Ansia e panico, finalmente una cura

Salve Dottori.
Sono un ragazzo di 21 anni e da più o meno 3 anni mi sono ritrovato a soffrire di attacchi di panico, agorafobia e emetofobia.

In questi 3 anni ho provato due volte ad affrontare tutto ciò con il solo supporto di uno psicoterapeuta ma con risultati quasi nulli (ho  compreso il motivo dell'esordio di questo disturbo e cosa "sbagliavo" ma senza riuscire a star meglio).

Sono stati 3 anni molto altalenanti, avevo periodi in cui la convivenza con tutto ciò era fattibile ed altri in cui era invivibile.
Quest'estate credo di aver attraversato il periodo peggiore di tutti, ero costantemente ansioso con momenti di panico e disperazione quotidiani, non riuscivo nemmeno più a dormire serenamente poiché mi risvegliavo già con un attacco di panico, non riuscivo a mangiare per via della perenne nausea nervosa e l'emetofobia era alle stelle (avrò perso 10 chili in 3 mesi).
La situazione psicologicamente era diventata insostenibile e molto pericolosa, ero perennemente convinto che non ci fosse via d'uscita e iniziavo a prendere in considerazione gesti estremi.

A fine settembre mi sono recato finalmente da uno psichiatra il quale ha definito la mia sindrome ansiosa piuttosto grave e ormai cronicizzata da 3 anni.
Mi sono state prescritte 10 gocce di cipralex.
Dopo due mesi a 10 gocce l'ansia era diminuita ma ancora molto presente, così da fine novembre la dose mi è stata aumentata a 15 gocce.
Attualmente la situazione è notevolmente migliorata, ho ripreso da tempo a mangiare normalmente, il panico è scomparso con solo piccoli momenti d'ansia sporadica che durano pochi minuti e sono pienamente gestibili, le uscite nonostante sia ancora presente l'agorafobia sono molto molto più tranquille (direi finalmente piacevoli), emotivamente mi sento molto più "vivo" e sono scomparsi tutti quei rituali di controllo e dubbio ansiosi.

Secondo il mio psichiatra è inutile aumentare ulteriormente la dose nonostante sia ancora presente l'agorafobia poiché i veri sintomi ansiosi sono scomparsi.
Ho ancora qualche giorno particolarmente ansioso complice anche la situazione che stiamo vivendo ma ad ogni modo è tutto molto molto gestibile.

Personalmente mi sento molto meglio ma non ancora libero, ma credo ci vorrà tempo dato i 3 anni da incubo.

A fine febbraio avrò la prima visita di controllo, per decidere come proseguire.
Secondo la vostra esperienza clinica come sta procedendo la cura?
Il dosaggio sembra essere sufficiente?
E soprattutto quanto tempo dovrà durare la cura?

Vi ringrazio
[#1]
Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 42.6k 1k
La terapia risulta essere bassa per il trattamento completo dei suoi disturbi.

I dosaggi andrebbero tenuti in modo adeguato e per poter ridurre la sintomatologia in modo assoluto.


Dr. F. S. Ruggiero

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[#2]
Utente
Utente
A breve dovrei avere un nuovo appuntamento con lo psichiatra e vedremo se deciderà di rivedere il dosaggio.
Comunque nonostante tutto la situazione risulta notevolmente migliorata rispetto all'inizio con qualche piccolo strascico.
Ad ogni modo volevo ringraziarvi, è anche grazie se ho deciso di rivolgermi ad uno psichiatra molte vostre risposte hanno dissolto notevoli pregiudizi che avevo nei confronti degli psicofarmaci
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