Psichiatria università
Buongiorno gentili dottori,
Sono una ragazza di 29 anni e da quando ne ho ricordo soffro di DOC.
I miei più grandi problemi da 10 anni ad oggi sono legati all'ambito universitario: per finire la triennale di beni culturali ci ho impiegato 6 anni e poi, per necessità data la carenza di possibilità lavorative con una laurea triennale in quell'ambito di studi, ho intrapreso anche la magistrale in storia dell'arte.
Ho affrontato quasi tutti gli esami, l'ultimo che ho sostenuto è stato a settembre 2019, arrivando in condizioni pietose psicologicamente parlando.
Sono sotto cura farmacologica con Zoloft, che mi aiuta a mantenere sotto controllo ansia e pensieri/compulsioni nella vita quotidiana: finché si tratta di svolgere le normali attività e di svolgere un lavoro, tutto è ok, ma appena mi si prospetta la situazione per cui devo rimettermi a studiare per terminare gli studi (mi mancano 2 esami e la tesi, che ho già iniziato a scrivere) ecco che ritorna il solito crollo emotivo, che mi porta a piangere tutto il giorno e tutti i giorni in cui sono in ballo con lo studio.
Praticava anche una forma di autolesionismo nell'ultimo anno in cui ancora studiavo, "picchiandomi" la testa per "scacciare" i pensieri negativi che mi mettevano angoscia e mi distraevano in continuazione dal raggiungere il mio risultato.
Ho passato un anno senza studiare pensando che prendere del tempo per "rigenerarsi" mi avrebbe permesso di riprendere gli studi più tranquillamente, ma appena mi rimetto a studiare ritornano quelle stesse situazioni di depressione e angoscia identiche a quelle che avevo un anno fa.
Devo finire gli studi per motivi pratici, ma emotivamente vorrei solo cancellare tutta questa esperienza traumatica e orribile, che mi ha condotta in un baratro di depressione da cui non sono ancora riuscita ad uscire né con la mia forza, né con il supporto psicologico e quello dei farmaci.
Chiedo a voi consiglio, per capire effettivamente che cosa mi sta succedendo, perché da sola purtroppo non riesco ad identificare la situazione in cui sono e il motivo per cui non riesco ad uscirne.
Altresi chiedo consigli pratici.
Grazie per la gentile attenzione.
Sono una ragazza di 29 anni e da quando ne ho ricordo soffro di DOC.
I miei più grandi problemi da 10 anni ad oggi sono legati all'ambito universitario: per finire la triennale di beni culturali ci ho impiegato 6 anni e poi, per necessità data la carenza di possibilità lavorative con una laurea triennale in quell'ambito di studi, ho intrapreso anche la magistrale in storia dell'arte.
Ho affrontato quasi tutti gli esami, l'ultimo che ho sostenuto è stato a settembre 2019, arrivando in condizioni pietose psicologicamente parlando.
Sono sotto cura farmacologica con Zoloft, che mi aiuta a mantenere sotto controllo ansia e pensieri/compulsioni nella vita quotidiana: finché si tratta di svolgere le normali attività e di svolgere un lavoro, tutto è ok, ma appena mi si prospetta la situazione per cui devo rimettermi a studiare per terminare gli studi (mi mancano 2 esami e la tesi, che ho già iniziato a scrivere) ecco che ritorna il solito crollo emotivo, che mi porta a piangere tutto il giorno e tutti i giorni in cui sono in ballo con lo studio.
Praticava anche una forma di autolesionismo nell'ultimo anno in cui ancora studiavo, "picchiandomi" la testa per "scacciare" i pensieri negativi che mi mettevano angoscia e mi distraevano in continuazione dal raggiungere il mio risultato.
Ho passato un anno senza studiare pensando che prendere del tempo per "rigenerarsi" mi avrebbe permesso di riprendere gli studi più tranquillamente, ma appena mi rimetto a studiare ritornano quelle stesse situazioni di depressione e angoscia identiche a quelle che avevo un anno fa.
Devo finire gli studi per motivi pratici, ma emotivamente vorrei solo cancellare tutta questa esperienza traumatica e orribile, che mi ha condotta in un baratro di depressione da cui non sono ancora riuscita ad uscire né con la mia forza, né con il supporto psicologico e quello dei farmaci.
Chiedo a voi consiglio, per capire effettivamente che cosa mi sta succedendo, perché da sola purtroppo non riesco ad identificare la situazione in cui sono e il motivo per cui non riesco ad uscirne.
Altresi chiedo consigli pratici.
Grazie per la gentile attenzione.
[#1]
La domanda di chiusura è piuttosto sintomatica, nel senso che quale sia il problema lo ha spiegato nei dettagli, e peraltro ha già avuto una cura, quindi "cosa le sta succedendo" è senz'altro stato definito. Ma lo richiede perché il disturbo di cui soffre porta a porsi domande.
Riferisce una diagnosi di DOC e una cura con zoloft. A che dose ? E perché, se i risultati sono buoni solo in parte, non è stata tentata una cura diversa ?
Riferisce una diagnosi di DOC e una cura con zoloft. A che dose ? E perché, se i risultati sono buoni solo in parte, non è stata tentata una cura diversa ?
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
[#2]
Utente
Buongiorno, grazie per la sua cortese risposta.
Sono già state tentate terapie diverse in passato e quella attuale è la più funzionale in quanto effetti collaterali/benefici. Assumo 200 mg di Zoloft al giorno, più Tavor al bisogno.
Mi scusi per la domanda, quindi lei ritiene che queste sensazioni di angoscia e terrore o blocco/crollo emotivo legate all'università derivino dal mio disturbo?
Grazie per la sua gentile risposta e attenzione.
Cordiali saluti.
Sono già state tentate terapie diverse in passato e quella attuale è la più funzionale in quanto effetti collaterali/benefici. Assumo 200 mg di Zoloft al giorno, più Tavor al bisogno.
Mi scusi per la domanda, quindi lei ritiene che queste sensazioni di angoscia e terrore o blocco/crollo emotivo legate all'università derivino dal mio disturbo?
Grazie per la sua gentile risposta e attenzione.
Cordiali saluti.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 1.4k visite dal 17/01/2021.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.