Difficoltà di erezione, ansia e depressione invalidante
Buongiorno a tutti,
Sono un ragazzo di 25 anni con delle abitudini di vita sane e fino a un anno fa non avevo mai avuto alcun problema di erezione.
Un anno fa frequento una ragazza con la quale si arriva al dunque la seconda volta che ci vedavamo, il primo e il secondo rapporto vanno a buon fine, nel terzo rapporto ho un deficit erettile causato dal mio punto di vista dalla "vogliosità" della partner, che mi aveva praticamente preteso un nuovo rapporto.
Ci vediamo qualche altra volta ma, benché non avessi problemi a raggiungere un'erezione soddisfacente, svaniva sempre nel momento della penetrazione, con grande frustrazione da parte mia.
Mi reco dal medico di base che mi prescrive degli esami ormonali: tutto nella norma.
Mi invita a riprovare con la stessa partner o con una nuova e ripresentarmi da lui in qualora il problema del deficit erettile si fosse ripresentato.
Non ho più avuto occasione di avere un rapporto sessuale, e benché abbia vissuto l'ultimo anno con un'ombra grigia nel cuore, il fatto che riuscissi a masturbarmi regolarmente e normalmente (seppur magari con meno voglia rispetto al passato), mi rendeva tranquillo.
Arriviamo quindi a una settimana fa: durante la masturbazione perdo improvvisamente l'erezione e non c'è modo di riottenerla.
Libido azzerata completamente, pensieri catastrofici nella mia mente con il risultato che da quel giorno ho un'ansia costante ed invalidante (avrò dormito 10 ore in tutta la settimana e non riesco a concentrarmi su nulla), e chiaramente zero libido.
Mi sono rivolto nuovamente al mio medico di base che mi ha prescritto sia un ansiolitico a base di benzodiazepine per dormire (che ho preso stanotte ma penso abbia avuto l'effetto contrario dal momento che ho passato la notte nella completa insonnia tra brividi e nausea), sia una visita da un urologo per accertarsi non ci siano cause organiche dietro questo disagio.
Ora vi chiedo... pacifico che ormai ritenga di non riuscire più ad uscire da questa situazione invalidante da solo, post visita urologica secondo voi dovrei rivolgermi ad uno psicologo o ad uno psichiatra?
Data la mia situazione, a vostro parere in quanto tempo, con il supporto di un professionista, posso sperare di tornare ad una vita sessualmente normale e serena?
Sono un ragazzo di 25 anni con delle abitudini di vita sane e fino a un anno fa non avevo mai avuto alcun problema di erezione.
Un anno fa frequento una ragazza con la quale si arriva al dunque la seconda volta che ci vedavamo, il primo e il secondo rapporto vanno a buon fine, nel terzo rapporto ho un deficit erettile causato dal mio punto di vista dalla "vogliosità" della partner, che mi aveva praticamente preteso un nuovo rapporto.
Ci vediamo qualche altra volta ma, benché non avessi problemi a raggiungere un'erezione soddisfacente, svaniva sempre nel momento della penetrazione, con grande frustrazione da parte mia.
Mi reco dal medico di base che mi prescrive degli esami ormonali: tutto nella norma.
Mi invita a riprovare con la stessa partner o con una nuova e ripresentarmi da lui in qualora il problema del deficit erettile si fosse ripresentato.
Non ho più avuto occasione di avere un rapporto sessuale, e benché abbia vissuto l'ultimo anno con un'ombra grigia nel cuore, il fatto che riuscissi a masturbarmi regolarmente e normalmente (seppur magari con meno voglia rispetto al passato), mi rendeva tranquillo.
Arriviamo quindi a una settimana fa: durante la masturbazione perdo improvvisamente l'erezione e non c'è modo di riottenerla.
Libido azzerata completamente, pensieri catastrofici nella mia mente con il risultato che da quel giorno ho un'ansia costante ed invalidante (avrò dormito 10 ore in tutta la settimana e non riesco a concentrarmi su nulla), e chiaramente zero libido.
