Disturbo borderline
Il disturbo borderline può manifestarsi senza uso di droghe, di alcool, di sesso promiscuo, di autolesionismo ecc?
Perché sto facendo una valutazione personologica, e ho fatto vari test sul controllo delle emozioni, relazioni, millon, uno su sintomi psicosomatici e sulla dissociazione.
Avrò la relazione tra un po' di giorni, ma a voce mi ha detto che ho una dipendenza affettiva pur non avendo nessun tratto dipendente, e anzi sentendomi superiore.
Dice che oscillo da una forte autostima a una bassa e che ho una dissociazione fisiologica.
Dalle domande che mi ha posto credo che pensi che io abbia un disturbo borderline.
Io ho un buon lavoro fisso e l'anno prossimo mi laureo in medicina.
Inoltre faccio molto sport e ho molti interessi.
Ho poche amicizie e comunque non ho una vita sociale.
Non ho nemmeno una relazione perché esco con vari uomini.
Non ho rapporti promiscui perché solo alcune volte ho il desiderio sessuale e passo moltissimi mesi senza rapporti.
Non so se ha pensato a questa diagnosi perché le ho detto che sto sempre male e angosciata e perché non so gestire le emozioni e ho momenti di dissociazione e paranoia.
In passato rubavo e facevo attività estreme, ma ultimamente da qualche anno sono molto tranquilla.
Comunque non mi sono mai drogata e ubriacata, né ho mai fumato una sigaretta.
Ogni tanto ho pensato di tagliarmi per sentire il dolore fisico, ma non ne ho avuto il coraggio.
Poi chi mi conosce mi ha che ho gli sbalzi d'umore e che idealizzo e svaluto facilmente.
Solitamente gestisco l'angoscia con lo sport, la musica, l'arte, e facendomi le coccole.
L'unica cosa impulsiva che faccio è spendere lo stipendio (per viziarmi in realtà).
Poi raramente vado con un uomo.
Ho notato che non riesco a fermarmi dall' attirare l'attenzione e che sono molto melodrammatica.
Dal test mi ha già detto che risulta del narcisismo marcato (ma quello lo sapevo già perché esce sempre a ogni visita).
Dice che applico condotte pericolose ma non saprei se gli sport estremi e rubare sono condotte poi così pericolose, poi ora sono molto più calma onestamente.
Perché sto facendo una valutazione personologica, e ho fatto vari test sul controllo delle emozioni, relazioni, millon, uno su sintomi psicosomatici e sulla dissociazione.
Avrò la relazione tra un po' di giorni, ma a voce mi ha detto che ho una dipendenza affettiva pur non avendo nessun tratto dipendente, e anzi sentendomi superiore.
Dice che oscillo da una forte autostima a una bassa e che ho una dissociazione fisiologica.
Dalle domande che mi ha posto credo che pensi che io abbia un disturbo borderline.
Io ho un buon lavoro fisso e l'anno prossimo mi laureo in medicina.
Inoltre faccio molto sport e ho molti interessi.
Ho poche amicizie e comunque non ho una vita sociale.
Non ho nemmeno una relazione perché esco con vari uomini.
Non ho rapporti promiscui perché solo alcune volte ho il desiderio sessuale e passo moltissimi mesi senza rapporti.
Non so se ha pensato a questa diagnosi perché le ho detto che sto sempre male e angosciata e perché non so gestire le emozioni e ho momenti di dissociazione e paranoia.
In passato rubavo e facevo attività estreme, ma ultimamente da qualche anno sono molto tranquilla.
Comunque non mi sono mai drogata e ubriacata, né ho mai fumato una sigaretta.
Ogni tanto ho pensato di tagliarmi per sentire il dolore fisico, ma non ne ho avuto il coraggio.
Poi chi mi conosce mi ha che ho gli sbalzi d'umore e che idealizzo e svaluto facilmente.
Solitamente gestisco l'angoscia con lo sport, la musica, l'arte, e facendomi le coccole.
L'unica cosa impulsiva che faccio è spendere lo stipendio (per viziarmi in realtà).
Poi raramente vado con un uomo.
Ho notato che non riesco a fermarmi dall' attirare l'attenzione e che sono molto melodrammatica.
Dal test mi ha già detto che risulta del narcisismo marcato (ma quello lo sapevo già perché esce sempre a ogni visita).
Dice che applico condotte pericolose ma non saprei se gli sport estremi e rubare sono condotte poi così pericolose, poi ora sono molto più calma onestamente.
[#1]
La cosa che non ho capito è sulle relazioni: dice che raramente va con un uomo, ma anche che esce con più uomini contemporaneamente, però si tratta di frequentazioni che possono non avere connotato sessuale per lunghi periodi. Se ho capito.
Comunque sì, la sindrome borderline può verificarsi anche senza sostanze.
La diagnosi si fa su base clinica, i test servono per orientare. "Dipendenza affettiva" è un termine usato in maniera spesso sprecisa: alcuni tipi di personalità tendono a relazioni problematiche, o riversano nelle relazioni delle loro rigidità preesistenti, come la paura dell'abbandono, la gelosia, il bisogno di approvazione superficiale etc.
Dipendenza affettiva dovrebbe significare il fatto di mettersi in relazioni non desiderate allo scopo di trarne un vantaggio iniziale o apparente, tipo appunto un ruolo o un'ammirazione iniziale, in maniera seriale.
Comunque sì, la sindrome borderline può verificarsi anche senza sostanze.
La diagnosi si fa su base clinica, i test servono per orientare. "Dipendenza affettiva" è un termine usato in maniera spesso sprecisa: alcuni tipi di personalità tendono a relazioni problematiche, o riversano nelle relazioni delle loro rigidità preesistenti, come la paura dell'abbandono, la gelosia, il bisogno di approvazione superficiale etc.
Dipendenza affettiva dovrebbe significare il fatto di mettersi in relazioni non desiderate allo scopo di trarne un vantaggio iniziale o apparente, tipo appunto un ruolo o un'ammirazione iniziale, in maniera seriale.
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
[#2]
Ex utente
"La cosa che non ho capito è sulle relazioni: dice che raramente va con un uomo, ma anche che esce con più uomini contemporaneamente, però si tratta di frequentazioni che possono non avere connotato sessuale per lunghi periodi. Se ho capito"
Si ha capito bene. Dipende dai miei impegni, lavorando e studiando non sono molto libera. Poi seguo molto gli ormoni, nel senso che devo aver voglia di portarmi a letto un uomo, se no niente. A parte che sono di sesso confuso, credo, comunque non è mai capitato di andare con una donna, ma potrei benissimo. Appunto sempre troppo oberata con gli impegni.
"Dipendenza affettiva" è un termine usato in maniera spesso sprecisa: alcuni tipi di personalità tendono a relazioni problematiche, o riversano nelle relazioni delle loro rigidità preesistenti, come la paura dell'abbandono, la gelosia, il bisogno di approvazione superficiale etc.
Dipendenza affettiva dovrebbe significare il fatto di mettersi in relazioni non desiderate allo scopo di trarne un vantaggio iniziale o apparente, tipo appunto un ruolo o un'ammirazione iniziale, in maniera seriale"
La ringrazio, è stato molto chiaro, ora ho capito. Si, allora ho problemi di dipendenza affettiva, credevo che riguardasse solo chi aveva tratti dipendenti.
"La diagnosi si fa su base clinica, i test servono per orientare"
La dottoressa mi ha sottoposto vari test( molti) ma li ho trovati un po' superficiali, e molte cose le ho dette a voce. C'erano molte domande sull'abuso dell'alcool, e io onestamente detesto il sapore degli alcolici( altrimenti sarei anche alcolizzata certamente) e che mi fa proprio schifo il sapore. Mi capita di bere alcolici soltanto per stordimi( su di me non provocano una sbronza, nemmeno i super alcolici, semplicemente diminuiscono l'ansia) però una volta ogni morte di papa e proprio un bicchierino perché appunto mi viene da sputarlo per il sapore. Ergo ho risposto negativamente a quasi tutte le domande. Poi io non ho la patente: non me la vogliono dare perché dicono che non ho il senso del pericolo, quindi è ovvio che a una domanda del tipo" corri in macchina" rispondo di no, perché in effetti manco guido. Io tipo è la sesta volta che faccio la pratica di guida e mi bocciano per lo stesso motivo( o trovo sempre io esaminatori severi o non so come gli altri prendano la patente così facilmente). Pure per il sesso promiscuo la vedo dura perché pur essendo molto piacente ( mi dicono così) sono molto riservata e gli uomini li trovo su internet. Non è mica così facile perché un po' lì allontano. Pure per la droga: onestamente sono troppo pigra per andarla a cercare, ergo non mi sono mai drogata, anche se il pensiero l'ho avuto. Sull'automutilazione i pensieri li ho avuti ma non mi andava di farmi del male. Invece io direttamente mi butto sul crimine: appunto rubavo nei negozi, e anche tanto. Non mi hanno mai arrestata perché ho un aspetto molto coccoloso. Idem ho avuto varie minacce di denunce ai carabinieri e polizia, mai concluse nei fatti. Tipo io tendo ad agire alle spalle, ho tendenze da stalker. È più probabile che rigo la macchina a qualcuno e gliela sfascio, piuttosto che tagliarmi io. Non l'ho mai fatto per le troppe telecamere. Più che altro ho tendenze cleptomani, che non pratico da anni, comunque, anche se ancora ho la vocina che mi dice di rubare. Onestamente avevo più paura di ammazzare qualcuno più che me stessa( anche se ho anche pensieri suicidi, solo che non riesco a farmi del male). Tipo ho visto il caso di quel ragazzo, De Marco e onestamente io ho gli stessi pensieri, con la differenza che io mi sono rivolta a un csm perché temevo appunto di uccidere qualcuno. Diciamo che ho avuto delle fasi in cui ero particolarmente paranoica da avere pensieri da serial killer ricorrenti. Lo dico perché è un modo per sdrammatizzare questi pensieri, perché altrimenti ci si logora. Tipo la dottoressa che mi sta valutando ora mi ha subito chiesto se avevo atteggiamenti impulsivi/pericolosi, più che altro aveva pensato ad abbuffate, ma io a livello alimentare sono in regola. Io fino a poco fa magari facevo attività adrenaliniche ma socialmente accettate( tipo sport estremi...che poi io soffro di verigini)
( ora non più grazie al covid, ma non sono felice). O spendo tutto lo stipendio ( anche se per viziarmi in realtà). Nemmeno entro nel gioco d'azzardo, perché certamente è una cosa che potrebbe prendermi, quindi ci sto alla larga. Appunto mi andava sul furto o tendenze da stalker/perseguitatrice, in realtà più su internet ( in realtà sono una bravissima ragazza per bene, solo che quando mi parte l'embolo mi lasciò guidare dall'emotività). Non so se mi va più su questa direzione perché ho tendenze narcisistiche( è uscito dal test Millon).
Questo rientrerebbe in un disturbo borderline?
