Al dottor pacini
Gentile dottor Pacini, mi è stato diagnosticato il doc omosex, ho rifiutato di usare ssri per paura degli effetti sessuali in quanto ho già la libido compromessa a causa del doc, per ora uso lo Xanax per tamponare un po' i sintomi ansiosi e che scalerò sotto consiglio dello psichiatra a breve, ho iniziato al tempo stesso una psicoterapia! Devo dire che la psicoterapia sta dando i suoi frutti (ho optato per la strategica breve, il mio psichiatra afferma che per i doc puri è anche più efficace della tcc), sto superando tutte le mie paure.
Le volevo chiedere: ho letto un vecchio consulto dove lei affermava che volte il doc può essere episodico, ovvero può passare da solo nel tempo.
Lo psichiatra quando prescrive la terapia prende in considerazione questa possibilità?
In questi casi si ricorre comunque all'uso del farmaco?
Le volevo chiedere: ho letto un vecchio consulto dove lei affermava che volte il doc può essere episodico, ovvero può passare da solo nel tempo.
Lo psichiatra quando prescrive la terapia prende in considerazione questa possibilità?
In questi casi si ricorre comunque all'uso del farmaco?
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Sì, ma mi sembrano due discorsi indipendenti. Se è episodico non va curato ? Non vedo il senso di questo ragionamento. Forse non ha capito cosa vuol dire episodico.
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
[#4]
Utente
E in questo caso come si procede? Il farmaco è davvero necessario? Io comunque credo di rientrare nella diagnosi di doc episodico in quanto non ho mai avuto questi problemi...A me gli antidepressivi sono stati prescritti dal vecchio psichiatra ma ho preferito non assumerli, in quanto avevano degli effetti collaterali che potevano peggiorare la mia condizione (gli effetti sessuali). La mia psicoterapeuta comunque non ha ritenuto necessario l'uso di antidepressivi da coadiuvare alla psicoterapia e il nuovo psichiatra mi ha prescritto solo lo Xanax giusto per avere meno ansia durante le sedute, anche lui ha detto che gli antidepressivi non erano davvero necessari...nessuno però mi ha parlato di doc episodico, grazie alla terapia sto lavorando sulle cause del doc e sto capendo tante cose, mi sta aiutando davvero tanto, ho avuto la fortuna di trovare una persona meravigliosa come psicoterapeuta...a breve scalerò anche lo Xanax (che devo dire mi ha aiutato molto a controllare l'ansia durante il percorso)...Ho però paura che quando toglierò lo Xanax tutto ritornerà alla normalità e che in realtà non è effetto della psicoterapia ma solo l'effetto ansiolitico dello Xanax...
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Vedo che ancora il termine episodico non le è chiaro, proprio per niente. Si è fissato su questo termine in maniera insensata, per poter sostenere una tesi sua. Vuole gloriarsi che è tutto finito qui, insomma, e vantarsi che non ha usato i farmaci. Mah, sinceramente è un discorso senza senso, ma anche proprio sbagliato.
Ha la libido compromessa a causa del doc, e quindi i farmaci anti-doc potrebbero compromettere la libido ? Per una via sì, per l'altra invece no, anzi. Poi non lo ha verificato, per cui semplicemente mi pare che abbia scartato un'opzione a priori.
Quindi, prendo atto di questo clima festoso dovuto al fatto che non si usano antidepressivi, anche se non ne capisco il motivo.
Poi, dice di aver capito tante cose ma intanto sulla funzione dello xanax mi pare invece ancora in dubbio così come chi nn sa bene a cosa attribuire il miglioramento.
Ha la libido compromessa a causa del doc, e quindi i farmaci anti-doc potrebbero compromettere la libido ? Per una via sì, per l'altra invece no, anzi. Poi non lo ha verificato, per cui semplicemente mi pare che abbia scartato un'opzione a priori.
Quindi, prendo atto di questo clima festoso dovuto al fatto che non si usano antidepressivi, anche se non ne capisco il motivo.
Poi, dice di aver capito tante cose ma intanto sulla funzione dello xanax mi pare invece ancora in dubbio così come chi nn sa bene a cosa attribuire il miglioramento.