Mi sono rivolto nuovamente al mio medico di base che mi ha prescritto sia un ansiolitico a base di benzodiazepine per dormire (che ho preso stanotte ma penso abbia avuto l'effetto contrario dal momento che ho passato la notte nella completa insonnia tra brividi e nausea), sia una visita da un urologo per accertarsi non ci siano cause organiche dietro questo disagio.
Ora vi chiedo... pacifico che ormai ritenga di non riuscire più ad uscire da questa situazione invalidante da solo, post visita urologica secondo voi dovrei rivolgermi ad uno psicologo o ad uno psichiatra?
Data la mia situazione, a vostro parere in quanto tempo, con il supporto di un professionista, posso sperare di tornare ad una vita sessualmente normale e serena?
[#1]
Considerate le varie cause di possibilità di perdita di erezione è utile che la condizione sia valutata in modo completo per poi stabilire una valutazione psichiatrica.
Una eventuale valutazione psicoterapica richiede la valutazione delle condizioni di eleggibilità da parte dello psichiatra.
Dr. F. S. Ruggiero
http://www.francescoruggiero.it
Una eventuale valutazione psicoterapica richiede la valutazione delle condizioni di eleggibilità da parte dello psichiatra.
Dr. F. S. Ruggiero
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https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/
[#2]
Dato che da quel che scrivi il problema principale sembra essere riguardante la sfera sessuale, e tutto il resto dei sintomi (insonnia, ansia, tristezza) li ricolleghi ai problemi di ambito sessuale, potresti tentare di rivolgerti come prima volta ad un sessuologo (psicoterapeuta perfezionato in sessuologia).
Se poi durante i colloqui emergeranno aspetti disfunzionali che coinvolgono altri ambiti della tua vita, lo psicoterapeuta ti consiglierà sullo specialista a cui rivolgerti.
Buona giornata!
Se poi durante i colloqui emergeranno aspetti disfunzionali che coinvolgono altri ambiti della tua vita, lo psicoterapeuta ti consiglierà sullo specialista a cui rivolgerti.
Buona giornata!
Dr.ssa Daniela Sabbadini
Brescia
https://www.instagram.com/invites/contact/?i=p2gu45dhtetu&utm_content=koct5ds
[#3]
Considerate le varie cause di possibilità di perdita di erezione è utile che la condizione sia valutata in modo completo per poi stabilire una valutazione psichiatrica.
Dr. F. S. Ruggiero
http://www.francescoruggiero.it
Dr. F. S. Ruggiero
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[#4]
Utente
Buonasera,
Grazie a tutti per le risposte.
Sono andato in primis da un andrologo che mi sta sottoponendo agli esami del caso per verificare non vi siano cause organiche (anche se vista la repentinità del fenomeno, il mio stato d'animo attuale -che fortunatamente è un po' migliorato e mi consente quantomeno di dormire almeno 5 ore a notte-, e l'ansia da prestazione che ormai ho da un anno a questa parte a seguito della spiacevole esperienza che ho raccontato nel precedente messaggio, ritiene sia altamente probabile si tratti di un fenomeno squisitamente psicologico).
Una volta terminata la trafila di esami e accertata quindi la natura psicologica del disagio, mi metterò in contatto con sessuolo e psichiatra per iniziare un percorso che spero vivamente possa portare alla risoluzione di questo problema.
Grazie a tutti per i consigli, vi tengo aggiornati!
Grazie a tutti per le risposte.
Sono andato in primis da un andrologo che mi sta sottoponendo agli esami del caso per verificare non vi siano cause organiche (anche se vista la repentinità del fenomeno, il mio stato d'animo attuale -che fortunatamente è un po' migliorato e mi consente quantomeno di dormire almeno 5 ore a notte-, e l'ansia da prestazione che ormai ho da un anno a questa parte a seguito della spiacevole esperienza che ho raccontato nel precedente messaggio, ritiene sia altamente probabile si tratti di un fenomeno squisitamente psicologico).