Premetto che io sto sempre male 24/24, mi sento angosciata, soffro la solitudine. Faccio fatica ad alzarmi al mattino, a cucinare, pagare una bolletta. Tutto è faticoso e vorrei solo stare a letto. Diciamo che riesco a fare tutto( non ho problemi lavorativi o di studio) Riesco a lavorare e sono in regola con gli esami a medicina e anche con una buona media. Quindi ho una certa disciplina, considerando che in realtà sto malissimo e faccio fatica a curarmi: anche lavarmi, sistemare i capelli è faticosissimo. Poi ora sono molto più tranquilla rispetto a prima, più che altro invecchiando mi sembra di essere sempre più tranquilla e scoraggiata/rassegnata dalla mia condizione. Comunque io non ho attacchi aggressivi, più che altro sono un troll( spesso agisco su internet) Nel senso che è molto difficile che io urli o faccia una sfuriata: sono sempre molto pacata e tranquilla. Tipo che se mi cadesse una bomba vicino non farei una piega.( Spesso mi dicono pure che sono comica in questo perché sembro sempre impassibile al limite della macchietta) Anche se mi succede qualcosa sono molto tranquilla. Io reagisco più che altro con il sarcasmo e lo scorrimento e derisioni. La dottoressa che mi sta facendo i test dice che anche queste sono aggressioni, pure il deridere e sfottere in maniera sprezzante. In pratica sono molto competitiva e mi viene da mettere a un livello inferiore gli altri, specie se mi irritano( di solito mi vedo bene da nascondere tutto ciò per non essere giudicata male. Per dirla chi non mi conosce pensa pure che io sia umile) e quindi parto deridendo e con il disprezzo. Mi scusi è per capire di che morte devo morire, insomma, per comprendere l'evolversi della situazione, e se quindi con il passare del tempo sarò sempre più tranquilla e rassegnata e apocalittica. Comunque mi è stato pure segnalato che passo dalla sottomissione all'aggressione nei rapporti. Ecco non so se è possibile risolvere la storia della sottomissione, come odio idealizzare la gente ogni volta, mi diverte più svalutarla e queste oscillazioni mi snervano. In realtà mi piacerebbe mantenere un'idea fissa a livello relazionale.
Si ha capito bene. Dipende dai miei impegni, lavorando e studiando non sono molto libera. Poi seguo molto gli ormoni, nel senso che devo aver voglia di portarmi a letto un uomo, se no niente. A parte che sono di sesso confuso, credo, comunque non è mai capitato di andare con una donna, ma potrei benissimo. Appunto sempre troppo oberata con gli impegni.
"Dipendenza affettiva" è un termine usato in maniera spesso sprecisa: alcuni tipi di personalità tendono a relazioni problematiche, o riversano nelle relazioni delle loro rigidità preesistenti, come la paura dell'abbandono, la gelosia, il bisogno di approvazione superficiale etc.
Dipendenza affettiva dovrebbe significare il fatto di mettersi in relazioni non desiderate allo scopo di trarne un vantaggio iniziale o apparente, tipo appunto un ruolo o un'ammirazione iniziale, in maniera seriale"
La ringrazio, è stato molto chiaro, ora ho capito. Si, allora ho problemi di dipendenza affettiva, credevo che riguardasse solo chi aveva tratti dipendenti.
"La diagnosi si fa su base clinica, i test servono per orientare"
La dottoressa mi ha sottoposto vari test( molti) ma li ho trovati un po' superficiali, e molte cose le ho dette a voce. C'erano molte domande sull'abuso dell'alcool, e io onestamente detesto il sapore degli alcolici( altrimenti sarei anche alcolizzata certamente) e che mi fa proprio schifo il sapore. Mi capita di bere alcolici soltanto per stordimi( su di me non provocano una sbronza, nemmeno i super alcolici, semplicemente diminuiscono l'ansia) però una volta ogni morte di papa e proprio un bicchierino perché appunto mi viene da sputarlo per il sapore. Ergo ho risposto negativamente a quasi tutte le domande. Poi io non ho la patente: non me la vogliono dare perché dicono che non ho il senso del pericolo, quindi è ovvio che a una domanda del tipo" corri in macchina" rispondo di no, perché in effetti manco guido. Io tipo è la sesta volta che faccio la pratica di guida e mi bocciano per lo stesso motivo( o trovo sempre io esaminatori severi o non so come gli altri prendano la patente così facilmente). Pure per il sesso promiscuo la vedo dura perché pur essendo molto piacente ( mi dicono così) sono molto riservata e gli uomini li trovo su internet. Non è mica così facile perché un po' lì allontano. Pure per la droga: onestamente sono troppo pigra per andarla a cercare, ergo non mi sono mai drogata, anche se il pensiero l'ho avuto. Sull'automutilazione i pensieri li ho avuti ma non mi andava di farmi del male. Invece io direttamente mi butto sul crimine: appunto rubavo nei negozi, e anche tanto. Non mi hanno mai arrestata perché ho un aspetto molto coccoloso. Idem ho avuto varie minacce di denunce ai carabinieri e polizia, mai concluse nei fatti. Tipo io tendo ad agire alle spalle, ho tendenze da stalker. È più probabile che rigo la macchina a qualcuno e gliela sfascio, piuttosto che tagliarmi io. Non l'ho mai fatto per le troppe telecamere. Più che altro ho tendenze cleptomani, che non pratico da anni, comunque, anche se ancora ho la vocina che mi dice di rubare. Onestamente avevo più paura di ammazzare qualcuno più che me stessa( anche se ho anche pensieri suicidi, solo che non riesco a farmi del male). Tipo ho visto il caso di quel ragazzo, De Marco e onestamente io ho gli stessi pensieri, con la differenza che io mi sono rivolta a un csm perché temevo appunto di uccidere qualcuno. Diciamo che ho avuto delle fasi in cui ero particolarmente paranoica da avere pensieri da serial killer ricorrenti. Lo dico perché è un modo per sdrammatizzare questi pensieri, perché altrimenti ci si logora. Tipo la dottoressa che mi sta valutando ora mi ha subito chiesto se avevo atteggiamenti impulsivi/pericolosi, più che altro aveva pensato ad abbuffate, ma io a livello alimentare sono in regola. Io fino a poco fa magari facevo attività adrenaliniche ma socialmente accettate( tipo sport estremi...che poi io soffro di verigini)
( ora non più grazie al covid, ma non sono felice). O spendo tutto lo stipendio ( anche se per viziarmi in realtà). Nemmeno entro nel gioco d'azzardo, perché certamente è una cosa che potrebbe prendermi, quindi ci sto alla larga. Appunto mi andava sul furto o tendenze da stalker/perseguitatrice, in realtà più su internet ( in realtà sono una bravissima ragazza per bene, solo che quando mi parte l'embolo mi lasciò guidare dall'emotività). Non so se mi va più su questa direzione perché ho tendenze narcisistiche( è uscito dal test Millon).
Questo rientrerebbe in un disturbo borderline?
Premetto che io sto sempre male 24/24, mi sento angosciata, soffro la solitudine. Faccio fatica ad alzarmi al mattino, a cucinare, pagare una bolletta. Tutto è faticoso e vorrei solo stare a letto. Diciamo che riesco a fare tutto( non ho problemi lavorativi o di studio) Riesco a lavorare e sono in regola con gli esami a medicina e anche con una buona media. Quindi ho una certa disciplina, considerando che in realtà sto malissimo e faccio fatica a curarmi: anche lavarmi, sistemare i capelli è faticosissimo. Poi ora sono molto più tranquilla rispetto a prima, più che altro invecchiando mi sembra di essere sempre più tranquilla e scoraggiata/rassegnata dalla mia condizione. Comunque io non ho attacchi aggressivi, più che altro sono un troll( spesso agisco su internet) Nel senso che è molto difficile che io urli o faccia una sfuriata: sono sempre molto pacata e tranquilla. Tipo che se mi cadesse una bomba vicino non farei una piega.( Spesso mi dicono pure che sono comica in questo perché sembro sempre impassibile al limite della macchietta) Anche se mi succede qualcosa sono molto tranquilla. Io reagisco più che altro con il sarcasmo e lo scorrimento e derisioni. La dottoressa che mi sta facendo i test dice che anche queste sono aggressioni, pure il deridere e sfottere in maniera sprezzante. In pratica sono molto competitiva e mi viene da mettere a un livello inferiore gli altri, specie se mi irritano( di solito mi vedo bene da nascondere tutto ciò per non essere giudicata male. Per dirla chi non mi conosce pensa pure che io sia umile) e quindi parto deridendo e con il disprezzo. Mi scusi è per capire di che morte devo morire, insomma, per comprendere l'evolversi della situazione, e se quindi con il passare del tempo sarò sempre più tranquilla e rassegnata e apocalittica. Comunque mi è stato pure segnalato che passo dalla sottomissione all'aggressione nei rapporti. Ecco non so se è possibile risolvere la storia della sottomissione, come odio idealizzare la gente ogni volta, mi diverte più svalutarla e queste oscillazioni mi snervano. In realtà mi piacerebbe mantenere un'idea fissa a livello relazionale.
[#3]
Diversi aspetti corrispondono, sì, ma la diagnosi in sé non è tra quelle più consistenti, nel senso che c'è un gruppo di profili di personalità che vanno spesso insieme, e la diagnosi è meglio come "gruppo" di tratti che come profili singoli. Probabilmente perché a seconda dello stato umorale cambiano anche i comportamenti, la percezione di sé, l'atteggiamento remissivo o aggressivo etc.
Il concetto di disturbo invece riguarda gli aspetti disfunzionali, per cui un conto è descrivere un modo di funzionare, altro è identificare cosa "non funziona", che non significa ciò che è deviante o abbondante, ma ciò che dà fastidio alla persona o la mette a rischio oltre le proprie intenzioni.
Il concetto di disturbo invece riguarda gli aspetti disfunzionali, per cui un conto è descrivere un modo di funzionare, altro è identificare cosa "non funziona", che non significa ciò che è deviante o abbondante, ma ciò che dà fastidio alla persona o la mette a rischio oltre le proprie intenzioni.
[#4]
Ex utente
Nel senso che a prescindere dal funzionamento, e quindi dalla personalità, poi il disturbo è relativo, più che altro, giusto? Non ho ancora i risultati definitivi dei test, ma mi pare di rientrare in tutti i tratti del gruppo. Ho anche atteggiamenti narcisistici e istrionici, non so quale sia più rilevante. A livello di desideri ambizioni ecc. e senso di vita mi sembra predominare il narcisismo. Nel senso che non è molto nitida come situazione, tanto che spesso chi mi sta intorno fa fatica a capirmi, vedo.
[#5]
Il disturbo si definisce per l'interferenza con gli scopi della persona. Alcuni lo definiscono perché i comportamenti sono dannosi, ma ahimé questo diventa un giudizio che dipende da giudizio di altre persone, e confonde il piano medico con il la descrizione di un fenomeno. Anche perché la persona che si cura lo fa per un proprio interesse e scopo, e quello deve essere chiaro.
[#6]
Ex utente
Si, in effetti io leggo un sacco di cavolo sulle personalità come la mia, specie da presunte vittime di narcisisti borderline o non so cosa. Onestamente non sarei mai andata in terapia per una cosa così futile perché qualcuno si lamenta che sono brutta e cattiva( ridicolo) Oltretutto io vengo descritta come una ragazza per bene, una brava persona, studiosa e lavoratrice e con la testa sulle spalle e riservata, ben diversa da un certo steriotipo. Nel senso che se ci dovessimo badare sulla mia cattiveria per procedere in una terapia, nel mio caso sarebbe inutile perché io vengo descritta proprio come una brava ragazza. Idem sulle attività pericolose, boh a me non sembra così strano aver rubato per molti anni o fare attività estreme avventurose. Né mi sembra così assurdo spendere tutto lo stipendio. Nel senso, fosse questo il problema, ma magari! In realtà sto malissimo tutto il giorno, e quando dico che sto male, vuol dire che sto male davvero. Cioè voglio vedere chiunque a passare un giorno nella mia pelle e stare sempre così. Idem ad avvertire continuamente minacce e pericoli da parte delle persone. Se qualcuno non mi sorride e fa la faccia triste io comincio a farmi le pippe mentali" mi odierà" "vorrà farmi del male" " non mi apprezza" " perché non mi ammira" "è arrabbiata/arrabbiato con me" comprese le continue idealizzazioni e poi svalutazioni. Cioè roba da rincoglionrsi proprio. Per questo sono andata privatamente a chiedere una valutazione perché al csm non me la facevano( non so perché) Cioè il bisogno nasce nel dare almeno una spiegazione a tutto ciò, o altrimenti credo di essere maledetta e basta( spiegazione che mi sono data per moltissimi anni) Che poi io lavoro e studio, e attualmente non ho nemmeno comportamenti impulsivi, o come sono stati definiti. Seriamente credevo di avere una specie di maleficio o un demonio dentro di me, a volte mi sembra di essere posseduta. A parte le dissociazioni, che ormai sono talmente abituata che non mi fanno né caldo né freddo ma onestamente vorrei provare la non dissociazione tanto per cambiare.