[#6]
Utente
Non sono felice perché non uso antidepressivi ma perché se mi sono stati sconsigliati vuol dire che non sono messa così male e che ho grandi possibilità di uscire da questo problema senza il supporto antidepressivo. Gli ssri compromettono la libido e peggiorerebbero solo la situazione nel mio caso in quanto avevo già libido bassa a causa del doc, la mia terapeuta disse che vedrò miglioramenti sulla libido già durante il percorso, ed effettivamente così è stato! Sto avendo miglioramenti anche sulla libido che era crollata a causa del doc. Con un ssri non sarei stata in grado di notare questi miglioramenti in quanto danno pesantissimi effetti sulla sfera sessuale.
[#7]
Non è un supporto, è una cura. E non è indicata nei casi peggiori. Cioè, si potrebbe anche fare il discorso inverso, che a psicoterapia la facciano solo quelli gravi. Ma non è così, sono terapie standard.
I miglioramenti del doc si notano anche in presenza di effetti collaterali sessuali, essendo due cose diverse.
Quindi, niente di sbagliato nell'usare la psicoterapia da sola, ma consapevoli del fatto che non è una sostanziale differenza a livello concettuale.
I miglioramenti del doc si notano anche in presenza di effetti collaterali sessuali, essendo due cose diverse.
Quindi, niente di sbagliato nell'usare la psicoterapia da sola, ma consapevoli del fatto che non è una sostanziale differenza a livello concettuale.
[#8]
Utente
Ma mi è sempre stato detto che gli antidepressivi non sono curativi ma attenuano solo i sintomi, e sono da affiancare alla psicoterapia, di chi devo fidarmi? Conosco gente che li prende da una vita, sta bene sotto il farmaco ma non riesce più a toglierli perché hanno il ritorno della patologia per cui li hanno presi, ora vabbè non entro nel merito perché non conosco le loro storie nel dettaglio, però di curativo immagino che non abbiano nulla a sto punto...
Se curativi lo fossero davvero che senso avrebbe fare la psicoterapia?
Se curativi lo fossero davvero che senso avrebbe fare la psicoterapia?
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No, non è così sugli antidepressivi. Dubito che un medico si sia espresso in questi termini, sarebbe sorprendente.
"Conosco gente che li prende da una vita, sta bene sotto il farmaco ma non riesce più a toglierli perché hanno il ritorno della patologia per cui li hanno presi, "
E questo per Lei cosa significa ?
Io ho una impressione: sta cercando, a rischio di inventarselo, un modo per risolvere la cosa in maniera rapida e definitiva. Prima si informi magari se esiste. Perché temo che a livello informativo sia già incappato in una serie di luoghi comuni o fraintendimenti che poi la fanno scegliere male.
"Conosco gente che li prende da una vita, sta bene sotto il farmaco ma non riesce più a toglierli perché hanno il ritorno della patologia per cui li hanno presi, "
E questo per Lei cosa significa ?
Io ho una impressione: sta cercando, a rischio di inventarselo, un modo per risolvere la cosa in maniera rapida e definitiva. Prima si informi magari se esiste. Perché temo che a livello informativo sia già incappato in una serie di luoghi comuni o fraintendimenti che poi la fanno scegliere male.
[#10]
Utente
Non è stato il medico a dirmelo, ma chi gli antidepressivi li ha usati e sul web è tra gente che conosco di storie ne ho viste e sentite a decina, anche se non sono medici ma pazienti, chi meglio di loro può saperlo dato che sono i diretti interessati?
Il medico mi ha semplicemente detto che gli antidepressivi non prevengono le ricadute, la psicoterapia si, questo però non vuol dire che non siano curativi...parlo per intuito, non perché sono un medico.
La frase la interpreto come il fatto che non sono curativi, le ripeto mi baso sulle testimonianze altrui e non sulla mia, in quanto non ho assunto antidepressivi, ma alla fine quanto può durare una terapia per depressione, ansia o doc? 6 mesi? 1 anno? 2? 5? 20? Chi lo stabilisce?
Non si riesce a capirle la reale eziologia di questi problemi, dubito che si possa stabilire in quanto tempo si possa guarire con il farmaco.
Sicuramente o probabilmente la psicoterapia risponde meglio se si è sotto farmaci, o meglio ci mette meno tempo, poi bisogna capire la reale problematica del disturbo, del perché è nato, se ho sviluppato il problema in determinate circostanze come un trauma o se è un problema che ho sempre avuto. E a queste domande non può rispondermi il farmaco, ma un'attenta valutazione da parte del medico o del terapeuta. Se ho sviluppato depressione perché mi è morta sterminata la famiglia come può un farmaco curare il mio trauma? Ad esempio il litio da quello che so non cura il disturbo bipolare, l'insulina non cura il diabete, l'antidolorifico non cura la sclerosi multipla...sono considerati chiamiamoli pure palliative o terapie di mantenimento come il moment per il mal di testa. Perché gli ssri sono considerati una terapia e non palliative (o terapie di mantenimento).
