Pensieri negativi e ipocondria
Buongiorno,
vi scrivo perché continuo a lamentare pensieri negativi su malattie e infezioni.
Questi pensieri bloccano le mie attività quotidiane e mi fanno star male durante il giorno creandomi ansia.
Per questo scrivo a voi perché vorrei discuterne con degli specialisti.
Sono già seguito da uno psichiatra e ne ho già parlato.
Leggendo su internet ho letto che tutte le infezioni possono causare setticemia o sepsi.
Io ho paura che se prendessi un'infezione,
la mia insonnia o la mancanza di sonno potrebbero portarmi a quelle complicanze.
Ho paura anche di prendere l'antibiotico per paura di una resistenza e di conseguenza avere una setticemia, magari la mancanza di sonno e stato di ansia potrebbero non farmi dormire indebolendomi e portarmi a quelle complicanze.
Ora dormo, ma se prendessi un'antibiotico per un'infezione e non dormirei allora potrebbe verificarsi una sepsi o una resistenza.
Pe questo non vivo più e ho paura di quelle complicanze e delle resistenze da antibiotico.
La mia paura potrebbe essere anche irrazionale ma non so come uscirne e disperatamente in cerca di rassicurazioni scrivo qua.
Ringrazio molto per la vostra attenzione.
vi scrivo perché continuo a lamentare pensieri negativi su malattie e infezioni.
Questi pensieri bloccano le mie attività quotidiane e mi fanno star male durante il giorno creandomi ansia.
Per questo scrivo a voi perché vorrei discuterne con degli specialisti.
Sono già seguito da uno psichiatra e ne ho già parlato.
Leggendo su internet ho letto che tutte le infezioni possono causare setticemia o sepsi.
Io ho paura che se prendessi un'infezione,
la mia insonnia o la mancanza di sonno potrebbero portarmi a quelle complicanze.
Ho paura anche di prendere l'antibiotico per paura di una resistenza e di conseguenza avere una setticemia, magari la mancanza di sonno e stato di ansia potrebbero non farmi dormire indebolendomi e portarmi a quelle complicanze.
Ora dormo, ma se prendessi un'antibiotico per un'infezione e non dormirei allora potrebbe verificarsi una sepsi o una resistenza.
Pe questo non vivo più e ho paura di quelle complicanze e delle resistenze da antibiotico.
La mia paura potrebbe essere anche irrazionale ma non so come uscirne e disperatamente in cerca di rassicurazioni scrivo qua.
Ringrazio molto per la vostra attenzione.
[#2]
Buonasera!
Visto che ne ha già parlato al suo psichiatra suppongo sia già in terapia psicofarmacologica per i sintomi ansiosi, è corretto?
Il suo psichiatra la segue anche in psicoterapia o state seguendo solo la via farmacologica?
Penso sarebbe un bene integrare i due percorsi (terapia farmacologica + psicoterapia), per ottenere il massimo del beneficio in tempi più brevi.
Cordialmente
Visto che ne ha già parlato al suo psichiatra suppongo sia già in terapia psicofarmacologica per i sintomi ansiosi, è corretto?
Il suo psichiatra la segue anche in psicoterapia o state seguendo solo la via farmacologica?
Penso sarebbe un bene integrare i due percorsi (terapia farmacologica + psicoterapia), per ottenere il massimo del beneficio in tempi più brevi.
Cordialmente
Dr.ssa Daniela Sabbadini
Brescia
https://www.instagram.com/invites/contact/?i=p2gu45dhtetu&utm_content=koct5ds
[#4]
La teoria per cui fare una cosa su due fronti scaturisce da pregiudizi sia dello psichiatra che suoi.
Sta partendo male per iniziare a curarsi.
Dr. F. S. Ruggiero
http://www.francescoruggiero.it
Sta partendo male per iniziare a curarsi.
Dr. F. S. Ruggiero
http://www.francescoruggiero.it
https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/
[#6]
Beh, se allora è ben seguito, si affidi al suo psichiatra in toto, senza cercare altri pareri/consulti/rassicurazioni.
Il fatto di avere sempre qualcuno a cui rivolgersi che la tranquillizzi su ogni aspetto ansioso in qualunque momento è controproducente per la terapia perchè la sintomatologia ansiosa si placa solo per un po', nel momento in cui viene rassicurato, per poi ripresentarsi su altri oggetti di pensiero.
Segua i tempi dettati dal suo psichiatra/psicoterapeuta, se si è creato un buon rapporto terapeutico, e per il resto cerchi di distrarsi nel momento in cui comincia a rimuginare.
Il fatto di avere sempre qualcuno a cui rivolgersi che la tranquillizzi su ogni aspetto ansioso in qualunque momento è controproducente per la terapia perchè la sintomatologia ansiosa si placa solo per un po', nel momento in cui viene rassicurato, per poi ripresentarsi su altri oggetti di pensiero.
Segua i tempi dettati dal suo psichiatra/psicoterapeuta, se si è creato un buon rapporto terapeutico, e per il resto cerchi di distrarsi nel momento in cui comincia a rimuginare.
[#9]
le rassicurazioni non sono elemento risolutivo poiché pospongono il problema che vive ora.
Richiede rassicurazione qui perché il suo psichiatra non è stato disponibile, in modo corretto.
Non serve avere rassicurazioni l'utilità delle terapie sta nel curarsi in modo scientificamente appropriato.
Richiede rassicurazione qui perché il suo psichiatra non è stato disponibile, in modo corretto.
Non serve avere rassicurazioni l'utilità delle terapie sta nel curarsi in modo scientificamente appropriato.
[#11]
La forza interiore non serve a nulla soprattutto perché il disturbo si esplicita a causa di una alterazione neurotrasmettitoriale specifica e ben nota dal punto di vista scientifico.
E' scettico per la malattia visto che si esprime anche per l'utilizzo di altri farmaci.
Se non vuole curarsi è libero di farlo ma deve sapere che potrà peggiorare e poi sarà più difficile curare i suoi disturbi.
E' scettico per la malattia visto che si esprime anche per l'utilizzo di altri farmaci.
Se non vuole curarsi è libero di farlo ma deve sapere che potrà peggiorare e poi sarà più difficile curare i suoi disturbi.
Questo consulto ha ricevuto 13 risposte e 3.2k visite dal 10/01/2021.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Approfondimento su Ansia
Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.