[#7]
Già nella richiesta precedente era stata inviata a rivolgersi ad uno specialista poiché ha un atteggiamento elucubratorio che non collima con la reale possibilità che lei si faccia valutare in modo chiaro direttamente.
Ha consultato figure che non le hanno chiarito la sua condizione visitandola, certo non può avere chiarimenti on line riportando una serie di ragionamenti generici che possono non corrispondere alla sua condizione effettiva.
L’invito è di rivolgersi ad uno specialista in psichiatria.
Dr. F. S. Ruggiero
http://www.francescoruggiero.it
Ha consultato figure che non le hanno chiarito la sua condizione visitandola, certo non può avere chiarimenti on line riportando una serie di ragionamenti generici che possono non corrispondere alla sua condizione effettiva.
L’invito è di rivolgersi ad uno specialista in psichiatria.
Dr. F. S. Ruggiero
http://www.francescoruggiero.it
https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/
[#10]
Il giudizio di "brava ragazza" ovviamente verrà da alcune persone, evidentemente i proprietari dei negozi in cui dice di aver rubato non avrebbero espresso questo giudizio.
Ma quello che non capisco è: le interessa farsi curare o avere "una spiegazione" ? Perché la spiegazione non è che cambi molto, ovvero una volta saputa come una cosa funziona, continuerà a funzionare così, e non è detto che senza curarsi riesca a comprendere i meccanismi.
Così facendo rischia di fare discussioni su qualsiasi aspetto, come in parte sta facendo, senza che le sia chiaro il punto sul piano medico, se c'è.
Ma quello che non capisco è: le interessa farsi curare o avere "una spiegazione" ? Perché la spiegazione non è che cambi molto, ovvero una volta saputa come una cosa funziona, continuerà a funzionare così, e non è detto che senza curarsi riesca a comprendere i meccanismi.
Così facendo rischia di fare discussioni su qualsiasi aspetto, come in parte sta facendo, senza che le sia chiaro il punto sul piano medico, se c'è.
[#11]
Ex utente
Io faccio già psicoterapia da due anni presso un csm. Direi che la situazione è migliorata di molto in questo lasso di tempo perché prima ero molto rabbiosa e paranoica, ora è tutto molto più controllato. Onestamente non capisco molto a livello di comunicazione, spesso fraintendo. Cioè nelle sedute puntiamo più che altro su questo perché la psicoterapeuta manifesta una preoccupazione nella mia interpretazione delle frasi e gesti. Per fare un esempio, se qualcuno non mi saluta e non mi sorride ogni secondo, o se non mi fa complimenti ( e sono invece abituata a riceverne) io me la prendo e penso che questa persona abbia qualcosa contro di me, che sia arrabbiata nei miei riguardi. Prima interrompevo immediatamente i rapporti appena mi giravano queste paranoie in testa. Onestamente non ci capisco un fico secco. Ho chiesto una valutazione a un centro privato perché la mia terapeuta si rifiutava di dirmi la diagnosi. Lei mi ha solo parlato di dissociazione, paranoia, scarsità di metacognizione, sbalzi d'umore e di un disturbo dell'attaccamento e di narcisismo. In pratica mi ha detto i sintomi ma mai la diagnosi( non so perché) Da quello che mi ha accennato la terapeuta che mi ha sottoposto i test mi ha detto che dai primi questionari che ha valutato è uscito fuori del narcisismo, un trauma non risolto e che sono ipervigile e dissociata. Poi dovrà consegnarmi la relazione delle sedute che abbiamo fatto.
[#12]
Ex utente
"Così facendo rischia di fare discussioni su qualsiasi aspetto, come in parte sta facendo, senza che le sia chiaro il punto sul piano medico, se c'è."
Onestamente non so cosa voglia intendere.
"Il giudizio di "brava ragazza" ovviamente verrà da alcune persone, evidentemente i proprietari dei negozi in cui dice di aver rubato non avrebbero espresso questo giudizio."
Riporto ciò che mi viene detto, e per tutti sono una brava ragazza con la testa sulle spalle, molto educata e gentile e seria. Ho ricevuto parecchie minacce di denuncia, spesso hanno cercato di spaventarmi con minacce di coinvolgere carabinieri e polizia, ma io ad oggi ho la fedina pulita, solo due multe una in metro e l'altra in treno. Onestamente non mi sono mai chiesta come mi vedessero queste persone perché sono abituata ad essere etichettata come una ragazza studiosa e lavoratrice e per bene.
"Però non può pensare di utilizzare il servizio online per elucubrare continuamente"
Non ho capito.
Onestamente non so cosa voglia intendere.
"Il giudizio di "brava ragazza" ovviamente verrà da alcune persone, evidentemente i proprietari dei negozi in cui dice di aver rubato non avrebbero espresso questo giudizio."
Riporto ciò che mi viene detto, e per tutti sono una brava ragazza con la testa sulle spalle, molto educata e gentile e seria. Ho ricevuto parecchie minacce di denuncia, spesso hanno cercato di spaventarmi con minacce di coinvolgere carabinieri e polizia, ma io ad oggi ho la fedina pulita, solo due multe una in metro e l'altra in treno. Onestamente non mi sono mai chiesta come mi vedessero queste persone perché sono abituata ad essere etichettata come una ragazza studiosa e lavoratrice e per bene.
"Però non può pensare di utilizzare il servizio online per elucubrare continuamente"
Non ho capito.
[#14]
Ex utente
"Vuole capire solo ciò che le piace, è questo è un sintomo anche piuttosto grave."
L'ho già ribadito più volte che questo è un mio sintomo, è quello che preoccupa di più la mia psicoterapeuta. Se mi può spiegare cosa ho capito male e non farmi andare nell'interpretazione. La terapeuta dice che ho un problema nella metacognizione, ma che cognitivamente capisco perfettamente. Mi dicono che a livello razionale comprendo ma non a livello emotivo. Riporto pari pari le frasi che mi vengono dette.
L'ho già ribadito più volte che questo è un mio sintomo, è quello che preoccupa di più la mia psicoterapeuta. Se mi può spiegare cosa ho capito male e non farmi andare nell'interpretazione. La terapeuta dice che ho un problema nella metacognizione, ma che cognitivamente capisco perfettamente. Mi dicono che a livello razionale comprendo ma non a livello emotivo. Riporto pari pari le frasi che mi vengono dette.
[#15]
Ex utente
Comunque mi hanno detto che tendo a usare la dissociazione, ma che non ho un disturbo dissociativo. Nel senso che sono molto tranquilla e efficente perché tendo a estraniarmi per gestire le emozioni. È patologico fare un percorso sui mezzi e non ricordarsi come si è giunti a una fermata? Intendo su una strada conosciuta e ripetitiva, a me succede spesso. A parte che io non ho nessun problema sul lavoro, né con gli studi: ottima media e assunta a tempo indeterminato da molti anni nello stesso posto. Sono carente solo a livello relazionale: ho pochissime amiche e ci sentiamo poco e con gli uomini semplicemente me li porto a letto ogni morte di papa( sono abbastanza pessimista sulla possibilità di avere una relazione) In pratica non riesco ad entrare in intimità con nessuno, questo è il problema. Funzionò solo a un livello superficiale. La cosa assurdo è che sono bravissima e molto dotata nel rapporto con il pubblico, l'ironia della sorte.
[#16]
"Riporto ciò che mi viene detto, e per tutti sono una brava ragazza con la testa sulle spalle, molto educata e gentile e seria. Ho ricevuto parecchie minacce di denuncia, spesso hanno cercato di spaventarmi con minacce di coinvolgere carabinieri e polizia, ma io ad oggi ho la fedina pulita"
D'accordo, quindi diverse persone non pensano affatto che sia una brava ragazza. Avere la fedina pulita che c'entra, stiamo parlando di come gli altri la descrivono.
Ma detto questo, che mi pare chiaro, il punto era: si fa valutare con quale poi prospettiva. Ovvero, in parole povere: che ci fa poi con la valutazione ?
D'accordo, quindi diverse persone non pensano affatto che sia una brava ragazza. Avere la fedina pulita che c'entra, stiamo parlando di come gli altri la descrivono.
Ma detto questo, che mi pare chiaro, il punto era: si fa valutare con quale poi prospettiva. Ovvero, in parole povere: che ci fa poi con la valutazione ?
[#17]
Ex utente
Innanzitutto per fare chiarezza e rispondere a delle domande interne, visto che io faccio psicoterapia dall'infanzia. Sono difficoltà che ci sono sempre state e vorrei capire. In passato sono pure stata scambiata per schizofrenica da compagni e professori, pur avendo tutti 10 a scuola e pur avendo capacità artistiche di un certo livello. Mi è capitato di essere etichettata come pazza molto spesso in passato, ora non più;( o forse me lo dicono all spalle, purtroppo con la mia paranoia non lo posso sapere) comunque io non soffro di allucinazioni, quindi alla frase" sei pazza" o a pettegolezzi giunti alle mie orecchie ....... è pazza, c'è poco da interpretare. Fortunatamente ora non succede più. Sarà che ai si tempi urlavo per strada con crisi di nervi ed ero molto paranoica e chiusa. Ora certamente sono migliorata un sacco con due anni di psicoterapia. All'epoca ci rimanevo molto male nell'essere sfottuta e derisa per una presunta pazzia. Oggi la prendo in maniera diversa e non mi interessa più di tanto avere una malattia mentale( se la si può definire così mah...non ci capisco) Non so, pensavo che una valutazione potesse essere utile nelle sedute che faccio con la psicologa. Non crede?
[#18]
Ex utente
Per intenderci io mi sento dire la frase "fatti vedere da uno bravo" in continuazione. Ora molto ma molto meno, devo dire ma perché mi faccio abbastanza gli affari miei attualmente, sto un po' trovando delle strategie che sorpasso il problema, tipo la strategia di trovare uomini su internet per portarmeli a letto senza impegni...se c'è coinvolgimento nascono i problemi.
[#19]
Ex utente
"Ma detto questo, che mi pare chiaro, il punto era: si fa valutare con quale poi prospettiva. Ovvero, in parole povere: che ci fa poi con la valutazione ?"