Ad oggi pochissime malattie vengono totalmente guarite dai farmaci, sicuramente attenuano tantissimo i sintomi e salvano la vita...
Aggiungo che non voglio controbattere, passare per complottista novax o insegnarle il suo dovere, non mi permetterei mai, vorrei solo maggiori delucidazioni sugli ssri, sugli psicofarmaci ecc...ci sono troppe cose che non mi tornano...
Il medico mi ha semplicemente detto che gli antidepressivi non prevengono le ricadute, la psicoterapia si, questo però non vuol dire che non siano curativi...parlo per intuito, non perché sono un medico.
La frase la interpreto come il fatto che non sono curativi, le ripeto mi baso sulle testimonianze altrui e non sulla mia, in quanto non ho assunto antidepressivi, ma alla fine quanto può durare una terapia per depressione, ansia o doc? 6 mesi? 1 anno? 2? 5? 20? Chi lo stabilisce?
Non si riesce a capirle la reale eziologia di questi problemi, dubito che si possa stabilire in quanto tempo si possa guarire con il farmaco.
Sicuramente o probabilmente la psicoterapia risponde meglio se si è sotto farmaci, o meglio ci mette meno tempo, poi bisogna capire la reale problematica del disturbo, del perché è nato, se ho sviluppato il problema in determinate circostanze come un trauma o se è un problema che ho sempre avuto. E a queste domande non può rispondermi il farmaco, ma un'attenta valutazione da parte del medico o del terapeuta. Se ho sviluppato depressione perché mi è morta sterminata la famiglia come può un farmaco curare il mio trauma? Ad esempio il litio da quello che so non cura il disturbo bipolare, l'insulina non cura il diabete, l'antidolorifico non cura la sclerosi multipla...sono considerati chiamiamoli pure palliative o terapie di mantenimento come il moment per il mal di testa. Perché gli ssri sono considerati una terapia e non palliative (o terapie di mantenimento).
Ad oggi pochissime malattie vengono totalmente guarite dai farmaci, sicuramente attenuano tantissimo i sintomi e salvano la vita...
Aggiungo che non voglio controbattere, passare per complottista novax o insegnarle il suo dovere, non mi permetterei mai, vorrei solo maggiori delucidazioni sugli ssri, sugli psicofarmaci ecc...ci sono troppe cose che non mi tornano...
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" ma chi gli antidepressivi li ha usati e sul web è tra gente che conosco di storie ne ho viste e sentite a decina, anche se non sono medici ma pazienti, chi meglio di loro può saperlo dato che sono i diretti interessati?"
"le ripeto mi baso sulle testimonianze altrui "
Mi inchino di fronte a questo insegnamento. Mica studio, mica dati, mica statistiche, studi col placebo, metanalisi, critiche e controcritiche nella comunità scientifica. Macché, basta spulciare su google senza sapere niente e si riesce naturalmente a capire di cosa si parla, perché è come il televoto di un reality, in base al punteggio degli utenti si stabilisce cosa va bene e cosa no....
"Ad oggi pochissime malattie vengono totalmente guarite dai farmaci, sicuramente attenuano tantissimo i sintomi e salvano la vita..."
Pochissime rispetto a cosa scusi ? A quale mondo, realtà ?
Cerchi di essere serio e di avere rispetto per la sua ignoranza, che non è un difetto, a meno che non la sbandieri come sta facendo, con impliciti insulti a chi le risponde e denigrazione di una scienza che non conosce, né si pretende che la conosca.
"Ad esempio il litio da quello che so non cura il disturbo bipolare, l'insulina non cura il diabete, l'antidolorifico non cura la sclerosi multipla...sono considerati chiamiamoli pure palliative o terapie di mantenimento come il moment per il mal di testa. "
No, Lei usa i termini a casaccio. E quindi consiglierebbe ad un diabetico di non prendere insulina, ad uno con la sclerosi multipla di non prendere i farmaci per l'autoimmunità ? A parte il fatto che il moment non c'entra niente, non è palliativo e non è un termine di paragone con i precedenti.
