Posso assumere gocce di biancospino senza aver informato lo psichiatra?
egregi dottori,
vi scrivo per un mio problema, ma ho riscontrato "girovagando" tra vari post che ci sono centinaia di casi simili ai miei. Io soffro d'ansia da tre anni, son stata in cura da uno psichiatra con stiliden e tavor oro, poi gradualmente interrotto. Faccio un lavoro parecchio stressante, e per questo è iniziato nuovamente stress forte con conseguente aumento di pressione e tachicardia e relativa insonnia. Assumo da circa un mese e mezzo lobivon 5 mg e control, prescritte dal cardiologo,la pressione è nuovamente quasi nei limiti 90/130 ma a volte sale a 100/140,poi ritorna a 90/130, il problema è che interpellando lo psichiatra, mi ha detto che lobivon va bene , ma che control non va preso a lungo. Ora parlando con un'amica mi ha consigliata di provare col biancospino, di rimanere sempre lobivon ma di associarlo al biancospino, dice che ha proprietà calmanti meglio della valleriana perchè calma anche i battiti cardiaci. Volevo consultarmi con lo psichiatra, purtroppo è andato in ferie in quanto deve subire un intervento chirurgico. Grazie per le risposte
vi scrivo per un mio problema, ma ho riscontrato "girovagando" tra vari post che ci sono centinaia di casi simili ai miei. Io soffro d'ansia da tre anni, son stata in cura da uno psichiatra con stiliden e tavor oro, poi gradualmente interrotto. Faccio un lavoro parecchio stressante, e per questo è iniziato nuovamente stress forte con conseguente aumento di pressione e tachicardia e relativa insonnia. Assumo da circa un mese e mezzo lobivon 5 mg e control, prescritte dal cardiologo,la pressione è nuovamente quasi nei limiti 90/130 ma a volte sale a 100/140,poi ritorna a 90/130, il problema è che interpellando lo psichiatra, mi ha detto che lobivon va bene , ma che control non va preso a lungo. Ora parlando con un'amica mi ha consigliata di provare col biancospino, di rimanere sempre lobivon ma di associarlo al biancospino, dice che ha proprietà calmanti meglio della valleriana perchè calma anche i battiti cardiaci. Volevo consultarmi con lo psichiatra, purtroppo è andato in ferie in quanto deve subire un intervento chirurgico. Grazie per le risposte
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gentile utente,
l'uso di benzodiazepine deve essere limitato e non si possono associare prodotti omeopatici di nessun tipo.
l'uso di benzodiazepine deve essere limitato e non si possono associare prodotti omeopatici di nessun tipo.
https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/
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quindi non capisco perché dovrebbe avvisare lo psichiatra visto che decide di variare completamente il trattamento.
Tra l'altro una cosa su cui dissento e' che e' d'uso tra i cardiologi prescrivere benzodiazepine senza considerarne le conseguenze.
Se il suo problema e' in qualche modo da considerare a genesi psichiatrica/psicologica il suo trattamento deve essere adeguato alla situazione, ma ciò non giustificherebbe l'uso di un antipertensivo.
Tra l'altro una cosa su cui dissento e' che e' d'uso tra i cardiologi prescrivere benzodiazepine senza considerarne le conseguenze.
Se il suo problema e' in qualche modo da considerare a genesi psichiatrica/psicologica il suo trattamento deve essere adeguato alla situazione, ma ciò non giustificherebbe l'uso di un antipertensivo.
[#4]
Gentile utente,
la sospensione brusca del control è rischiosa sul piano cardiologico. Va sospeso gradatamente sotto guida medica.
Lo psichiatra aveva ragione, ma ormai è da un mese che lo prende e quindi si sarà sviluppata assuefazione.
Manca la diagnosi: questi discorsi sullo stress mancano di costrutto quando non si arriva ad una diagnosi, le persone sottoposte a elevati carichi di lavoro possono anche essere all'apice della loro soddisfazione, quindi se lei ha un disturbo deve essere definito il disturbo in primis, non il perché (che è una pura interpretazione) dei sintomi. Dopo di che, se si è ansiosi nessuna situazione è vissuta in maniera non ansiosa, quindi ogni interpretazione torna.
La diagnosi cardiologica è definita ? Lei ha 37 anni, l'ipertensione in questa fascia di età non è proprio frequente, è una diagnosi oppure un rimedio momentaneo per "sbalzi pressori" di origine non chiara ?