Inoltre lo posso usare come autotutela. Ho subito dei tentativi di molestie sessuali. Una volta hanno cercato di violentarmi, ma fortunatamente sono riuscita, nonostante la dissociazione ( mi dissocio sempre in situazioni di pericolo) a difendermi( fortunatamente sono molto forte fisicamente) sono rimasta paralizzata e gli ho permesso di avvicinarmi perché non me l'aspettavo e la dissociazione mi ha paralizzata ( io ci soffro di queste cose) Lo stupratore poi alla mia ribellione mi ha accusata di essere pazza. Ha detto che ha cercato di violentarmi per vedere fino a dove arrivavo e quanto ero debole. Ora credo che sto pezzo di m. abbia creduto che poteva violentarmi perché mi aveva allungato le mani sulle ginocchia e fatto discorsi sconci e io mi dissociavo rimanendo paralizzata a questi approcci, beh non era un consenso a fare sesso con lui,a solo un mio disturbo. Questo è già stato stabilito nella valutazione che qualcuno potrebbe fraintendere il mio stato e approfittatene. Diciamo che è una tutela legale, non sia mai che succeda di nuovo. Se non avessi avuto forza muscolare questo mi violentava e poi raccontava che ero consenziente. Non so se ho reso l'idea. A parte che non capisco perché chi ha il diabete o sindromi metaboliche o tiroiditi autoimmuni debba avere un quadro preciso della propria situazione, con tanto di informazioni e chi invece ha problemi mentali no. A me non frega niente delle etichette, mi hanno chiamata matta per tutta la vita, deridendomi e sfottendomi, avere un'etichetta è anche un modo per evitare tutto ciò. Inoltre sapendo che il problema sono le relazioni e le persone di può decidere di starsene tranquilli senza legami e vivere una vita serena e appagante con il proprio lavoro, carriera e hobby. A saperlo che il problema erano le persone, nonché responsabili indiretti del mio malessere. Cioè di potrebbe dire che ho un'allergia verso i legami intimi.
Inoltre lo posso usare come autotutela. Ho subito dei tentativi di molestie sessuali. Una volta hanno cercato di violentarmi, ma fortunatamente sono riuscita, nonostante la dissociazione ( mi dissocio sempre in situazioni di pericolo) a difendermi( fortunatamente sono molto forte fisicamente) sono rimasta paralizzata e gli ho permesso di avvicinarmi perché non me l'aspettavo e la dissociazione mi ha paralizzata ( io ci soffro di queste cose) Lo stupratore poi alla mia ribellione mi ha accusata di essere pazza. Ha detto che ha cercato di violentarmi per vedere fino a dove arrivavo e quanto ero debole. Ora credo che sto pezzo di m. abbia creduto che poteva violentarmi perché mi aveva allungato le mani sulle ginocchia e fatto discorsi sconci e io mi dissociavo rimanendo paralizzata a questi approcci, beh non era un consenso a fare sesso con lui,a solo un mio disturbo. Questo è già stato stabilito nella valutazione che qualcuno potrebbe fraintendere il mio stato e approfittatene. Diciamo che è una tutela legale, non sia mai che succeda di nuovo. Se non avessi avuto forza muscolare questo mi violentava e poi raccontava che ero consenziente. Non so se ho reso l'idea. A parte che non capisco perché chi ha il diabete o sindromi metaboliche o tiroiditi autoimmuni debba avere un quadro preciso della propria situazione, con tanto di informazioni e chi invece ha problemi mentali no. A me non frega niente delle etichette, mi hanno chiamata matta per tutta la vita, deridendomi e sfottendomi, avere un'etichetta è anche un modo per evitare tutto ciò. Inoltre sapendo che il problema sono le relazioni e le persone di può decidere di starsene tranquilli senza legami e vivere una vita serena e appagante con il proprio lavoro, carriera e hobby. A saperlo che il problema erano le persone, nonché responsabili indiretti del mio malessere. Cioè di potrebbe dire che ho un'allergia verso i legami intimi.
[#20]
Ex utente
Sottineo che per me il massimo della vita è far carriera, avere una bella casa, o più case, un'ottima posizione sociale e dedicarsi alle proprie passioni. Quindi a questo punto( cosa che in effetti avevo già intuito dopo varie batoste, prima di entrare in psicoterapia) evito proprio di legarmi a qualcuno e facciamo ora. Magari il problema sarà mio, ma che mi importa? Mica posso soffrire o rovinarmi per gli altri. Se un celiaco elimina il glutine, io elimino le relazioni intime. Almeno finché non le tollero. Per il momento mi voglio solo divertirmi e godermi la vita, quindi vanno benissimo anche rapporti occasionali, pure sessuali. Che mi importa.
[#21]
Mi pare un intento poco chiaro. Quindi una sorta di patente di non volontà in caso dichiari di non esser stata consenziente a qualcosa ?
Non funzionerebbe a mio parere neanche in quel senso. Tra l'altro la diagnosi presuppone una sorta di contradditorietà nei comportamenti e negli atteggiamenti, oltre che l'alternanza di attrazione e repulsione, l'identità a tratti maldefinita, la tendenza a non attribuirsi con coerenza e continuità azioni e intenzioni etc.
Quindi una diagnosi del genere in un contesto legale potrebbe minare la credibilità, per esempio.
Non capisco con chi voglia far polemica. I diabetici hanno una diagnosi nella misura in cui devono curare il diabete o sapere come comportarsi.
A lei invece interessa una diagnosi solo per poterla usare in situazioni di cui non si capisce bene la consistenza: "tentativi di molestie" così descritti sembrano il fatto che uno ci prova ma non lo gradisce, dopo di che la smette quando lei reagisce. Insomma, un qualcosa che corrisponde ad avances respinte, neanche molestie consumate. E per questo c'è bisogno di una tutela ? Perché mai, se si è difesa.
Servirebbe spiegare che uno era dissociato per giustificare che cosa ? Che non si è difeso ... ? Ma lei dice che si è difesa, quindi dove sta il problema.
Apparentemente oscilla tra dire che va tutto bene e che le piace vivere così a dire che ha dei problemi e quasi mira ad una diagnosi psichiatrica come se sapesse che deve essercene una. Quindi le cose si presume vadano non bene. La diagnosi psichiatrica non è un distintivo o qualcosa con cui spiegare a proprio vantaggio le cose, si tratta di un modo tecnico di collegare un fenomeno che produce danno a sé ad una possibile cure.
Non funzionerebbe a mio parere neanche in quel senso. Tra l'altro la diagnosi presuppone una sorta di contradditorietà nei comportamenti e negli atteggiamenti, oltre che l'alternanza di attrazione e repulsione, l'identità a tratti maldefinita, la tendenza a non attribuirsi con coerenza e continuità azioni e intenzioni etc.
Quindi una diagnosi del genere in un contesto legale potrebbe minare la credibilità, per esempio.
Non capisco con chi voglia far polemica. I diabetici hanno una diagnosi nella misura in cui devono curare il diabete o sapere come comportarsi.
A lei invece interessa una diagnosi solo per poterla usare in situazioni di cui non si capisce bene la consistenza: "tentativi di molestie" così descritti sembrano il fatto che uno ci prova ma non lo gradisce, dopo di che la smette quando lei reagisce. Insomma, un qualcosa che corrisponde ad avances respinte, neanche molestie consumate. E per questo c'è bisogno di una tutela ? Perché mai, se si è difesa.
Servirebbe spiegare che uno era dissociato per giustificare che cosa ? Che non si è difeso ... ? Ma lei dice che si è difesa, quindi dove sta il problema.
Apparentemente oscilla tra dire che va tutto bene e che le piace vivere così a dire che ha dei problemi e quasi mira ad una diagnosi psichiatrica come se sapesse che deve essercene una. Quindi le cose si presume vadano non bene. La diagnosi psichiatrica non è un distintivo o qualcosa con cui spiegare a proprio vantaggio le cose, si tratta di un modo tecnico di collegare un fenomeno che produce danno a sé ad una possibile cure.
[#22]
Ex utente
Si, forse ha ragione. Comunque non erano avances...questa persona ha cercato di togliermi i vestiti e mi ha detto di fargli vedere come mi masturbavo, la definirei più una molestia sessuale. Considerando che non mi interessava neppure. Onestamente mi ha sconvolta. Io per avances vedo più un commento marpione, piuttosto che questa roba. Anche toccare il sedere in metro e appoggiare il proprio pacco sono molestie sessuali, sottolineo. Allora anch'io salto addosso agli uomini e comincio a palparli, che discorsi sono? Onestamente posso assicurare che da quello che ho potuto notare gli uomini non accettano simili atteggiamenti dalle donne nonostante gli atteggiamenti da gradassi. Se lo facessi io a un ragazzo mi beccherei subito una denuncia o l'etichetta di pazza e prostituta. Dissociata nel senso che mi ha sollevato il reggiseno e io ero paralizzata perché è entrato all'improvviso saltandomi addosso e non me l'aspettavo. Poi l'ho spinto e gli ho detto che non mi interessava. Non ho capito, lo perdoniamo solo perché al mio no è andato via????mi è comunque saltato addosso cercando di spogliarmi onestamente ero pure incredula. Oltretutto poteva essere mio nonno per l'età. Cioè o credo che è divertente che un vecchietto arriva e cerca di levarti i vestiti?? Poi questo mi ha detto che voleva verificare quanto ero debole e se riuscivo a protestare al suo gesto. Che razza di giustificazione è???? No guardi non c'era proprio nessuna attrazione, questo si è fatto le pippe mentali da solo. A tornare indietro non l'avrei fatto avvicinare e l'avrei picchiato e avrei urlato. Sa quanti sensi di colpa provoca tutto ciò???
[#23]
Ex utente
"Mi pare un intento poco chiaro. Quindi una sorta di patente di non volontà in caso dichiari di non esser stata consenziente a qualcosa ?
Non funzionerebbe a mio parere neanche in quel senso. Tra l'altro la diagnosi presuppone una sorta di contradditorietà nei comportamenti e negli atteggiamenti, oltre che l'alternanza di attrazione e repulsione, l'identità a tratti maldefinita, la tendenza a non attribuirsi con coerenza e continuità azioni e intenzioni etc.
Quindi una diagnosi del genere in un contesto legale potrebbe minare la credibilità, per esempio"
Esattamente quello che succede a tutte le donne che subiscono minacce e stupri...no??
Ho dovuto imparare a non stare mai in un posto isolato e se qualcuno è troppo invadente a mandarlo subito in quel posto. La legge certamente non aiuta( infatti io detesto le forze dell'ordine) meglio farne a meno. Non mi rivolgerei a loro, andrei direttamente per avvocati.
Si, tramite avvocati puoi fare tutte le denunce che vuoi e certamente non è piacevole riceverne una.
Non funzionerebbe a mio parere neanche in quel senso. Tra l'altro la diagnosi presuppone una sorta di contradditorietà nei comportamenti e negli atteggiamenti, oltre che l'alternanza di attrazione e repulsione, l'identità a tratti maldefinita, la tendenza a non attribuirsi con coerenza e continuità azioni e intenzioni etc.
Quindi una diagnosi del genere in un contesto legale potrebbe minare la credibilità, per esempio"
Esattamente quello che succede a tutte le donne che subiscono minacce e stupri...no??
Ho dovuto imparare a non stare mai in un posto isolato e se qualcuno è troppo invadente a mandarlo subito in quel posto. La legge certamente non aiuta( infatti io detesto le forze dell'ordine) meglio farne a meno. Non mi rivolgerei a loro, andrei direttamente per avvocati.
Si, tramite avvocati puoi fare tutte le denunce che vuoi e certamente non è piacevole riceverne una.
[#24]
Ex utente
In effetti però l'idea è stupida e fallace, come ha detto lei. Poi mi ero dimenticata del maschilismo perenne: già le donne vogliono sempre essere molestate, chissà perché me ne dimentico sempre. Scusi ma sono sarcastica. Cioè se scrivo che ho subito un molestia intendo una molestia, non una avances...che poi il brutto è che questa persona l'ha fatto solo per umiliarmi, infatti poi l'ha detto... onestamente mi ha fatto venire istinti omicidi e ho detto tutto alla moglie, onestamente gli ho detto che mi fanno schifo tutti e due, pure lei che si fa cornificare ed è consenziente. Secondo lei quello che ho subito io è un avances o una molestia? Mi auguro, non credo, che non salta addosso alle donne a vanvera, giusto? Io con questo non avevo nemmeno rapporti di amicizia ed era un semplice conoscente.
