Modo lieve di attacchi di panico che mi hannoinvalidato soprattutto nel guidare la macchina

Gentile utente,

Diversi punti non chiari. La diagnosi presumo sia stata disturbo di panico. Il trattamento in tal caso è congruo, am perché dice "L PSICHIATRA CONSULTATO MI HA PRESCRITTO XANAX E EUTIMIL,OVVIAMENTE SENZA ALCUN RISULTATO RISOLUTIVO". Di solito con questa cura si ottengono risultati risolutivi. Ma significa che continua ad avere gli attacchi di panico dopo diverse settimane di cura, oppure vuol dire una cosa diversa ? Perché ad una prima lettura è un'affermazione paradossale: ho fatto la cura e ovviamente non ha avuto risultato...
Il disturbo di panico non ha cause di nessun tipo, fatta eccezione per la predisposizone (familiare) e l'uso di alcune sostanze (ma anche in questo caso non senza prediosposizione). Per il resto gli stili di vita da soli non sono in grado di provocarlo. Gli eventi di vita possono rivelarlo, ma anche in questo caso non senza predisposizione.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

CHIARISCO I PUNTI:
PRENDO 1/2 PASTIGLIA DI EUTIMIL LA MATTINA CONGIUNTAMENTE A 5/6/7 GOCCE DI XANAX,SEMPRE LA MATTINA.
A BISOGNO PRENDO PIU' GOCCE.
QUESTO DA A N N I !CON OVVI PROBLEMI DI DIPENDENZA.
LO PSICHIATRA RICONSULTATO ANNUALMENTE ,MI DICE DI CONTINUARE LA TERAPIA COSI' COME' AUMENTANDO IL N. DI GOCCE.MA L'AUMENTO DI GOCCE MI FA' SOLO DORMIRE.GLI ATTACCHI DI PANICO SEMMAI SONO AUMENTATI E NON DIMINUITI COSI' COME L'ANSIA DA STRESS PER VITA NON ADATTA ALLA MIA PERSONA..
P.S. TUTTO E' INIZIATO DA UN LICENZIAMENTO SENZA GIUSTA CAUSA.
MI AUGURO DI ESSERE STATA SUFFICENTEMENTE "CHIARA"
DISTINTI SALUTI

Gentile utente,

mezza cp di eutimil non è una dose terapeutica. Quasi nessuno risponde a mezza cp di eutimil. Per quanto riguarda le gocce, non stupisce che siano ancora lì, e in più al bisogno, perché assume dosi sub-terapeutiche del farmaco base.
Non si tratta di dipendenza (la dose di xanax è piccola, certo darà assuefazione ma di entità minima), ma di dipendenza da un disturbo che sicuramente prende fuoco ogni qual volta prova a non prendere queste medicine, o a ridurle, perché non è "spento".
Il disturbo può essere iniziato in varie situazioni, ma è quello che è, come le dicevo.
Lei comunque non sta facendo una terapia con cui può ottenere risultati, sicuramente per una questione di dosaggio. Mi sembra assurdo che in questi anni non abbia provato dosi maggiori del farmaco.
Chieda un secondo parere se è davvero così.

Il dosaggio di paroxetina che lei assume è inefficace. Gli ansiolitici perdono di efficacia nel lungo termine. La frequenza annuale di un controllo psichiatrico non serve a nulla. La sua terapia non è gestita al meglio. Se le cose stanno in questo modo io cambierei specialista.
cordiali saluti

Dott. Vassilis Martiadis
Psichiatra e Psicoterapeuta
www.psichiatranapoli.it