Non vedo perché associare prodotti dalla composizione ignota e con effetti generici su un sintomo che di per sé non significa molto (ansia) e una diagnosi non definita, in più con farmaci associati.
la sospensione brusca del control è rischiosa sul piano cardiologico. Va sospeso gradatamente sotto guida medica.
Lo psichiatra aveva ragione, ma ormai è da un mese che lo prende e quindi si sarà sviluppata assuefazione.
Manca la diagnosi: questi discorsi sullo stress mancano di costrutto quando non si arriva ad una diagnosi, le persone sottoposte a elevati carichi di lavoro possono anche essere all'apice della loro soddisfazione, quindi se lei ha un disturbo deve essere definito il disturbo in primis, non il perché (che è una pura interpretazione) dei sintomi. Dopo di che, se si è ansiosi nessuna situazione è vissuta in maniera non ansiosa, quindi ogni interpretazione torna.
La diagnosi cardiologica è definita ? Lei ha 37 anni, l'ipertensione in questa fascia di età non è proprio frequente, è una diagnosi oppure un rimedio momentaneo per "sbalzi pressori" di origine non chiara ?
Non vedo perché associare prodotti dalla composizione ignota e con effetti generici su un sintomo che di per sé non significa molto (ansia) e una diagnosi non definita, in più con farmaci associati.
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
[#5]
Ex utente
egr.dott,
ho avuto internet impallato e non ho potuto rispondervi. Allora la cura cardiologica è temporanea, nel frattempo che si introduce l'antidepressivo, ma io ho lo stessimo problema di un altro utente, sembra siamo gemelle, provando ad introdurre l'antidepr mi si alza pure a me la pressione, io pensavo di essere l'unica ad aver questo problema, e per ora anche a me lo psichiatra sta facendo calmare nuovamente la pressione e cercare quello più adatto, il lobivon mi ha imposto per ora di non lasciarlo, poi si vedrà
ho avuto internet impallato e non ho potuto rispondervi. Allora la cura cardiologica è temporanea, nel frattempo che si introduce l'antidepressivo, ma io ho lo stessimo problema di un altro utente, sembra siamo gemelle, provando ad introdurre l'antidepr mi si alza pure a me la pressione, io pensavo di essere l'unica ad aver questo problema, e per ora anche a me lo psichiatra sta facendo calmare nuovamente la pressione e cercare quello più adatto, il lobivon mi ha imposto per ora di non lasciarlo, poi si vedrà
[#6]
gentile utente,
l'aumento pressorio da uso di antidepressivi e' frequente ma non comune a tutti gli antidepressivi.
E' spesso un fenomeno transitorio delle prime due settimane e scompare a dosaggio pieno.
Se il cardiologi valuta una causa psicogena, il trattamento non e' con benzodiazepine.
l'aumento pressorio da uso di antidepressivi e' frequente ma non comune a tutti gli antidepressivi.
E' spesso un fenomeno transitorio delle prime due settimane e scompare a dosaggio pieno.
Se il cardiologi valuta una causa psicogena, il trattamento non e' con benzodiazepine.
[#7]
Ex utente
egr.dott,
vi riscrivo per esporvi dei fenomeni che sto avendo da una settimana precisamente da quando si sono alzate le temperature. Sto assumendo ancora control e lobivon, l'antidepressivo di comune accordo cardiologo e psichiatra, han deciso di introdurlo proprio ora che si sarà stabilito il caldo, perchè il caldo dovrebbe portare a far scendere un pò i valori pressori e quindi introdurre l'antidepressivo tra qualche giorno. Però da quando è iniziato il caldo io ho continue vertigini, sembra che il pavimento o la strada mi voglia sparire da sotto i piedi, mi viene da sudare, ho misurato la pressione più frequentemente e risulta 120/90 o 130/90, quindi cosa sarà? Può il lobivon portarmi questo, cioè le vertigini? E' possibile che il mio corpo non tolleri più il lobivon? Cosa devo fare dimezzarlo e provare a vedere se le vertigini si fermano? O sarebbe un rischio visto che la minima si mantiene sempre a 90 e la frequenza cardiaca a 80 e passa? Che faccio?