[#25]
Ex utente
"La diagnosi psichiatrica non è un distintivo o qualcosa con cui spiegare a proprio vantaggio le cose, si tratta di un modo tecnico di collegare un fenomeno che produce danno a sé ad una possibile cure"
Io non creo un danno a me stessa: sempre stata un'ottima studentessa e un'ottima lavoratrice, in più faccio sport, mangio in maniera regolare, non fumo, non bevo, non mi drogo, non mi taglio ecc.
Io non creo un danno a me stessa: sempre stata un'ottima studentessa e un'ottima lavoratrice, in più faccio sport, mangio in maniera regolare, non fumo, non bevo, non mi drogo, non mi taglio ecc.
[#26]
Ex utente
Comunque per il csm io sono narcisista. Mi dicono che però non rispecchio completamente perché ho i sensi di colpa. Almeno mi hanno detto così perché lì hanno molto borderline e dicono che io lo sembro,a secondo loro si tratta più di narcisismo. Ora sto facendo una valutazione in un centro esterno: nei primi test mi ha detto che è uscito narcisismo, dissociazione e un trauma. Sembrava che pensasse a un borderline, ma non mi ha ancora dato la relazione. Al csm dicono che ho tratti narcisistici e istrionici ma lì non ho fatto test o valutazione. Parlano di tratti molto rigidi e spigolosi, ma non di disturbo di personalità, ma non so che differenza c'è tra i due. Sinceramente non capisco perché questi tratti di assomigliano un po' tutti.
[#27]
"sempre stata un'ottima studentessa e un'ottima lavoratrice, in più faccio sport, mangio in maniera regolare, non fumo, non bevo, non mi drogo, non mi taglio ecc."
No, questo non c'entra, questo è un presentarsi agli altri, io mi riferisco al giudizio che può dare sul suo stato e se e come un certo tipo di meccanismi interferisca con ciò che desidera. Non con l'essere "irreprensibile" nell'immagine sociale.
Tratti non significa diagnosi, e comune una volta che ha messo sopra un'etichetta non conclude niente sul piano pratico.
No, questo non c'entra, questo è un presentarsi agli altri, io mi riferisco al giudizio che può dare sul suo stato e se e come un certo tipo di meccanismi interferisca con ciò che desidera. Non con l'essere "irreprensibile" nell'immagine sociale.
Tratti non significa diagnosi, e comune una volta che ha messo sopra un'etichetta non conclude niente sul piano pratico.
[#28]
Ex utente
Dipende un po' come gira, o dicono narcisista con funzionamento borderline( tipo covert) o borderline e istrionica o tratti narcisistici e istrionici. Comunque c'è molta confusione. A parte che si passa dal dirmi che non ho niente, se non tratti a che c'è un disturbo di personalità... confusione al massimo.
[#29]
Va bene, resta il fatto che una volta stabilito di cosa si tratta non si è capito bene cosa ne debba ricavare. Specie se dice di non avere problemi con se stessa, allora qual'è il senso di rivolgersi a degli specialisti in disturbi psichici ?
[#30]
Ex utente
"Va bene, resta il fatto che una volta stabilito di cosa si tratta non si è capito bene cosa ne debba ricavare. Specie se dice di non avere problemi con se stessa, allora qual'è il senso di rivolgersi a degli specialisti in disturbi psichici ?"
Non so che intenda con l'avere problemi con se stessa...Ho già detto che sono sempre sofferente, che sto male, cioè devo essere un caso umano per farmi valutare, non ho capito? Diciamo che si tende a compensare, almeno io che sono intelligente, e avendo visto una certa difficoltà nelle relazioni magari ho puntato tutto in campi che mi erano più congeniali, tipo studio e lavoro. Avendo visto che non riesco a fare innamorare un uomo, magari ho intuito che puntando sul sesso potevo incastrarli, cioè queste sono compensazioni per rimediare a deficit che non saprei nemmeno come risolvere. Avrei potuto decidere di stare qui a piangere perché non vengo apprezzata dalle persone, avrei potuto ingrassare, non studiare, non lavorare( molte donne lo fanno!) e invece ho capito che ci sono tante cose belle a prescindere dalle relazioni. Avrei potuto correre dietro agli uomini facendo lo zerbino supplicando amore, e invece sono furba e ho capito che con il sesso te li rigiri come vuoi, e chissenefrega dell'amore. Il fatto che io abbia trovato delle compensazioni non vuol dire che io non voglia capire perché ho certe difficoltà, perché sento sofferenza. O no?
Non so che intenda con l'avere problemi con se stessa...Ho già detto che sono sempre sofferente, che sto male, cioè devo essere un caso umano per farmi valutare, non ho capito? Diciamo che si tende a compensare, almeno io che sono intelligente, e avendo visto una certa difficoltà nelle relazioni magari ho puntato tutto in campi che mi erano più congeniali, tipo studio e lavoro. Avendo visto che non riesco a fare innamorare un uomo, magari ho intuito che puntando sul sesso potevo incastrarli, cioè queste sono compensazioni per rimediare a deficit che non saprei nemmeno come risolvere. Avrei potuto decidere di stare qui a piangere perché non vengo apprezzata dalle persone, avrei potuto ingrassare, non studiare, non lavorare( molte donne lo fanno!) e invece ho capito che ci sono tante cose belle a prescindere dalle relazioni. Avrei potuto correre dietro agli uomini facendo lo zerbino supplicando amore, e invece sono furba e ho capito che con il sesso te li rigiri come vuoi, e chissenefrega dell'amore. Il fatto che io abbia trovato delle compensazioni non vuol dire che io non voglia capire perché ho certe difficoltà, perché sento sofferenza. O no?
[#31]
Ex utente
Non so a me sembra di essere un po' fuori di ciucco. La prima volta che sono andata in psicoterapia avevo paura di commettere un atto antisociale che mi facesse finire in prigione rovinando i miei sogni di gloria. Avendo avuto precedenti di furto e minacce varie di denuncia per stalking o ingiuria. Poi pensieri di rompere macchine a chi dico io o fantasie omicide. In realtà la mia terapeuta dice che non sono socioapatici e che quindi secondo lei non ucciderei nessuno. Stessa conclusione anche la terapeuta che sta facendo ora la valutazione che pensa siano atteggiamenti borderline. Non so, non posso sentire la necessità di parlare con qualcuno? Poi a un certo punto sono affari miei. Come mi gira.
[#32]
Ex utente
Comunque io non ho comportamenti impulsivi, si in passato ho rubato, ma sono passati ormai quattro anni e non l'ho più fatto. Magari esco con qualcuno su internet, ma ci sto attenta, e comunque non lo faccio spesso. Infatti lascio a chi del lavoro capire se ho un problema o no, perché onestamente con questi disturbi non c'è tutta questa scienza dietro, diciamocelo. Poi ti arriva un caso come il mio dove non ho atteggiamenti impulsivi, ho un'ottima posizione socio economica, culturale, e come fai a etichettare una come me? Eppure mi sento minacciata dalle persone, ho continue oscillazioni di pensieri e umore. Tipo che se dico una cosa, poi mi chiedo" ma perché l'ho detta?" La mia psicoterapeuta dice che sono nata terapeuta, nel senso che dice che pratico delle tecniche che si usano per il disturbo borderline senza che nessuno me l'abbia insegnato. Nel senso che mi sono sempre autocurata da sola per un intuito e una capacità mia personale. Ergo dice che è impossibile inquadrarmi e che attualmente rientro più nel narcisismo, ma nemmeno patologico. Eppure io ho ancora queste oscillazioni, gli sbalzi d'umore, le dissociazioni, solo che le nascondo. Tipo se mi viene la paranoia su un'amica, non chiedo i rapporti con lei, pur avendo pensieri paranoici intensi. Mi chiedevo quindi se questi sintomi persistono anche se si è compensati e se rimarranno per tutta la vita.
[#33]
La sua richiesta è inutile perché vuole per forza affermare le sue convinzioni controbattendo a ciò che le viene detto.
Penso che abbia questo atteggiamento anche con i suoi curanti provocando non pochi problemi al suo trattamento in generale.
Penso che abbia questo atteggiamento anche con i suoi curanti provocando non pochi problemi al suo trattamento in generale.
[#34]
Ex utente
"La sua richiesta è inutile perché vuole per forza affermare le sue convinzioni controbattendo a ciò che le viene detto.
Penso che abbia questo atteggiamento anche con i suoi curanti provocando non pochi problemi al suo trattamento in generale"
Boh, non mi accorgo di farlo, onestamente.
Ho pure scoperto che chi mi sta intorno mi vede spocchiosa e esaltata e vanesia e narcisista. Tipo che io non sapevo nemmeno che volesse dire narcisista, sono andata a cercare il significato anni fa, dopo che continuavano a dirmelo. In effetti vedo che la psicoterapeuta si snerva spesso, poi casualmente quando la vedo snervata, mi toglie l'appuntamento per una settimana mah. Qualche volta mi dice di prendere il suo posto visto che sono così brava, la prima volta non avevo capito che mi stava sfottendo e mi sono seduta davvero alla sua poltrona. Comunque non ho capito in che senso controbatto. Mi è stato chiesto cosa me ne faccio di una relazione sul mio stato e io ho risposto alla domanda, o non dovevo rispondere, non ho capito? Poi ho solo sottolineato che non ho chissà quali comportamenti impulsivi attualmente e che comunque ho un'ottima posizione socio culturale economica, nonostante le problematiche relazionali. A parte il fatto che la psicoterapeuta attuale dice che sembro borderline, ma per lei sono più narcisista nei modi di fare( dice che sono sfumata) Se mi fanno una relazione esce fuori che sono borderline, ma nei test viene fuori un forte narcisismo( mi hanno detto). Volevo solo capire questa cosa, perché gli altri mi vedono oppositiva e esaltata, io invece ho paura sempre di essere vista difettosa e sottomessa. Ho fluttuazioni dell'autostima, nel senso che mi sento un genio e allo stesso tempo uno straccio( non so come sia possibile sentirsi geniali, in gamba, intraprendenti, solari, piacenti e allo stesso tempo sfigati e un emerito schifo...sono contrapposti) Comunque io sono tranquilissima, non ho mai fatto sceneggiate in studio e mai avuto scatti di rabbia, alcune volte mi hanno detto che sfotto, ma non me ne accorgo onestamente.
Penso che abbia questo atteggiamento anche con i suoi curanti provocando non pochi problemi al suo trattamento in generale"
Boh, non mi accorgo di farlo, onestamente.
Ho pure scoperto che chi mi sta intorno mi vede spocchiosa e esaltata e vanesia e narcisista. Tipo che io non sapevo nemmeno che volesse dire narcisista, sono andata a cercare il significato anni fa, dopo che continuavano a dirmelo. In effetti vedo che la psicoterapeuta si snerva spesso, poi casualmente quando la vedo snervata, mi toglie l'appuntamento per una settimana mah. Qualche volta mi dice di prendere il suo posto visto che sono così brava, la prima volta non avevo capito che mi stava sfottendo e mi sono seduta davvero alla sua poltrona. Comunque non ho capito in che senso controbatto. Mi è stato chiesto cosa me ne faccio di una relazione sul mio stato e io ho risposto alla domanda, o non dovevo rispondere, non ho capito? Poi ho solo sottolineato che non ho chissà quali comportamenti impulsivi attualmente e che comunque ho un'ottima posizione socio culturale economica, nonostante le problematiche relazionali. A parte il fatto che la psicoterapeuta attuale dice che sembro borderline, ma per lei sono più narcisista nei modi di fare( dice che sono sfumata) Se mi fanno una relazione esce fuori che sono borderline, ma nei test viene fuori un forte narcisismo( mi hanno detto). Volevo solo capire questa cosa, perché gli altri mi vedono oppositiva e esaltata, io invece ho paura sempre di essere vista difettosa e sottomessa. Ho fluttuazioni dell'autostima, nel senso che mi sento un genio e allo stesso tempo uno straccio( non so come sia possibile sentirsi geniali, in gamba, intraprendenti, solari, piacenti e allo stesso tempo sfigati e un emerito schifo...sono contrapposti) Comunque io sono tranquilissima, non ho mai fatto sceneggiate in studio e mai avuto scatti di rabbia, alcune volte mi hanno detto che sfotto, ma non me ne accorgo onestamente.
