Emetofobia e?
Buongiorno dottori vi ringraziamo per il servizio che offrite gratuitamente.
Mi presento sono un ragazzo di 24 anni, sono sempre stato una persona molto tranquilla e spensierata ma da qualche anno si è presentato un problema molto spiacevole.
Tutto è iniziato qualche anno fa, dapprima con qualche fastidio di natura ansiosa in contesti molto affollati o claustrofobici (prima di allora non erano un problema) poi dopo un paio di mesi sono comparsi gli attacchi di panico che capitavano puntualmente a ciel sereno.
Già dai primi attacchi di panico ho iniziato a sviluppare una forte agorafobia e una forte attenzione sulle componenti somatiche della mia ansia (la nausea).
Col tempo l'agorafobia è diventata molto invalidante bloccandomi a non poter allontanarmi più di qualche chilometro da casa e la nausea è diventata una vera e propria fobia di vomitare.
Ci sono stati periodi in cui per questa fobia ho perso anche 10 chili data la paura di vomitare.
Dopo aver provato 2 psicoterapie entrambi fallimentari con risultati minimi o nulli mi sono rivolto ad uno psichiatra al quale ho spiegato la situazione.
Il mio problema è l'agorafobia, attacchi d'ansia e l'emetofobia che è diventata un pensiero costante (es quando sono fuori casa penso sempre che possa venirmi la nausea e con se gli attacchi di panico e quindi vado in ansia, quando mangio ho paura di poter vomitare dopo).
Mi è stato prescritto il cipralex e lo xanax, sono 25 giorni che assumo il cipralex e non ho mai avuto la necessità di prendere lo xanax riuscendo sempre a gestire gli stati ansiosi.
Come già detto assumo 10gocce di cipralex da 25 giorni più o meno e rispetto all'inizio sicuramente ci sono dei miglioramenti, la nausea nervosa è sparita, quando mangio non ho più attacchi d'ansia nel mentre, non cado più in disperazione e star in mezzo alla gente è meno difficoltoso ma allo stesso tempo la paura costante di vomitare sembra essersi "ovattata" ma sempre presente e così continuo ad essere agorafobico (credo che vada alzata la dose, chiamerò lo psichiatra per valutare)
La mia domanda è una: il cipralex è efficace contro l'emetofobia e il mio pensarci costantemente?
(da ignorante in materia faccio fatica a capire il collegamento tra un farmaco e i miei pensieri)
Scusate la domanda magari stupida ma dopo anni che mi rovina la vita vorrei togliermela di torno, ho già perso un lavoro, una ragazza e tante esperienze e il tutto è diventato frustrante e umiliante e ho paura che degeneri in altro.
Mi presento sono un ragazzo di 24 anni, sono sempre stato una persona molto tranquilla e spensierata ma da qualche anno si è presentato un problema molto spiacevole.
Tutto è iniziato qualche anno fa, dapprima con qualche fastidio di natura ansiosa in contesti molto affollati o claustrofobici (prima di allora non erano un problema) poi dopo un paio di mesi sono comparsi gli attacchi di panico che capitavano puntualmente a ciel sereno.
Già dai primi attacchi di panico ho iniziato a sviluppare una forte agorafobia e una forte attenzione sulle componenti somatiche della mia ansia (la nausea).
Col tempo l'agorafobia è diventata molto invalidante bloccandomi a non poter allontanarmi più di qualche chilometro da casa e la nausea è diventata una vera e propria fobia di vomitare.
Ci sono stati periodi in cui per questa fobia ho perso anche 10 chili data la paura di vomitare.
Dopo aver provato 2 psicoterapie entrambi fallimentari con risultati minimi o nulli mi sono rivolto ad uno psichiatra al quale ho spiegato la situazione.
Il mio problema è l'agorafobia, attacchi d'ansia e l'emetofobia che è diventata un pensiero costante (es quando sono fuori casa penso sempre che possa venirmi la nausea e con se gli attacchi di panico e quindi vado in ansia, quando mangio ho paura di poter vomitare dopo).
Mi è stato prescritto il cipralex e lo xanax, sono 25 giorni che assumo il cipralex e non ho mai avuto la necessità di prendere lo xanax riuscendo sempre a gestire gli stati ansiosi.
Come già detto assumo 10gocce di cipralex da 25 giorni più o meno e rispetto all'inizio sicuramente ci sono dei miglioramenti, la nausea nervosa è sparita, quando mangio non ho più attacchi d'ansia nel mentre, non cado più in disperazione e star in mezzo alla gente è meno difficoltoso ma allo stesso tempo la paura costante di vomitare sembra essersi "ovattata" ma sempre presente e così continuo ad essere agorafobico (credo che vada alzata la dose, chiamerò lo psichiatra per valutare)
La mia domanda è una: il cipralex è efficace contro l'emetofobia e il mio pensarci costantemente?
(da ignorante in materia faccio fatica a capire il collegamento tra un farmaco e i miei pensieri)
Scusate la domanda magari stupida ma dopo anni che mi rovina la vita vorrei togliermela di torno, ho già perso un lavoro, una ragazza e tante esperienze e il tutto è diventato frustrante e umiliante e ho paura che degeneri in altro.
[#1]
La terapia va valutata a partire dalla quarta settimana a dose piena.
Il dosaggio attuale potrebbe non essere sufficiente per il trattamento completo dei suoi disturbi.
Le terapia vanno assunte come indicato e variate secondo le indicazioni che riceverà nei controlli periodici.
Dr. F. S. Ruggiero
http://www.francescoruggiero.it
Il dosaggio attuale potrebbe non essere sufficiente per il trattamento completo dei suoi disturbi.
Le terapia vanno assunte come indicato e variate secondo le indicazioni che riceverà nei controlli periodici.
Dr. F. S. Ruggiero
http://www.francescoruggiero.it
https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/
[#2]
Utente
La ringrazio della risposta dottore, penso che come tempistiche a 4 settimane dovremmo esserci arrivati, come già detto nel consulto i miglioramenti ci sono stati ma non del tutto. Alcune cose sono migliorate altre solo smussate ad ogni modo chiamerò per ulteriori delucidazioni. Lo xanax era prescritto al bisogno e sono riuscito a farne a meno.
Lei crede che dai risultati avuti nonostante un dosaggio non sufficiente possa ben sperare per una guarigione completa?
Cordiali saluti.
Lei crede che dai risultati avuti nonostante un dosaggio non sufficiente possa ben sperare per una guarigione completa?
Cordiali saluti.
[#3]
Il dosaggio non è completo per i suoi disturbi.
La prescrizione al bisogno di un prodotto è inutile poiché o si resiste o il bisogno è continuo, invece la terapia va impostata in modo che al controllo successivo si possa togliere la benzodiazepina in tempi corretti.
La prescrizione al bisogno di un prodotto è inutile poiché o si resiste o il bisogno è continuo, invece la terapia va impostata in modo che al controllo successivo si possa togliere la benzodiazepina in tempi corretti.
[#4]
Utente
Dottore volevo aggiornarla sulla situazione, ho contattato lo psichiatra il quale mi ha detto di alzare la dose a 15 gocce una goccia al giorno dato che anche secondo lui la dose non era pienamente sufficiente e di ricontattarlo dopo almeno 25 giorni dal raggiungimento delle 15 gocce.
Lei cosa ne pensa?
Lei cosa ne pensa?
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 1.4k visite dal 03/11/2020.
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Approfondimento su Ansia
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