Agitazione e tensione continua.
Da svariati anni sto vivendo una situazione che mi sta facendo stare molto male.
Da sempre ho sempre un difficile rapporto con i miei familiari, perché mi hanno sempre maltrattata (non fisicamente) e con essi non ho mai instaurato un rapporto gioioso ma si è sempre respirata un aria tesa. Loro litigano continuamente, anche per le banalità, urlano a più non posso e non è MAI possibile vivere un momento felice.
Questa situazione familiare, alla quale si aggiungono altri problemi che non menziono per evitare di dilungarmi eccessivamente, mi ha portato ad essere completamente diversa dalla ragazza solare che ero un tempo.
Non sono più la stessa e qualche conoscente mi ha fatto notare che non gioisco mai, sono sempre triste, assente ed entro facilmente in agitazione se qualcosa mi preoccupa. Parlo sempre di cose non "felici", non scherzo mai, sono cupa, triste, malinconica e per questo non ho amici (forse 3), nessuno mi cerca. Mi hanno fatto notare che il mio modo di parlare è troppo veloce, come lo è anche il mio modo di gesticolare o di guidare: troppo "agitato", frenetico. Vivo ogni cosa in maniera meccanica, tendo a fare, come un automa, sempre le stesse cose. Non ho più fantasia, non propongo mai nulla, vivo in maniera assolutamente apatica. Non mi va quasi mai di uscire, passo invece ore al computer senza annoiarmi, perché è la mia unica consolazione.
Ho grossi problemi a relazionarmi con gli altri: non riesco ad instaurare nuove amicizie, e se cerco di farlo, mi rendo conto che non risulto simpatica. Per questo motivo ho paura di esporre un mio pensiero, e quasi mai, quando parlo, gli altri mi prendono in considerazione tant’è che a volte mi sembra di essere invisibile.
Anche con chi conosco bene non sono mia “sciolta” ma sempre molto formale, distaccata e se mi trovo in mezzo a persone che non conosco entro nel panico più totale: mi sembra di andare in tilt, è come se non connettessi più.
Ultimamente ho forti cali di memoria, difficilmente riesco a memorizzare dati e se parlo con qualcuno, a volte dimentico addirittura cosa ci siamo detti! Anche se imparo qualcosa, ad esempio un libro, dopo 2 settimane già ricordo poco o nulla. Spesso chiamo le persone con un altro nome e mi capita di non riuscire a completare le frasi perché non mi vengono in mente le parole. Ho difficoltà ad esprimere un concetto, devo sempre spiegarmi due o tre volte.
Sono sempre stanca fisicamente, sento che mi mancano le forze, anche per sollevare un piccolo peso. Purtroppo qui a casa nessuno mi capisce; tutti sono troppo presi da sè e per loro l'importante non è che io stia bene, ma solo che ci sia.
Sono davvero preoccupata per la mia condizione psicofisica: che mi sta succedendo!!?? A chi devo rivolgermi?
Da sempre ho sempre un difficile rapporto con i miei familiari, perché mi hanno sempre maltrattata (non fisicamente) e con essi non ho mai instaurato un rapporto gioioso ma si è sempre respirata un aria tesa. Loro litigano continuamente, anche per le banalità, urlano a più non posso e non è MAI possibile vivere un momento felice.
Questa situazione familiare, alla quale si aggiungono altri problemi che non menziono per evitare di dilungarmi eccessivamente, mi ha portato ad essere completamente diversa dalla ragazza solare che ero un tempo.
Non sono più la stessa e qualche conoscente mi ha fatto notare che non gioisco mai, sono sempre triste, assente ed entro facilmente in agitazione se qualcosa mi preoccupa. Parlo sempre di cose non "felici", non scherzo mai, sono cupa, triste, malinconica e per questo non ho amici (forse 3), nessuno mi cerca. Mi hanno fatto notare che il mio modo di parlare è troppo veloce, come lo è anche il mio modo di gesticolare o di guidare: troppo "agitato", frenetico. Vivo ogni cosa in maniera meccanica, tendo a fare, come un automa, sempre le stesse cose. Non ho più fantasia, non propongo mai nulla, vivo in maniera assolutamente apatica. Non mi va quasi mai di uscire, passo invece ore al computer senza annoiarmi, perché è la mia unica consolazione.
Ho grossi problemi a relazionarmi con gli altri: non riesco ad instaurare nuove amicizie, e se cerco di farlo, mi rendo conto che non risulto simpatica. Per questo motivo ho paura di esporre un mio pensiero, e quasi mai, quando parlo, gli altri mi prendono in considerazione tant’è che a volte mi sembra di essere invisibile.
Anche con chi conosco bene non sono mia “sciolta” ma sempre molto formale, distaccata e se mi trovo in mezzo a persone che non conosco entro nel panico più totale: mi sembra di andare in tilt, è come se non connettessi più.
Ultimamente ho forti cali di memoria, difficilmente riesco a memorizzare dati e se parlo con qualcuno, a volte dimentico addirittura cosa ci siamo detti! Anche se imparo qualcosa, ad esempio un libro, dopo 2 settimane già ricordo poco o nulla. Spesso chiamo le persone con un altro nome e mi capita di non riuscire a completare le frasi perché non mi vengono in mente le parole. Ho difficoltà ad esprimere un concetto, devo sempre spiegarmi due o tre volte.
Sono sempre stanca fisicamente, sento che mi mancano le forze, anche per sollevare un piccolo peso. Purtroppo qui a casa nessuno mi capisce; tutti sono troppo presi da sè e per loro l'importante non è che io stia bene, ma solo che ci sia.
Sono davvero preoccupata per la mia condizione psicofisica: che mi sta succedendo!!?? A chi devo rivolgermi?
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Gentile Utente,
una visita psichiatrica potrebbe essere utile anche per valutare se esiste in effetti un vero e proprio stato depressivo o questa sua condizione è riferibile unicamente a difficoltà relazionali e impostare di conseguenza la strategia terapeutica più idonea,
Cordiali Saluti
una visita psichiatrica potrebbe essere utile anche per valutare se esiste in effetti un vero e proprio stato depressivo o questa sua condizione è riferibile unicamente a difficoltà relazionali e impostare di conseguenza la strategia terapeutica più idonea,
Cordiali Saluti
Dr G. Nicolazzo
Specialista in Psichiatria
Psicoterapeuta
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 3k visite dal 29/04/2009.
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