[#35]
"La mia psicoterapeuta dice che sono nata terapeuta, nel senso che dice che pratico delle tecniche che si usano per il disturbo borderline senza che nessuno me l'abbia insegnato. Nel senso che mi sono sempre autocurata da sola per un intuito e una capacità mia personale."
Ma per carità, questo discorso è decisamente surreale. Uno che si cura da solo per intuito e capacità personale. Guardi, quando lo psichiatra migliore del mondo si ammala si comporta come un paziente qualsiasi.
Per quanto riguarda la presentazione di sé, non è che si debba per forza mettere in dubbio, ma i soggetti con la sua diagnosi (borderline e/o narcisista) tipicamente affermano di sé cose assolutamente non corrispondenti alla verità dei rapporti che hanno, tendono a massimizzare i propri disagi ma non a percepire il disagio altrui, e spesso lo provocano per poterlo poi gestire a proprio vantaggio. I soggetti borderline si presentano bene, come persone amate da tutti, correttissime, equilibrate etc ovviamente anche se entrano nell'ambulatorio per raccontare una storia che dice esattamente il contrario.
Ma per carità, questo discorso è decisamente surreale. Uno che si cura da solo per intuito e capacità personale. Guardi, quando lo psichiatra migliore del mondo si ammala si comporta come un paziente qualsiasi.
Per quanto riguarda la presentazione di sé, non è che si debba per forza mettere in dubbio, ma i soggetti con la sua diagnosi (borderline e/o narcisista) tipicamente affermano di sé cose assolutamente non corrispondenti alla verità dei rapporti che hanno, tendono a massimizzare i propri disagi ma non a percepire il disagio altrui, e spesso lo provocano per poterlo poi gestire a proprio vantaggio. I soggetti borderline si presentano bene, come persone amate da tutti, correttissime, equilibrate etc ovviamente anche se entrano nell'ambulatorio per raccontare una storia che dice esattamente il contrario.
[#36]
Ex utente
"Per quanto riguarda la presentazione di sé, non è che si debba per forza mettere in dubbio, ma i soggetti con la sua diagnosi (borderline e/o narcisista) tipicamente affermano di sé cose assolutamente non corrispondenti alla verità dei rapporti che hanno, tendono a massimizzare i propri disagi ma non a percepire il disagio altrui, e spesso lo provocano per poterlo poi gestire a proprio vantaggio. I soggetti borderline si presentano bene, come persone amate da tutti, correttissime, equilibrate etc ovviamente anche se entrano nell'ambulatorio per raccontare una storia che dice esattamente il contrario"
Boh io ho l'abitudine di scrivere, lo faccio anche per lavoro, e poi mi rileggo ciò che sta sulla carta e mi chiedo, ma perché l'ho scritto? Tipo un minuto sono incavolata con qualcuno, l'attimo dopo non mi ricordo più perché. Avendo l'abitudine di scrivere, perché scrivo tanto, poi mi vado a rileggere e moto che c'è qualcosa che non va. Comunque anche le persone hanno dei pareri contrastanti su di me, da un lato mi dicono che sono una bravissima ragazza, equilibrata, con la testa sulle spalle, dall'altro c'è chi mi vede pazza, borderline, narcisista, arrogante e spocchiosa e viziata e teatrale. Tanto che anch'io sono confusa sul come vengo vista. Fa strano essere considerata pazza, instabile, borderline da alcuni e una perfettamente equilibrata, pacata, in gamba e intelligente, da altri. Lo stesso per il narcisismo, per alcuni la mia vanità è stra positiva, perché vedono l'impegno negli obbiettivi, nel raggiungere traguardi sempre più alti, reputano pure sano il mio egoismo/egocentrismo. Mi prendono pure come esempio per forza interiore, sul realizzare i propri sogni. Per altri invece sono solo arrogante e spocchiosa. È un mistero. Leggendo i miei scritti ho notato molte oscillazioni di pensiero che non mi sono proprio spiegare da quanto sono veloci.
Boh io ho l'abitudine di scrivere, lo faccio anche per lavoro, e poi mi rileggo ciò che sta sulla carta e mi chiedo, ma perché l'ho scritto? Tipo un minuto sono incavolata con qualcuno, l'attimo dopo non mi ricordo più perché. Avendo l'abitudine di scrivere, perché scrivo tanto, poi mi vado a rileggere e moto che c'è qualcosa che non va. Comunque anche le persone hanno dei pareri contrastanti su di me, da un lato mi dicono che sono una bravissima ragazza, equilibrata, con la testa sulle spalle, dall'altro c'è chi mi vede pazza, borderline, narcisista, arrogante e spocchiosa e viziata e teatrale. Tanto che anch'io sono confusa sul come vengo vista. Fa strano essere considerata pazza, instabile, borderline da alcuni e una perfettamente equilibrata, pacata, in gamba e intelligente, da altri. Lo stesso per il narcisismo, per alcuni la mia vanità è stra positiva, perché vedono l'impegno negli obbiettivi, nel raggiungere traguardi sempre più alti, reputano pure sano il mio egoismo/egocentrismo. Mi prendono pure come esempio per forza interiore, sul realizzare i propri sogni. Per altri invece sono solo arrogante e spocchiosa. È un mistero. Leggendo i miei scritti ho notato molte oscillazioni di pensiero che non mi sono proprio spiegare da quanto sono veloci.
[#37]
Ex utente
"Per quanto riguarda la presentazione di sé, non è che si debba per forza mettere in dubbio, ma i soggetti con la sua diagnosi (borderline e/o narcisista) tipicamente affermano di sé cose assolutamente non corrispondenti alla verità dei rapporti che hanno, tendono a massimizzare i propri disagi ma non a percepire il disagio altrui, e spesso lo provocano per poterlo poi gestire a proprio vantaggio. I soggetti borderline si presentano bene, come persone amate da tutti, correttissime, equilibrate etc ovviamente anche se entrano nell'ambulatorio per raccontare una storia che dice esattamente il contrario."
Beh ma questo è un atteggiamento tipico dell'italiano medio, no? Quanti sono disoccupati e danno la colpa al sistema. Io sono giovane ma non ho mai avuto problemi di disoccupazione e non sono raccomandata, quindi vuol dire che forse è colpa loro: avranno fatto scelte sbagliate e si compiangono troppo.
Onestamente io non ho questa mentalità, tendo ad assumermi sempre le mie responsabilità. So benissimo di avere delle fluttuazioni di pareri e umore, di idealizzazione e svalutazioni. Incolpa anche gli altri eh, ma in maniera consapevole e un po' scherzando onestamente.
Beh ma questo è un atteggiamento tipico dell'italiano medio, no? Quanti sono disoccupati e danno la colpa al sistema. Io sono giovane ma non ho mai avuto problemi di disoccupazione e non sono raccomandata, quindi vuol dire che forse è colpa loro: avranno fatto scelte sbagliate e si compiangono troppo.
Onestamente io non ho questa mentalità, tendo ad assumermi sempre le mie responsabilità. So benissimo di avere delle fluttuazioni di pareri e umore, di idealizzazione e svalutazioni. Incolpa anche gli altri eh, ma in maniera consapevole e un po' scherzando onestamente.
[#38]
Ex utente
Mi dicono che faccio continue proiezioni. Nel senso che attribuisco cose mie ad altri. Penso di aver capito cosa intendono. Quindi mi è capitato di litigare per questo motivo, però mai ho dato tutta la colpa all'altra persona; magari mi rendevo conto che ero io, ma incolpavo di avermela provocata la proiezione. O se no mi hanno detto che ho una metacognizione carente, nel senso che non riesco a capire cosa pensa l'altro.
[#39]
Ex utente
Poi non starei nemmeno in psicoterapia se non mi sapessi prendere le mie responsabilità. Cioè mi hanno detto di tutto, che sono borderline, che sono narcisista, che sono istrionica, che proietto, che non ho metacognizione, che ho gli sbalzi d'umore ecc. me ne sarei dovuta andare subito. Non sono andata in terapia facendo la vittima, tipo quelle donne che si presentano per lamentarsi di presunti narcisisti che vedono ovunque.
[#40]
Ma non ho capito, le interessa fare affermazioni positive su di sé ? Riferisce tutta una serie di giudizi tecnici ricevuti, per poi dire che è perfetta. Racconta tutta una serie di malesseri, di comportamenti etc per poi dire che tutti le vogliono bene e la considerano brava.
Dice che ha bisogno di cure, per poi dire che è una persona reponsabile (che c'entra ?) e quindi si potrebbe curare da sola...
La presentazione è decisamente contraddittoria, forse la rende così Lei nel commentarla, forse saranno i tanti commenti senza diagnosi precise a non render l'idea, comunque c'è chiara contraddizione tra i modi in cui si presenta e la storia che racconta.
Dice che ha bisogno di cure, per poi dire che è una persona reponsabile (che c'entra ?) e quindi si potrebbe curare da sola...
La presentazione è decisamente contraddittoria, forse la rende così Lei nel commentarla, forse saranno i tanti commenti senza diagnosi precise a non render l'idea, comunque c'è chiara contraddizione tra i modi in cui si presenta e la storia che racconta.
[#41]
Ex utente
Beh non è vero che tutti mi vogliono bene perché non riesco ad entrare in intimità con le persone, mio unico problema. Semplicemente sembro riservata e seria, le persone così solitamente non hanno problemi con nessuno. Che conflitti dovrebbe avere una persona riservata? Beh sembrerà contraddittoria, ma è la mia situazione. Mi sono un genio e mi vedo tanti bei pregi da un lato, ma dall'altro credo che gli altri non mi apprezzino abbastanza. Mi sento ignorata e non ammirata come vorrei. In realtà ho una sorta di dipendenza dalla psicoterapeuta, se si salta delle sedute da niente ( ho resistito pure mesi senza) però mi dà conforto avere qualcuno con cui parlare in situazioni di stress, perché mi vengono gli stati d'ansia.
[#42]
Ex utente
Beh a livello relazionale faccio fatica ad entrare in intimità e mostro una sorta di sottomissione finta, perché in realtà faccio quello che voglio. Me lo spiegherei così: sento la necessità di accudimento e attenzioni, in più non amo i conflitti, quindi potrei sembrare accondiscendente, per poi reagire nel momento in cui sento che qualcuno voglia esercitare un potere su di me. Nel senso che se avverto che qualcuno si vuole approfittare di questa mia tendenza, gliela faccio pagare. In più mi piace comandare e essere prima. Il comportamento è un po' contraddittorio e mi capita di mandare in confusione le persone che non riescono ben a inquadrarmi. Tipo anche con la psicologa sono molto educata e paziente ma se mi girano la sfotto. Mah semplicemente avrò dei tratti di personalità in contrasto, no? A me l'anno spiegata così. Nel senso che comunque sono narcisista ed esce fuori, magari non sempre, ma se qualcosa non piace. All'inizio la psicologa pensava che avessi un disturbo dissociativo, ma poi ha cambiato idea. Anche la terapeuta che mi sta valutando ora dice che soffro di dissociazione ma che non ho un disturbo dissociativo e che rientra nella personalità. Da quello che ho studiato in università è una cosa tipica di tutti i tratti di cluster b la dissociazione, non è nemmeno specifico di uno in particolare. Nel senso che molti pensano al borderline, ma in realtà sul mio libro universitario c'è scritto che è tipico anche di narcisisti e istrionici. Comunque con il fatto che sto sempre male, non mi sento con abbastanza forze per affrontare chi mi sta intorno. Non so, è come se credesse che stare male non sia un motivo sufficiente per andare in terapia anche se si ha un'ottima lavoro e percorso scolastico lavorativo ecc. Questo me lo dovrebbe spiegare...