"Non si riesce a capirle la reale eziologia di questi problemi, dubito che si possa stabilire in quanto tempo si possa guarire con il farmaco."
Neanche questo c'entra niente come ragionamento, anche perché il concetto di causa non significa scoprire un motivo, se mai una caratteristica che produce una predisposizione ad una malattia. Neanche le malattie da virus e batteri riconoscono come causa unica il virus o il batterio.
Ma Lei scommetto pensa che se non si conosce la causa di qualcosa non si può stabilire se una cura è efficace. Falso.
Insomma, se vuole raccolga pure questa critica complessiva. La sua informazione è quasi completamente sbagliata. La fonte è risibile e non verificabile per primo da Lei. Non si studia medicina su internet, se mai chi studia può utilizzare anche internet.
Ciò detto, parte anche da presupposti che in realtà non contesterebbe alle altre branche della medicina. Nessuno protesta perché si può "solo" trapiantare un cuore e non farne uno nuovo ad hoc. Nessuno protesta che si può solo prevenire l'infarto e non guarire dal rischio di averlo.
Ogni tanto qualcuno parte con l'idea che ammalarsi è strano, e quindi guarire è ovviamente possibile, basta sapere come. E quindi chi usa farmaci per curare senza guarire è ovviamente uno limitato o truffaldino.
Se ne ha voglia, ascolterà il suo medico. Se invece vuole seguire le sue suggestioni auto-alimentate, non pretenda poi di trarne nessun criterio di scelta sensato o da discutere in questa sede.
"le ripeto mi baso sulle testimonianze altrui "
Mi inchino di fronte a questo insegnamento. Mica studio, mica dati, mica statistiche, studi col placebo, metanalisi, critiche e controcritiche nella comunità scientifica. Macché, basta spulciare su google senza sapere niente e si riesce naturalmente a capire di cosa si parla, perché è come il televoto di un reality, in base al punteggio degli utenti si stabilisce cosa va bene e cosa no....
"Ad oggi pochissime malattie vengono totalmente guarite dai farmaci, sicuramente attenuano tantissimo i sintomi e salvano la vita..."
Pochissime rispetto a cosa scusi ? A quale mondo, realtà ?
Cerchi di essere serio e di avere rispetto per la sua ignoranza, che non è un difetto, a meno che non la sbandieri come sta facendo, con impliciti insulti a chi le risponde e denigrazione di una scienza che non conosce, né si pretende che la conosca.
"Ad esempio il litio da quello che so non cura il disturbo bipolare, l'insulina non cura il diabete, l'antidolorifico non cura la sclerosi multipla...sono considerati chiamiamoli pure palliative o terapie di mantenimento come il moment per il mal di testa. "
No, Lei usa i termini a casaccio. E quindi consiglierebbe ad un diabetico di non prendere insulina, ad uno con la sclerosi multipla di non prendere i farmaci per l'autoimmunità ? A parte il fatto che il moment non c'entra niente, non è palliativo e non è un termine di paragone con i precedenti.
"Non si riesce a capirle la reale eziologia di questi problemi, dubito che si possa stabilire in quanto tempo si possa guarire con il farmaco."
Neanche questo c'entra niente come ragionamento, anche perché il concetto di causa non significa scoprire un motivo, se mai una caratteristica che produce una predisposizione ad una malattia. Neanche le malattie da virus e batteri riconoscono come causa unica il virus o il batterio.
Ma Lei scommetto pensa che se non si conosce la causa di qualcosa non si può stabilire se una cura è efficace. Falso.
Insomma, se vuole raccolga pure questa critica complessiva. La sua informazione è quasi completamente sbagliata. La fonte è risibile e non verificabile per primo da Lei. Non si studia medicina su internet, se mai chi studia può utilizzare anche internet.
Ciò detto, parte anche da presupposti che in realtà non contesterebbe alle altre branche della medicina. Nessuno protesta perché si può "solo" trapiantare un cuore e non farne uno nuovo ad hoc. Nessuno protesta che si può solo prevenire l'infarto e non guarire dal rischio di averlo.
Ogni tanto qualcuno parte con l'idea che ammalarsi è strano, e quindi guarire è ovviamente possibile, basta sapere come. E quindi chi usa farmaci per curare senza guarire è ovviamente uno limitato o truffaldino.
