Temo di essere dipendendente dal cibo..non so come uscirne
Sono una ragazza di 22 anni, alta 1, 70mt per 54 kg...quindi diciamo che sono sempre stata nella norma, nonostante non sono mai riuscita a vedermi bene come mi vedono gli altri, cosi durante il lockdown di Marzo ho seguito una dieta fatta da me fino ad arrivare a 49 kg...andando in amenorrea.
la differenza era notevole e mi sentivo di aver raggiunto il mio obiettivo, cioè aver attirato l’attenzione di mia madre depressa da anni, la quale però non fece molto e la mia dottoressa non era preoccupata.
Il problema è iniziato durante l’estate in quanto tornata alla vita di prima (alcool, cene, uscite) ho iniziato a vivere nella paura di reingrassare, ed ho iniziato a programmare ogni pasto, l’unica cosa di cui mi interessava era rimanere in forma, contando le calorie, e pensando constatntemente al cibo e cosa mangiare.
Lo stress dopo l’estate, legato principalmente alla depressione di mamma dovuta al suicidio di mio padre, mi hanno portato a fregarmene e mangiare per stare meglio, il problema é che ora vorrei tornare magra come prima, ma così facendo non faccio altro che ingrassare, abbuffarmi, mangiare schifezze per consolarmi, per poi sentirmi in colpa quasi ogni sera e stare a letto con la nausea e la tristezza.
Non so neanche cosa sia un’alimentazione normale.
La mia dottoressa quando dimagrì tanto e dopo 6 mesi di amenorrea mi prescrisse la pillola risolvendo così, mentre lo psicologo convenzionato a cui mi ero rivolta ha detto che non avevo nulla e avrei dovuto far curare mia madre e basta.
Non so che fare, mi vedo ingrassare e sto male, mi sveglio studio la mia alimentazione e puntualmente dal pomeriggio inizio a bere e mangiare tantissimo a cena.
Non ho abbastanza soldi per uno psicologo e mia madre è praticamente inesistente ho bisogno di aiuto
la differenza era notevole e mi sentivo di aver raggiunto il mio obiettivo, cioè aver attirato l’attenzione di mia madre depressa da anni, la quale però non fece molto e la mia dottoressa non era preoccupata.
Il problema è iniziato durante l’estate in quanto tornata alla vita di prima (alcool, cene, uscite) ho iniziato a vivere nella paura di reingrassare, ed ho iniziato a programmare ogni pasto, l’unica cosa di cui mi interessava era rimanere in forma, contando le calorie, e pensando constatntemente al cibo e cosa mangiare.
Lo stress dopo l’estate, legato principalmente alla depressione di mamma dovuta al suicidio di mio padre, mi hanno portato a fregarmene e mangiare per stare meglio, il problema é che ora vorrei tornare magra come prima, ma così facendo non faccio altro che ingrassare, abbuffarmi, mangiare schifezze per consolarmi, per poi sentirmi in colpa quasi ogni sera e stare a letto con la nausea e la tristezza.
Non so neanche cosa sia un’alimentazione normale.
La mia dottoressa quando dimagrì tanto e dopo 6 mesi di amenorrea mi prescrisse la pillola risolvendo così, mentre lo psicologo convenzionato a cui mi ero rivolta ha detto che non avevo nulla e avrei dovuto far curare mia madre e basta.
Non so che fare, mi vedo ingrassare e sto male, mi sveglio studio la mia alimentazione e puntualmente dal pomeriggio inizio a bere e mangiare tantissimo a cena.
Non ho abbastanza soldi per uno psicologo e mia madre è praticamente inesistente ho bisogno di aiuto
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Il problema principale non è solo correlato attualmente ad una sorta di disturbo del comportamento alimentare ma anche a quanto ha precedentemente indicato rispetto all'uso smodato di alcool nonchè sintomatologia di diverso genere.
E' probabile che i suoi curanti leggano questa situazione come una modalità per attirare attenzione rispetto a sua madre che ha delle problematiche di salute importanti allo stesso modo.
Deve stabilire di far valutare la situazione in modo appropriato da uno specialista.
Dr. F. S. Ruggiero
http://www.francescoruggiero.it
E' probabile che i suoi curanti leggano questa situazione come una modalità per attirare attenzione rispetto a sua madre che ha delle problematiche di salute importanti allo stesso modo.
Deve stabilire di far valutare la situazione in modo appropriato da uno specialista.
Dr. F. S. Ruggiero
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Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 556 visite dal 09/12/2020.
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