Una volta terminata la trafila di esami e accertata quindi la natura psicologica del disagio, mi metterò in contatto con sessuolo e psichiatra per iniziare un percorso che spero vivamente possa portare alla risoluzione di questo problema.
Grazie a tutti per i consigli, vi tengo aggiornati!
[#5]
Utente
Salve a tutti,
Vi scrivo per aggiornarvi sulla mia attuale situazione.
Gli urologi hanno escluso categoricamente problematiche di tipo organico. Ho iniziato una terapia con un sessuologo, al momento ho fatto tre sedute.
Pian piano, conquista dopo conquista, miglioramento dopo miglioramento, la settimana scorsa ero arrivato al punto di non avere più problemi di erezione: erezioni mattutine potenti e durature, masturbazione con ancora un pochino di ansia ma tutto sommato soddisfacente, libido non ottimale ma sicuramente molto migliorata. Ho quindi nella mia testa finalmente escluso categoricamente cause organiche.
Dopo qualche giorno di massima euforia ho iniziato a peggiorare sensibilmente, trovandomi in una condizione forse ancora peggiore rispetto a quella di quando ho chiesto il consulto in oggetto.
Erezioni chiaramente svanite totalmente, zero libido e pensieri catastrofici per il futuro (non avrò mai più un rapporto, avrò sempre questa disfunzione e questo stato d'animo, ...) sinceramente non riesco più ad andare avanti così. Dormo poco e male, ho crisi di tosse che mi portano a vomitare... E io sono sempre stato un ragazzo dinamico, sicuro di me e felice.
Ora voglio chiedervi... nella mia condizione -a mio parere estrema- partita da una "semplice" ansia da prestazione che esulava dalla masturbazione fino ad arrivare ad una situazione estrema in cui solo l'idea del sesso mi disgusta e mi provoca ansia, vi chiedo: c'è una speranza di guarigione? Se sì, prevedete che la cosa possa essere rapida?
In extremis sono anche disposto ad un intervento di protesi peniena, pur di mettere la parola fine a questo periodo terribile della mia vita.
Vi scrivo per aggiornarvi sulla mia attuale situazione.
Gli urologi hanno escluso categoricamente problematiche di tipo organico. Ho iniziato una terapia con un sessuologo, al momento ho fatto tre sedute.
Pian piano, conquista dopo conquista, miglioramento dopo miglioramento, la settimana scorsa ero arrivato al punto di non avere più problemi di erezione: erezioni mattutine potenti e durature, masturbazione con ancora un pochino di ansia ma tutto sommato soddisfacente, libido non ottimale ma sicuramente molto migliorata. Ho quindi nella mia testa finalmente escluso categoricamente cause organiche.
Dopo qualche giorno di massima euforia ho iniziato a peggiorare sensibilmente, trovandomi in una condizione forse ancora peggiore rispetto a quella di quando ho chiesto il consulto in oggetto.
Erezioni chiaramente svanite totalmente, zero libido e pensieri catastrofici per il futuro (non avrò mai più un rapporto, avrò sempre questa disfunzione e questo stato d'animo, ...) sinceramente non riesco più ad andare avanti così. Dormo poco e male, ho crisi di tosse che mi portano a vomitare... E io sono sempre stato un ragazzo dinamico, sicuro di me e felice.
Ora voglio chiedervi... nella mia condizione -a mio parere estrema- partita da una "semplice" ansia da prestazione che esulava dalla masturbazione fino ad arrivare ad una situazione estrema in cui solo l'idea del sesso mi disgusta e mi provoca ansia, vi chiedo: c'è una speranza di guarigione? Se sì, prevedete che la cosa possa essere rapida?
In extremis sono anche disposto ad un intervento di protesi peniena, pur di mettere la parola fine a questo periodo terribile della mia vita.
