Latuda?a che serve?
Sono corso dal mio Psichiatra e l'incipit e'stato: "Prof.
io deliravo! "su una idea di riferimento che ripeto all'ossessione.
Risposta: Minimizzando, no diciamo che era piu` una metafora del delirio.
Cmq la proposta e'stata latuda 37mg.
Ora io ho detto tirando un sospiro di sollievo... almeno ho una diagnosi: sono Bipolare!, Pazienza almeno so cosa diamine e', ma... mica me lo ha confermato! E'ambiguo e ambite dente sul punto e nn so perche'.
Se io vado dal Cardiologo mi dira'Lei ha nn so una frequenza alta prenda questo farmaco... inquadrandolo in un disturbo ipertensivo o non so un problema tiroideo ma insomma mi da un inquadramento, una prognosi ed una cura e si spera una prognosi.
La persona si dispera e poi scende a patti con la sua malattia.
Qua invece sono sospeso... non posso nemmeno dire sono bipolare?
Perche'nn c'e'una nosografia certa con me?
Avere una diagnosi significa mettersi l'anima in pace e dire ok ho questa malattia come il diabetico ma nn si capisce perche'nn si puo'dire lei e'bipolare 2. Ma anche psicotico ma mi va benissimo basta che so che diamine ho.
Cmq latuda 37 una al giorno.
Io insisto a dire Bipolare 2 con Doc.
Questo farmaco dato cosi'e'compatibile con una depressione bipolare? Di fatto con humour direi che ho interpretato l'episodio depressivo maggiore (un Tram nella testa) come un oggetto internalizzato distrutto. Ho le competenze per fare lo psicoterapeuta, ormai so spiegare ogni cosa usando gli schemi ma di fatto ho alimentato il disturbo perche'l'incipit e'delirante ovvero ho studiato qualsiasi teoria e la mia idea era mi riparo l'oggetto rotto interno (Posizione maniacale, distorta da confusione tra immagini e oggetti) . Ovviamente guardarsi in terza persona per ripararsi col pensiero e'una idea di riferimento delirante. Questo e'il mio giudizio di valore e ci sno arrivato studiando cosa scrive il dott. Pacini. Se mi scollo dopo un episodio depressivo, automaticamente la coscienza osserva la propria oggettualita' (autoscopia) e cerca l'oggetto distrutto ma e'folle perche'e'una reazione endogena ad un trauma esogeno non sostenibile per me per quella intensità e quella durata. Ora per me e'disturbo bipolare 2ma il mio riferimento insiste a dirmi di smetterla di usare il DsM in modo ossessivo. E'paradossale che sia piu'duro del mio psichiatra
io deliravo! "su una idea di riferimento che ripeto all'ossessione.
Risposta: Minimizzando, no diciamo che era piu` una metafora del delirio.
Cmq la proposta e'stata latuda 37mg.
Ora io ho detto tirando un sospiro di sollievo... almeno ho una diagnosi: sono Bipolare!, Pazienza almeno so cosa diamine e', ma... mica me lo ha confermato! E'ambiguo e ambite dente sul punto e nn so perche'.
Se io vado dal Cardiologo mi dira'Lei ha nn so una frequenza alta prenda questo farmaco... inquadrandolo in un disturbo ipertensivo o non so un problema tiroideo ma insomma mi da un inquadramento, una prognosi ed una cura e si spera una prognosi.
La persona si dispera e poi scende a patti con la sua malattia.
Qua invece sono sospeso... non posso nemmeno dire sono bipolare?
Perche'nn c'e'una nosografia certa con me?
Avere una diagnosi significa mettersi l'anima in pace e dire ok ho questa malattia come il diabetico ma nn si capisce perche'nn si puo'dire lei e'bipolare 2. Ma anche psicotico ma mi va benissimo basta che so che diamine ho.
Cmq latuda 37 una al giorno.
Io insisto a dire Bipolare 2 con Doc.
Questo farmaco dato cosi'e'compatibile con una depressione bipolare? Di fatto con humour direi che ho interpretato l'episodio depressivo maggiore (un Tram nella testa) come un oggetto internalizzato distrutto. Ho le competenze per fare lo psicoterapeuta, ormai so spiegare ogni cosa usando gli schemi ma di fatto ho alimentato il disturbo perche'l'incipit e'delirante ovvero ho studiato qualsiasi teoria e la mia idea era mi riparo l'oggetto rotto interno (Posizione maniacale, distorta da confusione tra immagini e oggetti) . Ovviamente guardarsi in terza persona per ripararsi col pensiero e'una idea di riferimento delirante. Questo e'il mio giudizio di valore e ci sno arrivato studiando cosa scrive il dott. Pacini. Se mi scollo dopo un episodio depressivo, automaticamente la coscienza osserva la propria oggettualita' (autoscopia) e cerca l'oggetto distrutto ma e'folle perche'e'una reazione endogena ad un trauma esogeno non sostenibile per me per quella intensità e quella durata. Ora per me e'disturbo bipolare 2ma il mio riferimento insiste a dirmi di smetterla di usare il DsM in modo ossessivo. E'paradossale che sia piu'duro del mio psichiatra
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"Ora io ho detto tirando un sospiro di sollievo... almeno ho una diagnosi: sono Bipolare!,"
Non ha avuto un delirio ma una "metafora del delirio" (non saprei di preciso cosa voglia dire), e la prescrizione è latuda. Quindi perché queste due cose le fanno pensare che uno sia bipolare ?
Partiamo da qui che magari si spiega l'eventuale equivoco.
