Farmaco sparito dal commercio in italia per motivi produttivi: con cosa sostituirlo

Salve.

Le pongo un problema che riguarda, probabilmente, non solo me.

Da circa due mesi le farmacie italiane non vengono più rifornite dei farmaci aventi il principio attivo Clotiazepam.
Ora, finite le scorte nei magazzini, è diventato praticamente introvabile.
La nota AIFA fa riferimento a problemi produttivi ed ha autorizzato l'importazione dall'estero.
Ma ad oggi non è possibile sapere quando questo farmaco sarà di nuovo presente negli scaffali.
Con cosa può essere sostituito?
Esiste un altro principio attivo che abbia caratteristiche simili?
Facendo delle ricerche, ho constatato che potrebbe essere molto vicino Etizolam, che è una tienotriazolodiazepina, mentre Clotiazepam e una tienodiazepina.
Ma poi, ad esempio, una compressa da 5 mg di Clotiazepam a quanti mg di Etizolam corrispondono?

È a conoscenza di qualche altro principio attivo ancora più simile la formula chimica del al Clotiazepam?
Ad esempio, Bentazepam.
Grazie
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.3k 1k
Ci sono numerose benzodiazepine in commercio. Tra l'altro l'assunzione continuativa di per sé non avrebbe neanche senso, per cui più che di sostituirlo sarebbe il caso di capire perché lo sta assumendo.
In ogni caso, nelle sue funzioni è sostituibile da altri composti della stessa famiglia che sono in commercio, il più simile glielo può indicare il medico sulla base delle caratteristiche farmacologiche.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

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Utente
Utente
Grazie per la celerità della risposta. Sì, certo, il mio obiettivo è l'eliminazione del farmaco; ma questo non può avvenire all'improvviso, ma gradualmente. Per stessa famiglia intende una tienodiazepina? In quanto Clotiazepam è un farmaco che differisce dalle benzodiazepine (è un derivato di esse ma è diverso). Grazie
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.3k 1k
No, non è che sia scontato che l'obiettivo sia l'eliminazione del farmaco. E il suo in particolare non lo è, visto che sta pensando a proseguirlo con qualcosa di simile. No, in termini di funzionamento è equivalente alle benzodiazepine, da cui differisce per la struttura molecolare in parte.
Quindi non è questione che in generale vada sospeso prima o poi, la questione è che se lo assume regolarmente, la cosa non ha alcuna funzione terapeutica. E' un legame che si è mantenuto ma non per un effetto reale.
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Utente
Utente
Magari fosse così. Purtroppo soffro di attacchi di panico da quando avevo 17 anni (ora ne ho 49). Non seppi mai la causa, visto che non avevo problemi familiari, non bevevo e non fumavo e, soprattutto, mai avevo assunto sostanze strane. (Tutt'ora sono totalmente astemio e mi fumatore, né assumo sostanze diverse dai farmaci prescritti dal medico). I primi tempi erano terribili, avevo delle crisi terribili. Andai da tanti specialisti che mi diedero tanti farmaci diversi, ma erano più gli effetti collaterali che altro. Poi, con questo farmaco, Tienor, e più tardi con l'associazione di SEREUPIN, riuscii a condurre una vita pressoché normale. Ma ogni qualvolta provo a ridurre questi farmaci, mi vengono di nuovo gli attacchi.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.3k 1k
Con il Sereupin ha curato il panico, come è previsto che sia. Se riducendo il tienor ha attacchi di panico, faccia ricalibrare la cura. Non è il tienor che le cura il panico. Quello dà semplicemente astinenza alla riduzione, o meglio dà qualcosa che lei può temere sia incontrollabile, e parte la paura (anche senza vero panico).