[#7]
Utente
Buongiorno,
Scrivo per aggiornare la situazione.
Ho abbandonato la terapia sessuologica perché seduta dopo seduta stavo sempre peggio (il terapeuta andando a scavare nei miei pensieri disfunzionali mi faceva venire mille dubbi e peggiorava nel complesso la mia situazione).
Sto dormendo meglio e riesco ora a masturbarmi senza grossi problemi e le erezioni sono migliorate.
Questa situazione così pesante ha però lasciato un segno molto marcato nel mio umore e anche nella mia fiducia di poter tornare come prima (ho ansia se penso ad un rapporto sessuale e all’erezione).
Mi sono quindi rivolto ad uno psichiatra e dopo un colloquio ha deciso di farmi iniziare una terapia farmacologica con Brintellix 10mg e mi ha suggerito di fare psicoterapia.
Scrivo per aggiornare la situazione.
Ho abbandonato la terapia sessuologica perché seduta dopo seduta stavo sempre peggio (il terapeuta andando a scavare nei miei pensieri disfunzionali mi faceva venire mille dubbi e peggiorava nel complesso la mia situazione).
Sto dormendo meglio e riesco ora a masturbarmi senza grossi problemi e le erezioni sono migliorate.
Questa situazione così pesante ha però lasciato un segno molto marcato nel mio umore e anche nella mia fiducia di poter tornare come prima (ho ansia se penso ad un rapporto sessuale e all’erezione).
Mi sono quindi rivolto ad uno psichiatra e dopo un colloquio ha deciso di farmi iniziare una terapia farmacologica con Brintellix 10mg e mi ha suggerito di fare psicoterapia.
[#9]
Utente
Egregi dottori.
Oggi ho assunto la 20esima dose di Brintellix (la prima settimana ho assunto 5mg, poi sono andato man mano ad aumentare fino ad arrivare a 10mg da una settimana circa).
Se la depressione va molto meglio, non posso dire altrettanto della sintomatologia ansiosa, che differentemente da prima è costante e senza un apparente motivo di fondo (ora le erezioni vanno molto meglio, quindi non ho motivo di avere un'ansia così forte e costante).
Vi chiedo... questo disturbo di simil ansia generalizzata può essere causato dall'attivazione del Brintellix? Posso sperare passi nelle prossime settimane o mi consigliate di riprendere i contatti con lo psichiatra per valutare una correzione della terapia?
Dopo una settimana che assumevo Brintellix, viste le mie difficoltà di ansia lo psichiatra mi ha prescirtto 30mg di Mirtazapina al giorno, iniando però con 15mg. Mi tranquillizza molto e riesco a dormire benissimo un numero di ore soddisfacente, ma purtroppo appena mi sveglio l'ansia ritorna inesorabile.
Grazie in anticipo.
Oggi ho assunto la 20esima dose di Brintellix (la prima settimana ho assunto 5mg, poi sono andato man mano ad aumentare fino ad arrivare a 10mg da una settimana circa).
Se la depressione va molto meglio, non posso dire altrettanto della sintomatologia ansiosa, che differentemente da prima è costante e senza un apparente motivo di fondo (ora le erezioni vanno molto meglio, quindi non ho motivo di avere un'ansia così forte e costante).
Vi chiedo... questo disturbo di simil ansia generalizzata può essere causato dall'attivazione del Brintellix? Posso sperare passi nelle prossime settimane o mi consigliate di riprendere i contatti con lo psichiatra per valutare una correzione della terapia?
Dopo una settimana che assumevo Brintellix, viste le mie difficoltà di ansia lo psichiatra mi ha prescirtto 30mg di Mirtazapina al giorno, iniando però con 15mg. Mi tranquillizza molto e riesco a dormire benissimo un numero di ore soddisfacente, ma purtroppo appena mi sveglio l'ansia ritorna inesorabile.
Grazie in anticipo.