Non ha avuto un delirio ma una "metafora del delirio" (non saprei di preciso cosa voglia dire), e la prescrizione è latuda. Quindi perché queste due cose le fanno pensare che uno sia bipolare ?
Partiamo da qui che magari si spiega l'eventuale equivoco.
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
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Ex utente
Allora io interpreto lo Psichiatra come un Insegnante con una traccia:Guarigione.Essendo stato uno studente brillante,il secondo nella scuola(prima di avere questo tracollo a 17anni)ho preso la traccia del 1999 e ho iniziato a svolgerla,diametralmente alla mia vita normale.Solo che nn funziona cosi' perche'non puoi riparare un danno avvenuto.So che se trovo la soluzione il problema lo risolvo ma qua nn funziona perche'ho episodi depressivi appena aumenta lo stress, si ripetono e poi nell'ipomaniacale rumino per la soluzione al "compito".Lo psichiatra dice e'piu'metaforico che un vero delirio perche'provo a prendere un insieme di distorsioni interne vissute per organizzarlo in una logica di senso,ma non ci riesco.Non riesco a narrare cosa diamine sia successo e ci ritorno ossessivamente per cui lo ha chiamato "delirio"metaforico.Cioe'la vita diventa un allontanamento dalla realta'alla ricerca di una soluzione ad una traccia che porta dritto dritto alla psicosi non come conseguenza di un evento piroplastico ma come tentativo di dare una spiegazione narrativa ad un trauma enorme.Il Bipolare questo modello comportamentale lo adotta ma non capisco perche'ci sia tanta incertezza.Nn mi offendo mi va bene qualsiasi diagnosi basta che st'incubo finisce perche'sono molto provato da questa malattia.Nn la auguro a nessuno.
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Nessuno adotta modelli e li segue e i modelli poi inducono psicosi. La malattia crea i modelli da seguire, malattia o disturbo che dir si voglia insomma, la malattia "sono" i modelli prodotti dal cervello in quella determinata configurazione di funzionamento. Non si sceglie se seguirli o meno, e non è che seguendo l'ipomania allora si arriva alla psicosi. Ci si arriva se il processo sottostante si intensifica al punto di arrivare alla psicosi. Così come una febbre parte da 37 e arriva sopra 40 se è scritto che lì debba arrivare.
Ma tutto questo ragionamento sul bipolarismo si deve ad una diagnosi fatta, o no ?
Ma tutto questo ragionamento sul bipolarismo si deve ad una diagnosi fatta, o no ?
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Ex utente
Si capisco il senso di cosa scrive.Beh diciamo che il disturbo bipolare e'un disturbo che penso io.Il latuda per quale motivo lo avrebbe dato?So per certo che ho prodotto un delirio paranoide.Il tema era sulla Massoneria.La produzione era ferma al pensiero ma paranoide e coerente ma su presupposti assurdi.Nel li e allora lo producevo.Poi quando la produzione e'finita,mi sno trovato come un masso psichico e sono ritornato come prima ma la mia capacita'empatica e soprattutto cognitiva e metacognitiva e'danneggiata in chiave progettuale e di efficacia.Ho difficolta'a vedere film,mi riesce difficile applicarmi e parlare con le persone mi stanca.In sostanza sono uno straccio.E'come se sul futuro ci fosse un Masso,nel Passato il vuoto e nel presente un moderato .disagio.Cmq,grazie dottore mi scusi ancora per l'insistenza manifestata su questo spazio.Grazie.
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Appunto, ma la psicosi bipolare non è l'unica psicosi, per questo non capivo come mai automaticamente deduce che si tratti di disturbo bipolare.
Stia alle diagnosi fatte, non le faccia da solo.
Da come si esprime parrebbe di intuire che forse la fase non sia finita, magari sì nel senso della psicosi ma forse ci sono elementi di tipo eccitatorio ancora presenti.
Comunque, la diagnosi in effetti ha senso che sia chiarita, quindi ha senso chiedere delucidazioni, anche per sapere poi come proseguirà, con che tipo di cure, di alternative etc.
Stia alle diagnosi fatte, non le faccia da solo.
Da come si esprime parrebbe di intuire che forse la fase non sia finita, magari sì nel senso della psicosi ma forse ci sono elementi di tipo eccitatorio ancora presenti.
Comunque, la diagnosi in effetti ha senso che sia chiarita, quindi ha senso chiedere delucidazioni, anche per sapere poi come proseguirà, con che tipo di cure, di alternative etc.
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Ex utente
Mia madre ha una diagnosi:Bipolare 1 con manie di persecuzione.Su di lei,tre psichiatri su tre non hanno avuto dubbi.Nell'incipit della sua esplosione delirante piroplastica,le fu`diagnosticata Schizofrenia Paranoide poi corretta in Bipolare 1 con disturbo delirante paranoideo.Vittimismo per qualsiasi cosa e Aggressione.Lei funziona cosi'.Io invece resisto ma alla lunga assorbo tutta quella violenza e beh..deliro pure io ma tra me e me.All'esterno no.Mantengo un contegno.Studio mi applico vado avanti a fatica ma poi crollo.Assorbo come una spugna l'aggressivita',questa e'la mia malattia e nn so piu'dove metterla visto che con queste persone se rispondi significa ritrovarsi nella violenza totale.
Questo consulto ha ricevuto 11 risposte e 5.7k visite dal 03/12/2020.
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Approfondimento su Disturbo bipolare
Il disturbo bipolare è una patologia che si manifesta in più fasi: depressiva, maniacale o mista. Scopriamo i sintomi, la diagnosi e le possibili terapie.