vi riscrivo per esporvi dei fenomeni che sto avendo da una settimana precisamente da quando si sono alzate le temperature. Sto assumendo ancora control e lobivon, l'antidepressivo di comune accordo cardiologo e psichiatra, han deciso di introdurlo proprio ora che si sarà stabilito il caldo, perchè il caldo dovrebbe portare a far scendere un pò i valori pressori e quindi introdurre l'antidepressivo tra qualche giorno. Però da quando è iniziato il caldo io ho continue vertigini, sembra che il pavimento o la strada mi voglia sparire da sotto i piedi, mi viene da sudare, ho misurato la pressione più frequentemente e risulta 120/90 o 130/90, quindi cosa sarà? Può il lobivon portarmi questo, cioè le vertigini? E' possibile che il mio corpo non tolleri più il lobivon? Cosa devo fare dimezzarlo e provare a vedere se le vertigini si fermano? O sarebbe un rischio visto che la minima si mantiene sempre a 90 e la frequenza cardiaca a 80 e passa? Che faccio?
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Ma è uno scherzo ? Introdurre l'antidepressivo ora che il caldo si è stabilizzato per evitare rialzi pressori ?
Scusi ma si sfiora il ridicolo.
Prima una cura per una ipertensione mai diagnosticata, "sbalzi pressori" in concomitanza con crisi che non sono state definite, salvo il fatto che però è stato introdotto un ansiolitico.
I valori pressori che riferisce lei non si associano a sintomi, l'ipertensione tipicamente non si "sente". Lei sta ragionando come se la pressione la sentisse in forma di ansia e tensione, non è così. Quando è ansioso i valroi salgono, se se li misura li troverà aumentati, ha poco senso una serie di misurazioni di questo tipo.
Con tutte queste cautele poco giustificate mi immagino il terrore con cui prenderà questo antidepressivo...
Effetti iniziali di iperstimolazione sono previsti, e non hanno particolare significato, in qualunque stagione lei inizi la cura. Il control sarebbe stato più indicato iniziarlo insieme all'antidepressivo, peraltro.
Il lobivon lo ha preso per rallentare il cuore, ammesso che fosse indicato, e adesso si preoccupa che le faccia male. Credo che non sia stato fatto un inquadramento giusto e adesso è semplicemente in una condizione di ipocondria ancora non trattata. Inizi il trattamento e dopo un mese ne valuterete i risultati.
Scusi ma si sfiora il ridicolo.
Prima una cura per una ipertensione mai diagnosticata, "sbalzi pressori" in concomitanza con crisi che non sono state definite, salvo il fatto che però è stato introdotto un ansiolitico.
I valori pressori che riferisce lei non si associano a sintomi, l'ipertensione tipicamente non si "sente". Lei sta ragionando come se la pressione la sentisse in forma di ansia e tensione, non è così. Quando è ansioso i valroi salgono, se se li misura li troverà aumentati, ha poco senso una serie di misurazioni di questo tipo.
Con tutte queste cautele poco giustificate mi immagino il terrore con cui prenderà questo antidepressivo...
Effetti iniziali di iperstimolazione sono previsti, e non hanno particolare significato, in qualunque stagione lei inizi la cura. Il control sarebbe stato più indicato iniziarlo insieme all'antidepressivo, peraltro.
Il lobivon lo ha preso per rallentare il cuore, ammesso che fosse indicato, e adesso si preoccupa che le faccia male. Credo che non sia stato fatto un inquadramento giusto e adesso è semplicemente in una condizione di ipocondria ancora non trattata. Inizi il trattamento e dopo un mese ne valuterete i risultati.
[#10]
Ex utente
ho introdotto l'antidepressivo, devo dire che non ho avuti rialzi pressori, anzi la pressione è sempre stabile, ho un pò di nausea, ma per il resto tutto bene, tra una settimana inizio a scalare il control fino ad annullarlo. il lobivon per ora ancora c'è poi si vedrà , nel senso che quando l'antidepressivo farà i benefici al 100%, verrà anch'esso dimezzato, poi se sarà si toglierà, sembrava tanto difficile e invece è stato semplicissimo e le vertigini sono andate via, speriamo bene!
[#13]
ok, allora ne segua le indicazioni per tutto il tempo necessario.
E' per lei controproducente, se non foriero di aumento di sintomi, chiedere continue rassicurazioni in merito ai suoi trattamenti, perche' continua sempre a controllare possibili effetti collaterali che potrebbero non presentarsi mai.
E' per lei controproducente, se non foriero di aumento di sintomi, chiedere continue rassicurazioni in merito ai suoi trattamenti, perche' continua sempre a controllare possibili effetti collaterali che potrebbero non presentarsi mai.
Questo consulto ha ricevuto 13 risposte e 38.2k visite dal 26/04/2009.
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