[#10]
Utente
Buongiorno, scrivo per aggiornarvi.
La mia cura con il brintellix 10mg e 30mg di Mirtazapina, che mi fa dormire molto bene, prosegue. Ormai sto prendendo questi farmaci da due mesi.
Il mio umore è nettamente migliorato, riesco a lavorare bene, ad avere una vita sociale abbastanza buona.
Ho iniziato anche ad assumere 5mg ogni due giorni di Cialis, con ottimi risultati sull'erezione , quando prendo il Cialis non ho alcun problema a masturbarmi. Quando invece non lo prendo alcune volte l'ansia è così alta che perdo inevitabilmente l'erezione, alimentando il circolo vizioso.
Purtroppo però l'ansia è ancora fuori controllo, e sto assumendo 0,25mg di Xanax al mattino e 0,25mg di Xanax al pomeriggio, l'ansia diventa tollerabile ma appena penso a qualcosa di vagamente sessuale o mi masturbo l'ansia torna inesorabile.
Sono tornato dallo psichiatra, che mi ha consigliato di continuare con la cura di Brintellix e Mirtazapina dal momento che comunque sull'umore sembrano fare effetto, e mi ha detto di aggiungere anche del Citalopram andando ad aumentare la dose gradualmente fino ad arrivare a 40mg, che ho visto essere la dose massima.
Ora... sono un pochino preoccupato, visto che prendo già la dose massima di Mirtazapina, una dose media di Brintellix e adesso la dose massima di Citalopram non è pericoloso assumere dosi così alte di antidepressivi?
Ho poi visto che il Citalopram ha seri effetti collaterali sessuali, rischierei quindi di aggravare ulteriormente la mia situazione erettile. Però c'è anche da dire che se riuscissi a guarire da questa ossessione per la perdita dell'erezione e quest'ansia sicuramente il mio benessere mentale e sessuale ne gioverebbe in futuro.
Voi cosa ne pensate?
Grazie
La mia cura con il brintellix 10mg e 30mg di Mirtazapina, che mi fa dormire molto bene, prosegue. Ormai sto prendendo questi farmaci da due mesi.
Il mio umore è nettamente migliorato, riesco a lavorare bene, ad avere una vita sociale abbastanza buona.
Ho iniziato anche ad assumere 5mg ogni due giorni di Cialis, con ottimi risultati sull'erezione , quando prendo il Cialis non ho alcun problema a masturbarmi. Quando invece non lo prendo alcune volte l'ansia è così alta che perdo inevitabilmente l'erezione, alimentando il circolo vizioso.
Purtroppo però l'ansia è ancora fuori controllo, e sto assumendo 0,25mg di Xanax al mattino e 0,25mg di Xanax al pomeriggio, l'ansia diventa tollerabile ma appena penso a qualcosa di vagamente sessuale o mi masturbo l'ansia torna inesorabile.
Sono tornato dallo psichiatra, che mi ha consigliato di continuare con la cura di Brintellix e Mirtazapina dal momento che comunque sull'umore sembrano fare effetto, e mi ha detto di aggiungere anche del Citalopram andando ad aumentare la dose gradualmente fino ad arrivare a 40mg, che ho visto essere la dose massima.
Ora... sono un pochino preoccupato, visto che prendo già la dose massima di Mirtazapina, una dose media di Brintellix e adesso la dose massima di Citalopram non è pericoloso assumere dosi così alte di antidepressivi?
Ho poi visto che il Citalopram ha seri effetti collaterali sessuali, rischierei quindi di aggravare ulteriormente la mia situazione erettile. Però c'è anche da dire che se riuscissi a guarire da questa ossessione per la perdita dell'erezione e quest'ansia sicuramente il mio benessere mentale e sessuale ne gioverebbe in futuro.
Voi cosa ne pensate?
Grazie
Questo consulto ha ricevuto 10 risposte e 4.2k visite dal 08/01/2021.
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