Se ne ha voglia, ascolterà il suo medico. Se invece vuole seguire le sue suggestioni auto-alimentate, non pretenda poi di trarne nessun criterio di scelta sensato o da discutere in questa sede.
[#12]
Utente
Sono diplomata al classico con 100 e lode e sto frequentando l'università con ottimi risultati anche se non studio medicina.
Spero che il suo 'ignorante' si riferisca al fatto 'che ignoro' e non nel vero senso del termine come spesso oggi viene usato, al pari di negligente o asino altrimenti lo troverei molto molto offensivo...
Ah io non denigro nessuno, rispetto la figura del medico e dello psichiatra, ma è innegabile che qualsiasi cura abbia dei rischi e dei benefici! Da quella insulinica a quella antideptessiva! Persino gli occhiali da vista hanno effetti collaterali e non sono curativi.
Spero che il suo 'ignorante' si riferisca al fatto 'che ignoro' e non nel vero senso del termine come spesso oggi viene usato, al pari di negligente o asino altrimenti lo troverei molto molto offensivo...
Ah io non denigro nessuno, rispetto la figura del medico e dello psichiatra, ma è innegabile che qualsiasi cura abbia dei rischi e dei benefici! Da quella insulinica a quella antideptessiva! Persino gli occhiali da vista hanno effetti collaterali e non sono curativi.
[#13]
E' sempre più comune che le persone perdano il senso di quel che scrivono, specie quando si tratta di riversare pesanti giudizi sugli altri per poi sostenere che non hanno offeso nessuno, perché adesso va di moda dichiarare sempre un "fair play", anche dopo essere entrati a gamba tesa sull'avversario.
Invece ha offeso eccome. Anche venire avanti dicendo che le cose si sanno perché si leggono su internet o che le persone che sanno meglio parlare di medicinali sono il sottogruppo di chi le ha assunte che scrive sui forum, beh...è veramente irritante intellettualmente.
Quindi, il fatto che sia diplomata non toglie che in tema di medicina ha sparato una serie di considerazioni che equivalgono ai luoghi comuni solitamente in voga tra gli ostili alla medicina. Cosa si nega non è un problema, poi dipende cosa si afferma però, che deve avere un senso compiuto.
E nel suo insieme di considerazioni manca quest'ultima cosa.
Per cui, ha colto il senso del termine ignorante che era chiarissimo nonostante cerchi di trovare appigli per polemizzare. Specificare il suo status scolastico non vedo che c'entri. Anzi, visto che si presume sia istruita in una serie di materie, strano che sulla medicina abbia queste modalità decisamente grossolane di approccio tanto da ritenere che si faccia tramite raccolta di testimonianze in rete, che confonda concetti di palliazione, cura, guarigione, e che denunci come cosa scandalosa che la medicina non guarisce.
Rispetto ai miracoli siamo un po' scarsi... ma cosa vuole, più che darsi da fare e studiare non possiamo.
Invece ha offeso eccome. Anche venire avanti dicendo che le cose si sanno perché si leggono su internet o che le persone che sanno meglio parlare di medicinali sono il sottogruppo di chi le ha assunte che scrive sui forum, beh...è veramente irritante intellettualmente.
Quindi, il fatto che sia diplomata non toglie che in tema di medicina ha sparato una serie di considerazioni che equivalgono ai luoghi comuni solitamente in voga tra gli ostili alla medicina. Cosa si nega non è un problema, poi dipende cosa si afferma però, che deve avere un senso compiuto.
E nel suo insieme di considerazioni manca quest'ultima cosa.
Per cui, ha colto il senso del termine ignorante che era chiarissimo nonostante cerchi di trovare appigli per polemizzare. Specificare il suo status scolastico non vedo che c'entri. Anzi, visto che si presume sia istruita in una serie di materie, strano che sulla medicina abbia queste modalità decisamente grossolane di approccio tanto da ritenere che si faccia tramite raccolta di testimonianze in rete, che confonda concetti di palliazione, cura, guarigione, e che denunci come cosa scandalosa che la medicina non guarisce.
Rispetto ai miracoli siamo un po' scarsi... ma cosa vuole, più che darsi da fare e studiare non possiamo.
Questo consulto ha ricevuto 13 risposte e 3.5k visite dal 12/02/2021.
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Approfondimento su Cure palliative
Cosa sono le cure palliative? Una raccolta di video-pillole sui farmaci palliativi e la cura del dolore nei malati terminali.