), ma da quando a Novembre ho ricevuto un’altra offerta lavorativa assai vantaggiosa (da affiancare al mio lavoro di sempre), la mia ossessione riguardo la paura di non dormire è riemersa, manifestandosi con ansia anticipatoria assai marcata che mi porto dietro tutto il giorno e che mi porta, talvolta, ad andare a letto alle prime luci dell’alba (E che comunque mi fa avere pensieri di angoscia nel caso in cui non riesca ad addormentarmi).
Scrivo per chiedervi quando questo farmaco, in tal senso, possa iniziare a darmi i primi benefici e vorrei chiedervi qualche consiglio su come affrontare la situazione sonno in attesa che il farmaco inizi a dare i primi risultati.
Non riesco a mettermi a letto prima di una certa perchè temo che anche con 20 gocce di Xanax io non riesca ad addormentarmi, dunque negli ultimi 3 giorni prendo 5 gocce per le 6 del mattino e se dopo un’ora sono ancora sveglio e irrequieto, ne prendo altre 5).
So che cosi facendo non faccio altro che alimentare questo circolo vizioso, ma proprio non riesco a mattermi a letto prima.
Sapere che dopo poco sorgerà la luce mi tranquillizza (sto avendo paura di mettermi a letto di notte).
Ho iniziato un percorso di psicoterapia, ma non riesco a seguire i consigli del mio terapeuta a causa di quest’ansia ingestibile (il suo consiglio è di mettermi a letto alla stessa ora ogni giorno, provare a dormire e se entro 20 min non mi sono addormentato, mi alzo e faccio per 45 minuti qualcosa di noioso per poi tornare a letto e ripetere l’iter) Potete darmi qualche consiglio per cercare gradualmente di spezzare questo circolo vizioso/ansioso prima che il farmaco agisca?
Cosa faccio, se non riesco a dormire punto comunque la sveglia alla stessa ora e il pomeriggio non recupero?
Mi consigliate di mettermi a letto (seppur con l’ansia a mille) e di assumere 20 gocce di Alprazolam?
E se non dormo manco con quelle, cosa faccio, resto tranquillo e persevero nel seguire le regole basiche di igiene del sonno (consigliate anche dal mio psicologo)?
Attendo vostra cortese risposta e vi ringrazio in anticipo.
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La terapia avrà eventualmente effetto dopo almeno 4 settimane a dose piena ma ciò doveva essere spiegato dal suo psichiatra.
Lo xanax non ha azione ipnoinducente e non agisce sui disturbi del sonno ma sull’ansia.
La presenza di un disturbo del sonno va trattata con un trattamento più specifico.
Ha uno psicoterapeuta con cui interfacciarsi per stabilire eventuali strategie di igiene del sonno che nel suo caso possono essere non funzionali poiché il disturbo sottostante è preminente.
Dr. F. S. Ruggiero
http://www.francescoruggiero.it
Lo xanax non ha azione ipnoinducente e non agisce sui disturbi del sonno ma sull’ansia.
La presenza di un disturbo del sonno va trattata con un trattamento più specifico.
Ha uno psicoterapeuta con cui interfacciarsi per stabilire eventuali strategie di igiene del sonno che nel suo caso possono essere non funzionali poiché il disturbo sottostante è preminente.
Dr. F. S. Ruggiero
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