Depersonalizzazione, non so come uscirne
Buonasera a tutti,
ringrazio in anticipo chi leggerà e risponderà a questo consulto.
Sono una ragazza di 22 anni, circa un anno e mezzo fa iniziai a manifestare una fortissima ansia che divenne poi angoscia/depressione, fino a sperimentare i primi sintomi dissociativi come la sensazione di "sentirmi in una bolla" e distante dalla realtà.
Ho fatto una visita psichiatrica, dalla quale è emerso un disturbo d'ansia molto forte che mi ha provocato come un sovraccarico emotivo, visto che stavo passando un momento molto difficile.
Infatti mi è stato prescritto semplicemente il SAMYR per qualche mese e consigliata una terapia di tipo analitico per capire i motivi del mio disagio interiore, che iniziai a settembre dell'anno scorso.
La situazione migliorò tantissimo, passai un anno sereno, solo con qualche piccolo sintomo dissociativo ogni tanto.
Mi sentivo bene, tanto da pensare di interrompere la terapia.
A settembre mi laureo, e inizia dentro di me di nuovo un'angoscia immensa, molto più forte e profonda.
La cosa che mi spaventa tantissimo è che è subentrata questa sensazione di distacco da me stessa molto invalidante, mi guardo allo specchio e non mi riconosco, non so più chi sono e non connetto bene i miei pensieri con me stessa.
E' come se la mia anima non riuscissi a sentirla.
Nonostante continuo ad andare in terapia non noto miglioramenti, anzi, passo le giornate (anche a causa covid che non fa altro che peggiorare la sintomatologia) a casa con questa sensazione di distacco da me stessa.
Il mio dubbio è: è possibile che io soffra di un disturbo che non è stato capito?
cioè che sono malata o che sto impazzendo?
Sono impaurita da morire per questo, perché sento proprio che la mia testa non sia connessa con il mio corpo.
Secondo il terapeuta è un momento di crescita, dove tutte le mie certezze si stanno perdendo e dalla condizione di studentessa devo riformare una mia identità che è in frantumi, ma io a volte mi sento proprio distaccata da me stessa.
Lo psichiatra continua a rassicurarmi sul fatto che non sono malata e che non impazzirò, ma io ho tanta paura.
Mi ha detto che se non riesco a sopportare la situazione posso iniziare una cura con lo zoloft per tirarmi un po' su e continuare ovviamente la terapia (che fino a settembre devo ammettere mi aveva aiutato)
Sono disperata, aiutatemi.
vi ringrazio
ringrazio in anticipo chi leggerà e risponderà a questo consulto.
Sono una ragazza di 22 anni, circa un anno e mezzo fa iniziai a manifestare una fortissima ansia che divenne poi angoscia/depressione, fino a sperimentare i primi sintomi dissociativi come la sensazione di "sentirmi in una bolla" e distante dalla realtà.
Ho fatto una visita psichiatrica, dalla quale è emerso un disturbo d'ansia molto forte che mi ha provocato come un sovraccarico emotivo, visto che stavo passando un momento molto difficile.
Infatti mi è stato prescritto semplicemente il SAMYR per qualche mese e consigliata una terapia di tipo analitico per capire i motivi del mio disagio interiore, che iniziai a settembre dell'anno scorso.
La situazione migliorò tantissimo, passai un anno sereno, solo con qualche piccolo sintomo dissociativo ogni tanto.
Mi sentivo bene, tanto da pensare di interrompere la terapia.
A settembre mi laureo, e inizia dentro di me di nuovo un'angoscia immensa, molto più forte e profonda.
La cosa che mi spaventa tantissimo è che è subentrata questa sensazione di distacco da me stessa molto invalidante, mi guardo allo specchio e non mi riconosco, non so più chi sono e non connetto bene i miei pensieri con me stessa.
E' come se la mia anima non riuscissi a sentirla.
Nonostante continuo ad andare in terapia non noto miglioramenti, anzi, passo le giornate (anche a causa covid che non fa altro che peggiorare la sintomatologia) a casa con questa sensazione di distacco da me stessa.
Il mio dubbio è: è possibile che io soffra di un disturbo che non è stato capito?
cioè che sono malata o che sto impazzendo?
Sono impaurita da morire per questo, perché sento proprio che la mia testa non sia connessa con il mio corpo.
Secondo il terapeuta è un momento di crescita, dove tutte le mie certezze si stanno perdendo e dalla condizione di studentessa devo riformare una mia identità che è in frantumi, ma io a volte mi sento proprio distaccata da me stessa.
Lo psichiatra continua a rassicurarmi sul fatto che non sono malata e che non impazzirò, ma io ho tanta paura.
Mi ha detto che se non riesco a sopportare la situazione posso iniziare una cura con lo zoloft per tirarmi un po' su e continuare ovviamente la terapia (che fino a settembre devo ammettere mi aveva aiutato)
Sono disperata, aiutatemi.
vi ringrazio
[#1]
Sta manifestando nuovi sintomi del disturbo precedente poiché la terapia farmacologica non era appropriata.
La terapia analitica ha assopito il sintomo fino ad oggi che si presenta nuovamente attivo
Le viene proposta oggi una terapia che andava valutata prima.
Sarebbe il caso di sentire un nuovo parere.
Dr. F. S. Ruggiero
http://www.francescoruggiero.it
La terapia analitica ha assopito il sintomo fino ad oggi che si presenta nuovamente attivo
Le viene proposta oggi una terapia che andava valutata prima.
Sarebbe il caso di sentire un nuovo parere.
Dr. F. S. Ruggiero
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https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 4.4k visite dal 25/12/2020.
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