Fevarin e paroxetina
Salce Dottori, sono una ragaza di 24 anni e sin dalle scuole medie soffro di un disturbo d'ansia, manifestatosi prima come emetofobia, poi come ipocondria.
Durante il liceo in seguito ad una relazione fisicamente violenta con il mio ex compagno ho manifestato sintomi fobici, attacchi di panico, colite spastica ed ho iniziato ad andare in terapia psiconalsitica.
Terminato il liceo e la relazione, mi sono iscritta all'università, pensavo che il peggio fosse finito invece in segutio al trasferimento in un'altra città ho avvertito nuovamente ansia, capogiri, vertigini, angoscia.
Sfinita, mi sono recata da uno psichiatra che mi ha prescritto paroxetina 20 mg.
Ne ho fatto uso per 6 mesi, poi l'ho lentamente scalata in circa un anno.
Una settimana dopo aver finito lo scalaggio, muore un mio amico ed inizio ad avvertire ossessioni fortissime, paura di fare del male a qualcuno, a me stessa, a mio padre.
Riprendo la paroxetina allo stesso dosaggio e mi stabilizzo.
Inizia poi pochi anni dopo una fase di "dubbio patologico"... Forse ho sbagliato facoltà, forse non amo il mio ragazzo, con angoscia sottostante e un peso fortissimo alla testa.
Inizio così una TCC (da due mesi) e torno da un nuovo psichiatra che mi sostituisce la cura da paroxetina 20 mg a fevarin 100 mg per iniziare, con tutte le dosi graduate del caso.
Ieri ed il giorno prima mi limito (come consigliato) a prendere 50 mg di fevarin a pranzo e 19 gocce di paroxetina a cena.
Solo che sto malissimo.
Questa notte mi sono svegliata nel panico più totale, confusione mentale, testa ovattata, spasi alle gambe, tremori alle mani.
Come consigliato ho assunto 10 gocce di xanax e mi sono riaddormentata.
Al mio serviglio, più o meno stesse sensazioni con l'aggiunta di sonnolenza, occhi chiusi, mi sento barcollare.
Ho informato il mio medico curante il quale mi ha detto che sono semplicemente suggestionata, ed è propabile.
Ma io mi sento in un tunnel senza uscita, perché i farmaci mi danno un sacco di effetti collaterali sgradevoli di cui mi spavento, ma contemporaneamente ho un malessere che la dose di paroxetina che assumevo non mi permetteva di arginare (inutile dire che dopo l'ultima crisi di doc avuta ad ottobre sono caduta nello sconforto e disperazione più totale, avendo anche pensieri di morte).
Sono venuta a conoscenza della rtms, cosa ne pensate voi?
Potrebbe essere una buona alternativa associata alla TCC e senza dover cambiare farmaco (cosa che mi crea un ulteriore stato di angoscia?) grazie per l'attenzione.
Durante il liceo in seguito ad una relazione fisicamente violenta con il mio ex compagno ho manifestato sintomi fobici, attacchi di panico, colite spastica ed ho iniziato ad andare in terapia psiconalsitica.
Terminato il liceo e la relazione, mi sono iscritta all'università, pensavo che il peggio fosse finito invece in segutio al trasferimento in un'altra città ho avvertito nuovamente ansia, capogiri, vertigini, angoscia.
Sfinita, mi sono recata da uno psichiatra che mi ha prescritto paroxetina 20 mg.
Ne ho fatto uso per 6 mesi, poi l'ho lentamente scalata in circa un anno.
Una settimana dopo aver finito lo scalaggio, muore un mio amico ed inizio ad avvertire ossessioni fortissime, paura di fare del male a qualcuno, a me stessa, a mio padre.
Riprendo la paroxetina allo stesso dosaggio e mi stabilizzo.
Inizia poi pochi anni dopo una fase di "dubbio patologico"... Forse ho sbagliato facoltà, forse non amo il mio ragazzo, con angoscia sottostante e un peso fortissimo alla testa.
Inizio così una TCC (da due mesi) e torno da un nuovo psichiatra che mi sostituisce la cura da paroxetina 20 mg a fevarin 100 mg per iniziare, con tutte le dosi graduate del caso.
Ieri ed il giorno prima mi limito (come consigliato) a prendere 50 mg di fevarin a pranzo e 19 gocce di paroxetina a cena.
Solo che sto malissimo.
Questa notte mi sono svegliata nel panico più totale, confusione mentale, testa ovattata, spasi alle gambe, tremori alle mani.
Come consigliato ho assunto 10 gocce di xanax e mi sono riaddormentata.
Al mio serviglio, più o meno stesse sensazioni con l'aggiunta di sonnolenza, occhi chiusi, mi sento barcollare.
Ho informato il mio medico curante il quale mi ha detto che sono semplicemente suggestionata, ed è propabile.
Ma io mi sento in un tunnel senza uscita, perché i farmaci mi danno un sacco di effetti collaterali sgradevoli di cui mi spavento, ma contemporaneamente ho un malessere che la dose di paroxetina che assumevo non mi permetteva di arginare (inutile dire che dopo l'ultima crisi di doc avuta ad ottobre sono caduta nello sconforto e disperazione più totale, avendo anche pensieri di morte).
Sono venuta a conoscenza della rtms, cosa ne pensate voi?
Potrebbe essere una buona alternativa associata alla TCC e senza dover cambiare farmaco (cosa che mi crea un ulteriore stato di angoscia?) grazie per l'attenzione.
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Abbiamo usato la Stimolazione Magnetica Transcranica Profonda in clinica per qualche tempo, con risultati a dire il vero deludenti. Non so dare giudizi su perfezionamenti più recenti, e sollecito il parere di altri colleghi.
In casi come il suo la via più semplice continua ad essere quella farmacologica, con la raccomandazione di avere pazienza specie nei momenti critici di passaggio da un farmaco all'altro. Le consiglio comunque di comunicare al suo specialista i sintomi attuali.
Auguri
In casi come il suo la via più semplice continua ad essere quella farmacologica, con la raccomandazione di avere pazienza specie nei momenti critici di passaggio da un farmaco all'altro. Le consiglio comunque di comunicare al suo specialista i sintomi attuali.
Auguri
Dr. Paolo Carbonetti
Specialista in Psichiatra
Specialista in Psichiatria Forense
Viterbo-Terni-
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 2.8k visite dal 04/02/2021.
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