[#43]
Ex utente
Poi in realtà non è solo una mia opinione che io sia un genio, io vengo considerata molto intelligente da tutti, solo che secondo me dovrei aver già fatto molta più strada di quella che ho fatto, anche se in effetti sono giovane, donna e nata da una famiglia povera, quindi forse non posso pretendere tutta questa velocità, almeno non in questo secolo di stallo dove è pure difficile investire se non hai soldi di famiglia. Prima di poter fare un simile investimento dovrò aspettare. Neanche è facile essendo donna, già ho ricevuto ottimi traguardi rispetto a molte mie coetanee perché purtroppo noi donne veniamo spesso smontate. Se si chiedesse se dico queste cose tanto per, in realtà ne sono convinta, davvero ho questa alta opinione di me. Non so perché ho anche bassa autostima e insicurezza alla fine. Ma forse è una cosa molto narcisistica e basta. Poi a me mettono sempre etichette diverse o borderline o narcisista, dipende come gira. In realtà ho letto che è la stessa personalità. Sempre dai miei libri universitari, tanto che mi chiedo come mai se queste cose le ho lette io, non leggono pure i terapeuti, mah. Nel senso inutile rincoglionrsi, e confondere me, sull'incastrarmi per forza in un'etichetta. Tipo mi dicono che non rientro propriamente nel narcisismo perché ho sensi di colpa, però non rientro propriamente nel bordeline perché sono troppo controllata, beh ma se in realtà sono la stessa cosa( l'ho studiato) A parte che è sbagliato parlare di disturbo di personalità perché il bordeline in realtà è un disturbo post traumatico e il narcisismo è solo una maschera per nasconderlo. Non è che la personalità c'entri molto.
[#44]
Senta, se Lei sia un genio o meno è irrilevante. Questo è un sito medico e di psichiatria si parla, eventualmente.
Chi è un genio se è malato si cura come gli altri, e fa una grande confusione se ragiona su se stesso e crede di potersi curare da sé. Questo è quanto.
Per il resto, è evidente una tendenza a dire di sé cose massimamente positive per poi raccontare tutta un'altra storia di fatti e accadimenti. Quindi insistere rende la cosa semplicemente più evidente.
Chi è un genio se è malato si cura come gli altri, e fa una grande confusione se ragiona su se stesso e crede di potersi curare da sé. Questo è quanto.
Per il resto, è evidente una tendenza a dire di sé cose massimamente positive per poi raccontare tutta un'altra storia di fatti e accadimenti. Quindi insistere rende la cosa semplicemente più evidente.
[#45]
Ex utente
"Per il resto, è evidente una tendenza a dire di sé cose massimamente positive per poi raccontare tutta un'altra storia di fatti e accadimenti. Quindi insistere rende la cosa semplicemente più evidente."
In che senso? Non posso raccontare delle cose positive di me, in fondo che c'entra? Io potrei stare male ma essere efficente, no? Senza contraddirmi. Quall'é l'altra storia di fatti accadimenti? seriamente non ho capito.
Dico cose opposte?
In che senso? Non posso raccontare delle cose positive di me, in fondo che c'entra? Io potrei stare male ma essere efficente, no? Senza contraddirmi. Quall'é l'altra storia di fatti accadimenti? seriamente non ho capito.
Dico cose opposte?
[#46]
Ex utente
Io non ho capito che dovrei dire o che spiegazioni dovrei trovare al fatto che faccio psicoterapia. Ho detto che mi sento uno straccio, che mi sento confusa. Forse bisogna provare per credere, mah. Nel senso che io inviterei tutti a farsi una giornata nella mia pelle per vedere quanto resistono al mio posto al malessere e alla confusione, agli sbalzi d'umore, ai pensieri ossessivi, all'ansia, alla tristezza. Secondo me nessuno regge un giorno. Io invece riesco a lavorare e studiare in maniera ottima e a fare altre attività, ma non è da tutti. Quindi non capisco di cosa cerca di convincermi, a me paiono pure ovvi i motivi per cui faccio terapia e perché ho cercato la diagnosi. Poi se vuole dirmi che sono brutta e cattiva, quello va proprio fuori e sono più che altro pregiudizi. Io per esempio tendo all'isolamento e non sono così manipolativa...diciamo che basta non stuzzicarmi per lasciarmi tranquilla nel mio brodo, visto che già io tendo all'isolamento e a frequentare poca gente. Tanto sono timida e vergognosa. Diciamo che una persona che continua ad essere invadente con una che si vede che ancora un po' le viene un infarto se di violano i confini, un po' se lo merita di essere trattato in maniera scortese( al massimo sfotto, magari ho fatto la stalker molestatrice, ma solo per rendergli cosa provavo io quando di comportavano con me allo stesso modo) Rimane il fatto che sono molto tranquilla se si mantengono toni normali.
[#47]
Lo deve spiegare alla sua terapeuta non qui, portando sempre nuove spiegazioni al suo modo di essere giustificandosi e cercando di eludere i controlli reali.
E' evidente che ha uno stato psichico non regolare per cui deve curarsi appropriatamente.
E' evidente che ha uno stato psichico non regolare per cui deve curarsi appropriatamente.
[#51]
Veramente medico non lo è ancora.
La laurea in medicina non è la laurea in tuttologia come crede.
Se rilegge bene ogni volta fa una nuova domanda sullo scritto mio o del collega facendo finta di non capire ciò che è scritto in italiano corrente e comprensibile.
Ancora non ha riletto nulla.
La laurea in medicina non è la laurea in tuttologia come crede.
Se rilegge bene ogni volta fa una nuova domanda sullo scritto mio o del collega facendo finta di non capire ciò che è scritto in italiano corrente e comprensibile.
Ancora non ha riletto nulla.
[#52]
Ex utente
Ma io ho letto, dite che il testo è pieno di contraddizioni. Purtroppo mi sfugge il punto, che ci posso fare.
"Veramente medico non lo è ancora."
Va beh arrotondo per eccesso, quasi.
"La laurea in medicina non è la laurea in tuttologia come crede"
Mah io ho sempre avuto un senso di onnipotenza perché mi sono cresciuta da sola, non ho avuto dei genitori o una famiglia che badasse a me, proprio trascurata al 100%, forse per questo sono più narcisista. Beh è normale, no? Non è questione di giustificarsi, e che a un certo punto certi comportamenti si sviluppano per sopravvivenza; i miei coetanei mica si sono auto cresciuti da soli. Io lavoro da quando avevo 18 anni perché non mi hanno mai dato soldi e sono sempre andata in giro come una stracciona perché io i soldi per curarmi non li avevo e alla fine pagare affitto e bollette ha la priorità, per non parlare del sostegno emotivo mai ricevuto, invece mi sono beccata vari insulti, scoraggiamenti, e umiliazioni/punizioni. Spesso mi danno della viziata, pensano che io sia stata troppo coccolata( altri intuiscono che venivo presa a sberle per ogni cavolata) in realtà ho ricevuto un'educazione molto rigida, quasi portante alla sottomissione. Infatti ho tendenze sottomesse nei comportamenti, o meglio finte sottomesse, perché io realtà sono oppositiva e non faccio mai ciò che mi viene ordinato. In casa mia facevo la finta sottomessa solo per non essere picchiata, ma poi di nascosto facevo ciò che mi pareva, mentendo. Beh l'impostazione comportamentale è rimasta. Non so crede che sia così facile togliersi sta roba, mah...
"Veramente medico non lo è ancora."
Va beh arrotondo per eccesso, quasi.
"La laurea in medicina non è la laurea in tuttologia come crede"
Mah io ho sempre avuto un senso di onnipotenza perché mi sono cresciuta da sola, non ho avuto dei genitori o una famiglia che badasse a me, proprio trascurata al 100%, forse per questo sono più narcisista. Beh è normale, no? Non è questione di giustificarsi, e che a un certo punto certi comportamenti si sviluppano per sopravvivenza; i miei coetanei mica si sono auto cresciuti da soli. Io lavoro da quando avevo 18 anni perché non mi hanno mai dato soldi e sono sempre andata in giro come una stracciona perché io i soldi per curarmi non li avevo e alla fine pagare affitto e bollette ha la priorità, per non parlare del sostegno emotivo mai ricevuto, invece mi sono beccata vari insulti, scoraggiamenti, e umiliazioni/punizioni. Spesso mi danno della viziata, pensano che io sia stata troppo coccolata( altri intuiscono che venivo presa a sberle per ogni cavolata) in realtà ho ricevuto un'educazione molto rigida, quasi portante alla sottomissione. Infatti ho tendenze sottomesse nei comportamenti, o meglio finte sottomesse, perché io realtà sono oppositiva e non faccio mai ciò che mi viene ordinato. In casa mia facevo la finta sottomessa solo per non essere picchiata, ma poi di nascosto facevo ciò che mi pareva, mentendo. Beh l'impostazione comportamentale è rimasta. Non so crede che sia così facile togliersi sta roba, mah...
[#53]
Non stiamo più qui a discutere ciò di cui deve parlare all’interno della sua terapia psicologica.
Lei utilizza questo spazio come uno spazio analitico per cercare di eludere il suo trattamento e ciò non le giova.
Può continuare a scrivere ciò che vuole, fino a quando il consulto non sarà chiuso a breve, ma non può utilizzare lo spazio per evitare le cure psichiatriche cui deve sottoporsi.
Lei utilizza questo spazio come uno spazio analitico per cercare di eludere il suo trattamento e ciò non le giova.
Può continuare a scrivere ciò che vuole, fino a quando il consulto non sarà chiuso a breve, ma non può utilizzare lo spazio per evitare le cure psichiatriche cui deve sottoporsi.
[#54]
Ex utente
"Lei utilizza questo spazio come uno spazio analitico per cercare di eludere il suo trattamento e ciò non le giova"
Ah ora ho capito. Non comprendevo di che controlli parlasse. Ora mi è chiaro.
"Può continuare a scrivere ciò che vuole, fino a quando il consulto non sarà chiuso a breve, ma non può utilizzare lo spazio per evitare le cure psichiatriche cui deve sottoporsi"
Questo punto non mi è ancora chiaro. Come faccio a eludere delle cure scrivendo qui, questo non mi torna. Quali cure psichiatriche? Boh, io vado in un centro di salute mentale, che altro devo fare? Già sono dovuta andare in un centro esterno per la valutazione.
Ah ora ho capito. Non comprendevo di che controlli parlasse. Ora mi è chiaro.
"Può continuare a scrivere ciò che vuole, fino a quando il consulto non sarà chiuso a breve, ma non può utilizzare lo spazio per evitare le cure psichiatriche cui deve sottoporsi"
Questo punto non mi è ancora chiaro. Come faccio a eludere delle cure scrivendo qui, questo non mi torna. Quali cure psichiatriche? Boh, io vado in un centro di salute mentale, che altro devo fare? Già sono dovuta andare in un centro esterno per la valutazione.
[#55]
Sta facendo dei discorsi sempre più imbarazzanti rispetto a se stessa,
"Va beh arrotondo per eccesso, quasi."
