Crisi di astinenza o altro?
Salve gentilissimi medici, scrivo per la richiesta di un consulto riguardante la mia cara mamma.
Anni fa, per la cura di emicrania e cefalea, il neurologo che la seguiva le prescrisse Laroxyl in soluzione orale da 40mg/ml del quale ha assunto 10 gocce al dì per la lunga durata di 6 anni, sempre sotto controllo medico.
Lo scorso autunno, il nuovo neurologo al quale si è rivolta (a causa del pensionamento del precedente), constatando che i casi di mal di testa si erano ridotti per frequenza ed intensità, le ha consigliato di sospendere la cura con Laroxyl.
La sospensione è stata molto molto graduale, riducendo quasi goccia a goccia.
Da due mesi è avvenuta la sospensione totale.
Fino alla scorsa settimana non ha manifestato alcun sintomo.
Fino a quando, dalla scorsa settimana mia madre sta accusando in maniera molto forte segni di ansia e depressione, è apatica, nervosa e irritabile, accusa sensazione di chiusura all'addome alto e alla gola, scarsissimo appetito, tremori, scarso interesse per tutto, pianti e insonnia.
Per farla breve io non la riconosco più perché lei era sempre forte e coraggiosa, non si abbatteva mai per nulla.
Ha eseguito prontamente visita cardiologica con diagnosi di ipertensione, che ha presto cominciato a curare con Nebilox e la pressione arteriosa sembra già essersi stabilizzata.
Restano però tutti quei sintomi che ho elencato sopra, che io, avendo sofferto in passato di ansia, riconosco come tale.
A noi è sorto il dubbio che il tutto possa essere riconducibile alla sospensione del Laroxyl perché tutto si è verificato in maniera improvvisa e senza preavviso, mia madre fino a un mese fa stava bene.
Il medico curante di mia madre non si esprime a tal proposito mentre la neurologa, quando mia madre le chiese se la sospensione potesse causarle qualche manifestazione, le rispose che sarebbe stato possibile solo nei primi 10 giorni.
In attesa di ricontattare quest'ultima, desidero, a tal proposito, ricevere qualche consulto da altri specialisti.
Inoltre, vi chiedo come potrei agire per aiutare mia madre a superare questo periodo super negativo?
Certa di ricevere le vostre risposte, ringrazio anticipatamente per la vostra disponibilità.
Anni fa, per la cura di emicrania e cefalea, il neurologo che la seguiva le prescrisse Laroxyl in soluzione orale da 40mg/ml del quale ha assunto 10 gocce al dì per la lunga durata di 6 anni, sempre sotto controllo medico.
Lo scorso autunno, il nuovo neurologo al quale si è rivolta (a causa del pensionamento del precedente), constatando che i casi di mal di testa si erano ridotti per frequenza ed intensità, le ha consigliato di sospendere la cura con Laroxyl.
La sospensione è stata molto molto graduale, riducendo quasi goccia a goccia.
Da due mesi è avvenuta la sospensione totale.
Fino alla scorsa settimana non ha manifestato alcun sintomo.
Fino a quando, dalla scorsa settimana mia madre sta accusando in maniera molto forte segni di ansia e depressione, è apatica, nervosa e irritabile, accusa sensazione di chiusura all'addome alto e alla gola, scarsissimo appetito, tremori, scarso interesse per tutto, pianti e insonnia.
Per farla breve io non la riconosco più perché lei era sempre forte e coraggiosa, non si abbatteva mai per nulla.
Ha eseguito prontamente visita cardiologica con diagnosi di ipertensione, che ha presto cominciato a curare con Nebilox e la pressione arteriosa sembra già essersi stabilizzata.
Restano però tutti quei sintomi che ho elencato sopra, che io, avendo sofferto in passato di ansia, riconosco come tale.
A noi è sorto il dubbio che il tutto possa essere riconducibile alla sospensione del Laroxyl perché tutto si è verificato in maniera improvvisa e senza preavviso, mia madre fino a un mese fa stava bene.
Il medico curante di mia madre non si esprime a tal proposito mentre la neurologa, quando mia madre le chiese se la sospensione potesse causarle qualche manifestazione, le rispose che sarebbe stato possibile solo nei primi 10 giorni.
In attesa di ricontattare quest'ultima, desidero, a tal proposito, ricevere qualche consulto da altri specialisti.
Inoltre, vi chiedo come potrei agire per aiutare mia madre a superare questo periodo super negativo?
Certa di ricevere le vostre risposte, ringrazio anticipatamente per la vostra disponibilità.
[#1]
L'utilizzo del farmaco ha trattato anche eventuali sintomi presenti precedentemente che oggi alla sospensione si manifestano.
Non si può considerare un questione relativa alla sospensione del farmaco ma fenomeni sintomatologici indipendenti da essa.
Pertanto è utile una visita psichiatrica.
Dr. F. S. Ruggiero
http://www.francescoruggiero.it
Non si può considerare un questione relativa alla sospensione del farmaco ma fenomeni sintomatologici indipendenti da essa.
Pertanto è utile una visita psichiatrica.
Dr. F. S. Ruggiero
http://www.francescoruggiero.it
https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/
[#2]
Utente
Ringraziandovi per il parere espresso, colgo l'occasione per chiedervi ulteriormente se il medico di base di mia madre, dal quale ci recheremo domattina, possa prescrivere qualcosa per attenuare momentaneamente i sintomi causati dall'ansia perché, considerando i tempi che ci vorranno per avere un appuntamento da uno specialista in psichiatria, mia madre non può continuare a trascorrere le giornate soffrendo in questo modo. Grazie ancora.
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 2.5k visite dal 31/01/2021.
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