Attacco di panico dopo intervento chirurgico o semplice collasso da stile di vita scorretto

Buonasera,
circa 2 settimane or sono mi sono sottoposto ad un intervento di escissione chirurgica per un nevo atipico della fronte. L'intervento, in anestesia locale, per il quale ero da tempo ansioso si è svolto tranquillamente ed al termine sono uscito dallo studio medico, ho fumato (come al solito) una sigaretta (terribile vizio!) e mi sono messo in macchina per tornare a casa. Dopo un paio di chilometri (quindi a 10/15 minuti dalla fine dell'intervento) ho comiciato ad avvertire un senso di smarrimento (fortunatamente non ero io alla guida ma mio padre), confusione, secchezza in bocca e debolezza agli arti. Ci siamo fermati per prendere un pò d'acqua e dopo aver notato sullo specchietto della macchina il pallore quasi cadaverico del mio viso la situazione è precipitata, avendo avuto appena il tempo di avvisare che stavo per svenire. Terminata la frase così è successo. Ho sempre creduto, in queste ultime 2 settimane, che si fosse tattato di un semplice collasso dovuto all'ansia per l'intervento unito ad un forte mal di testa che avevo dal gorno prima ed al fatto che ero digiuno da più di 5 ore. Ieri mattina, tuttavia, la situazione si è ripresentata senza alcun evidente motivo, salvo il fatto che sono sotto stress per via degli esami universitari. Ero alla guida ed ho cominciato ad accusare gli stessi sintomi della volta scorsa che si acuivano man mano che mi fermavo ad un semaforo o quando scedevo dall'auto: smarrimento, visione distorta, palpitazioni, difficoltà nella respirarazione, tremore, formicolio alle dita della mano sinistra, ansia. Mi sono fermato ho reclinato il sedile, ho mangiato qualcosa (ero digiuno da 4 ore) e dopo mezz'ora la situazione è tornata alla normalità, anche se l'esperienza mi ha fisicamente e psicologicamente debilitato per l'intera giornata. La stessa situazione (palpitazioni, tremore, ecc.) sembrava poi riproporsi appena sono andato a dormire, in serata (circa 2 ore dopo cena) ma, fortunatamente, non è successo nulla. Forse la stanchezza ha preso il sopravvento. Può il caso presentato far pensare a veri e propri episodi di attacco di panico, di cui peraltro non ne ha mai sofferto nessuno nella mia famiglia, ne tantomeno io prima di allora? O potrebbe trattarsi, invece, di una carenza di magnesio o di altri sali minerali (o vitamine)?
Premetto infatti che da studente universitario fuorisede seguo un alimentazione non molto corretta, sicuramente non ricca di vitamine e sali minerali come si dovrebbe, fumo abbastanza (anche 20 sigarette al giorno) e il mio stile di vita è piuttosto sedentario, anche se, fortunatamente, sono normo-peso. Sono alresì una persona lievemente ansiosa, che cerca (e spesso ci riesce bene) di nascondere il proprio stato d'animo; da anni, peraltro, soffro anche di insonnia, la quale in periodi specifici dell'anno si acuisce (ad esempio in primavera/estate), in altri si attenua, addirittura sino a scomparire per qualche mese (inverno).