No. E non serve che sia vicina ad alcuna conoscenza medica per curarsi. Il senso di onnipotenza fa fare grossolani errori di impostazione che uno sbandiera come se fossero intuizioni geniali.
Lei al momento sta parlando di cure, diagnosi etc come se fossero argomenti di esibizione e per parlare di sé. E' secondo me fuori strada.
"Va beh arrotondo per eccesso, quasi."
No. E non serve che sia vicina ad alcuna conoscenza medica per curarsi. Il senso di onnipotenza fa fare grossolani errori di impostazione che uno sbandiera come se fossero intuizioni geniali.
Lei al momento sta parlando di cure, diagnosi etc come se fossero argomenti di esibizione e per parlare di sé. E' secondo me fuori strada.
[#56]
Ex utente
Sta facendo dei discorsi sempre più imbarazzanti rispetto a se stessa,
"Va beh arrotondo per eccesso, quasi."
Era una battuta.
"Lei al momento sta parlando di cure, diagnosi etc come se fossero argomenti di esibizione e per parlare di sé. E' secondo me fuori strada."
Va beh rientra nella mia personalità, no? Ovvio che faccio fatica a controllarmi, mica mi diverto.
"Va beh arrotondo per eccesso, quasi."
Era una battuta.
"Lei al momento sta parlando di cure, diagnosi etc come se fossero argomenti di esibizione e per parlare di sé. E' secondo me fuori strada."
Va beh rientra nella mia personalità, no? Ovvio che faccio fatica a controllarmi, mica mi diverto.
[#59]
"Va beh rientra nella mia personalità, no? Ovvio che faccio fatica a controllarmi, mica mi diverto"
Non credo abbia capito molto di cosa può essere il problema. I disturbi di personalità non sono la personalità. E chi li ha ci si può anche divertire, sotto alcuni aspetti, proprio perché non vede bene il complesso delle cose, o utilizza le parti che gli vengono facili per indurre reazioni negli altri, salvo poi constatare effetti negativi nel tempo.
Al momento si esprime come se volesse "vantarsi" dello star male e per il resto di sue grandi capacità da tutti riconosciute e celebrate. E' evidente la contraddizione e lo stridore in tutto ciò.
Non credo abbia capito molto di cosa può essere il problema. I disturbi di personalità non sono la personalità. E chi li ha ci si può anche divertire, sotto alcuni aspetti, proprio perché non vede bene il complesso delle cose, o utilizza le parti che gli vengono facili per indurre reazioni negli altri, salvo poi constatare effetti negativi nel tempo.
Al momento si esprime come se volesse "vantarsi" dello star male e per il resto di sue grandi capacità da tutti riconosciute e celebrate. E' evidente la contraddizione e lo stridore in tutto ciò.
[#60]
Ex utente
"Non credo abbia capito molto di cosa può essere il problema. I disturbi di personalità non sono la personalità. E chi li ha ci si può anche divertire, sotto alcuni aspetti, proprio perché non vede bene il complesso delle cose, o utilizza le parti che gli vengono facili per indurre reazioni negli altri, salvo poi constatare effetti negativi nel tempo."
Oddio a me l'unica cosa che viene facile è far tenerezza alle persone, cosa che in effetti sfrutto assai ed è proprio diventata un'arma. Ma non faccio del male a nessuno e oltretutto è talmente funzionante e efficace, che sono obbligata a farlo. Se cerco di non far tenerezza va tutto a rotoli. L'inconveniente di far tenerezza a tutti certamente c'è. Questo però forse è istrionico, no? Mah. Se non mettessi tenerezza sarei già morta e sepolta perché spesso mi trovano arrogante e comunque ho delle difficoltà in alcuni ambiti. Idem mi riesce benissimo passare inosservata, non figurare come un nemico o come qualcuno di pericoloso: sembro molto affidabile, e anche questo lo sfrutto spesso. Onestamente non mi torna molto...mi hanno fatto appunto notare che suscito molta tenerezza, ma questo non mi è mai stato sottolineato in terapia. Rimane che è una cosa che mi riesce talmente bene che nemmeno ci si sente manipolati, è molto soft.
Oddio a me l'unica cosa che viene facile è far tenerezza alle persone, cosa che in effetti sfrutto assai ed è proprio diventata un'arma. Ma non faccio del male a nessuno e oltretutto è talmente funzionante e efficace, che sono obbligata a farlo. Se cerco di non far tenerezza va tutto a rotoli. L'inconveniente di far tenerezza a tutti certamente c'è. Questo però forse è istrionico, no? Mah. Se non mettessi tenerezza sarei già morta e sepolta perché spesso mi trovano arrogante e comunque ho delle difficoltà in alcuni ambiti. Idem mi riesce benissimo passare inosservata, non figurare come un nemico o come qualcuno di pericoloso: sembro molto affidabile, e anche questo lo sfrutto spesso. Onestamente non mi torna molto...mi hanno fatto appunto notare che suscito molta tenerezza, ma questo non mi è mai stato sottolineato in terapia. Rimane che è una cosa che mi riesce talmente bene che nemmeno ci si sente manipolati, è molto soft.
[#61]
Ex utente
Al momento si esprime come se volesse "vantarsi" dello star male e per il resto di sue grandi capacità da tutti riconosciute e celebrate. E' evidente la contraddizione e lo stridore in tutto ciò.
Eh sarà perché ho tratti istrionici. Io anche sui problemi fisici magari insisto.
Onestamente mi faccio imbarazzo da sola, ma non riesco a fermarmi.
Non mi è nemmeno chiaro il problema principale, per questo ho chiesto la valutazione, ma ancora non mi hanno dato la relazione. Tipo la mia terapeuta dice che più che borderline secondo lei sono narcisista istrionica. Però dice che sembro bordeline superficialmente. La terapeuta che mi sta valutando credo che presuma che io sia borderline, ma appunto è quello che credono tutti alle prime sedute.
Sinceramente vorrei capire esattamente perché essendo paranoica e avendo alterazioni di idealizzazione e svalutazioni e passaggi rapidi di idee mi serve per capire dov'è la mia immaginazione e dove no. Non è facile vivere senza metacognizione, a me questo pesa tantissimo! Non so mai se qualcuno ha provato problemi con me o se sta tutto nella mia testa!
Eh sarà perché ho tratti istrionici. Io anche sui problemi fisici magari insisto.
Onestamente mi faccio imbarazzo da sola, ma non riesco a fermarmi.
Non mi è nemmeno chiaro il problema principale, per questo ho chiesto la valutazione, ma ancora non mi hanno dato la relazione. Tipo la mia terapeuta dice che più che borderline secondo lei sono narcisista istrionica. Però dice che sembro bordeline superficialmente. La terapeuta che mi sta valutando credo che presuma che io sia borderline, ma appunto è quello che credono tutti alle prime sedute.
Sinceramente vorrei capire esattamente perché essendo paranoica e avendo alterazioni di idealizzazione e svalutazioni e passaggi rapidi di idee mi serve per capire dov'è la mia immaginazione e dove no. Non è facile vivere senza metacognizione, a me questo pesa tantissimo! Non so mai se qualcuno ha provato problemi con me o se sta tutto nella mia testa!
[#62]
Ex utente
Al momento si esprime come se volesse "vantarsi" dello star male e per il resto di sue grandi capacità da tutti riconosciute e celebrate. E' evidente la contraddizione e lo stridore in tutto ciò.
Si, in effetti non mi sento ammirata come vorrei e come credo di meritare. Che sofferenza.
La cosa più difficile è che non so mai se ho una malattia mentale o se sono perfettamente sana di mente. Questo mi crea molta confusione.
Da un lato mi dico che sono malata per la paranoia( che è un grosso problema) per la mancanza d'identità, per le oscillazioni di idee, per la difficoltà nell'assertività, per le crisi isteriche( ora molto meno!) Un tempo mi mettevo a urlare per strada a squarciagola parolacce, che se uno mi vedeva credeva fossi schizofrenica( in questi momenti qualcuno mi chiedeva se stavo bene, ma io rispondevo talmente tranquilla" va tutto bene" che alla fine mi lasciavano urlare. Faccio molta fatica a controllare le emozioni. Da un altro lato mi dico che sono il top e perfetta e fantastica in tutto, senza difetti. Fare un colloquio a me è tostissimo perché a ogni sintomo dico" no, no no no" perché mi sento perfetta. Mando in confusione. Purtroppo non riesco a trattenermi. Comunque la psicoterapia sta funzionando molto, infatti non ho più crisi isteriche per strada o sul lavoro o con chi mi è vicino e riesco a controllare molto meglio la rabbia e le altre emozioni, tipo paura che sento moltissimo. Sono anche meno dissociata.
Si, in effetti non mi sento ammirata come vorrei e come credo di meritare. Che sofferenza.
La cosa più difficile è che non so mai se ho una malattia mentale o se sono perfettamente sana di mente. Questo mi crea molta confusione.
Da un lato mi dico che sono malata per la paranoia( che è un grosso problema) per la mancanza d'identità, per le oscillazioni di idee, per la difficoltà nell'assertività, per le crisi isteriche( ora molto meno!) Un tempo mi mettevo a urlare per strada a squarciagola parolacce, che se uno mi vedeva credeva fossi schizofrenica( in questi momenti qualcuno mi chiedeva se stavo bene, ma io rispondevo talmente tranquilla" va tutto bene" che alla fine mi lasciavano urlare. Faccio molta fatica a controllare le emozioni. Da un altro lato mi dico che sono il top e perfetta e fantastica in tutto, senza difetti. Fare un colloquio a me è tostissimo perché a ogni sintomo dico" no, no no no" perché mi sento perfetta. Mando in confusione. Purtroppo non riesco a trattenermi. Comunque la psicoterapia sta funzionando molto, infatti non ho più crisi isteriche per strada o sul lavoro o con chi mi è vicino e riesco a controllare molto meglio la rabbia e le altre emozioni, tipo paura che sento moltissimo. Sono anche meno dissociata.
[#63]
Ex utente
Altro motivo per cui mi sento sana è perché sono sempre molto lucida, nel senso che anche quando sono in preda alle emozioni ragiono. Poi sono molto consapevole di tutti i miei pensieri e di perché lo faccio( questo l'ha confermato anche la terapeuta, per questo dice che ho capacità da psicoterapeuta perché riesco a meditare molto su ne stessa e analizzarmi, dire che mi ha detto che è molto rara) Tipo io ho l'esigenza repentina di attirare sempre l'attenzione in ogni modo per essere vista, anche in maniera imbarazzante per me, e sono benissimo consapevole di tutto ciò, solo che non riesco a fermarmi; oltretutto tutto ciò mi porta malessere e conflitto interno perché io voglio essere ammirata e invece succede che mi rendo imbarazzante a volte.
[#64]
Ex utente
Non credo abbia capito molto di cosa può essere il problema. I disturbi di personalità non sono la personalità
Beh in effetti questo non l'ho capito...
Ho conosciuto persone con disturbi di personalità e onestamente era difficile vedere altri tratti o altre caratteristiche di personalità, tipo invece su di me si: sono molto poliedrica e compressa.
Beh in effetti questo non l'ho capito...
Ho conosciuto persone con disturbi di personalità e onestamente era difficile vedere altri tratti o altre caratteristiche di personalità, tipo invece su di me si: sono molto poliedrica e compressa.
Questo consulto ha ricevuto 64 risposte e 10.8k visite dal 11/12/2020.
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Approfondimento su Disturbi di personalità
I disturbi di personalità si verificano in caso di alterazioni di pensiero e di comportamento nei tratti della persona: classificazione e caratteristiche dei vari disturbi.