Anoressia o fase transitoria?

Buongiorno dottori, a causa di una relazione finita, da circa sei mesi, ho perso appetito e con esso anche molti chili (ero sovrappeso ora invece porto la taglia 36).
Per i primi 3/4 mesi sono stata inappetente, mangiare anche solo un pasto al giorno mi ha richiesto un enorme sforzo fisico e mentale, dopodiché l'appetito pian piano mi è tornato, non quello di sempre, ma ora mangiare non è più una tortura, solo che non è nemmeno più un piacere.
Mangio lo stretto indispensabile solo per non deperire ulteriormente, ed anzi, ultimamente ho paura di prendere i chili persi.
Nonostante i miei affetti mi dicano di essere eccessivamente magra, io non sento di esserlo, guardandomi allo specchio non riesco a riconoscere questa eccessiva magrezza ma solo un corpo diverso da ciò che era.
È normale attraversare un periodo del genere a seguito di una grande sofferenza o sono anoressica senza averlo "programmato"?
Grazie per l'attenzione e buona giornata.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.3k 1k
Andrebbe chiarito meglio in che senso vede un corpo diverso ma non si definirebbe eccessivamente magra: si definirebbe magra ma la cosa la soddisfa alla vista ?
La paura di riprendere peso significa che ritiene di rischiare di riprenderlo tutto tornando sovrappeso, o concepisce l'idea di riprendere il peso fin dove ha senso ed è salutare ?
La paura si estende anche al fatto di essere sottopeso e poter avere per questo conseguenze sulla salute ?

Dr.Matteo Pacini
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Utente
Utente
Sì mi sembra di essere magra, e non mi dispiace, chi mi sta vicino però mi consiglia di prendere qualche chilo, dicendomi di non sembrare in salute. Ma quando mi guardo allo specchio non ritrovo questa immagine di eccessiva magrezza che gli altri mi fanno notare.
Ho paura di prendere peso, ho paura di non saper gestire il cibo e di non riuscire a trovare un equilibrio, e ritornare a ciò che ero, ma ho anche paura di perderne ancora, rischiando comunque di non apparire in forma o di avere ripercussioni sulla salute.
Solo guardando delle foto che mi sono state scattate di recente, riesco a percepire la reale magrezza e questo mi confonde ulteriormente, perché sì mi accorgo di esser cambiata, ma non so se dovermi allarmare o vado bene così. È come se riuscissi a percepire la magrezza ma non il grado di essa, il confine tra normale o non in salute.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.3k 1k
Il problema è che per quanto gli altri dicano che uno è "magro" o "dimagrito", anche con espressione preoccupata, questo tipo di parola non può non avere, nella nostra cultura, un senso positivo. Quindi suona come un complimento, anche se intende essere l'opposto, specie se uno, come mediamente accade, è più probabile che debba controllare nella vita il peso nel senso opposto, cioè per non prenderne troppo.
Io farei fare una diagnosi psichiatrica precisa in maniera che poi abbia delle indicazioni sulle opzioni di cura.
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Utente
Utente
Non ho mai avuto problemi con il mio corpo e con il cibo, l'ho sempre accettato pur con dei chili di troppo, perché dopo un evento "traumatico" Ho inconsciamente deciso di avere meno appetito e ora che mi è ritornato faccio fatica ad accettarlo?
Grazie per le risposte, procederò sicuramente con una visita per capire meglio ciò che mi sta accadendo.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.3k 1k
Che significa decidere inconsciamente di avere meno appetito ?
Chi soffre di disturbi alimentari è ben cosciente di cosa vuole ottenere. Se mai è il tipo di significato che uno dà a questo tipo di parametro, un parametro di controllo di sé e di mantenimento di una forza rispetto all'esterno, ovviamente poi in maniera paradossale.
D'altra parte, la conoscenza sui meccanismi dell'anoressia non è tale da poterci consentire di spiegare tutto dall'inizio. Si sa solo che il comportamento finale somiglia a quello di chi cerchi di mantenere uno stato, con il cervello che si struttura dietro a quello scopo, fino a produrre delle distorsioni di immagine corporea.
Si sa che vi è fobia di aumentare di perso riferita ad un generico appesantimento, rigonfiamento, con l'idea di non controllare tale aspetto se non in maniera tutto-o-nulla (digiuno o ingrassamento senza controllo).

Si faccia valutare, il parametro del peso è importante come indicatore preventivo, e il suo cognitivo sembra quello di chi ha un rapporto alterato con il comportamento alimentare.
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