Pensieri intrusivi paura di fare del male

Buongiorno,

sono un ragazzo di 29 anni che lavora in modo stabile seppure un lavoro di resposabilità per l'età che ho.


Sono sempre stato una persona timida ma non in modo esagerato, una volta rotto il ghiaccio tutto tranquillo... di certo sono molto molto ansioso e ipocondriaco avendo periodi in cui alcuni sintomi li amplifico pensando sempre al peggio (vedi altre domande qui).
Sono molto severo con me stesso e in genere mi impongo standard alti che sto iniziando a rivalutare per vivere meglio... gli errori mi pesano e cerco di essere sempre perfezionista sul lavoro anche se spesso i tempi non lo permettono.


Non ultimo ancora vivo in casa con i miei genitori seppure in un piano mio e stiamo iniziando a valuatare di prendere una casa con la mia ragazza che da un lato mi fa piacerissimo dall'altro mi preoccupa per tutte le incertezze in termini di pagamenti ecc che ne conseguono, insomma oltre che ansia lavorativa mi sento in una fasa di transizione e abbastanza insicuro.


Quello che mi è successo un sabato sera di 2 settimane fa complica le cose... stavo a cena con la mia ragazza ed i genitori quando in seguito ad un fatto di cronaca hanno iniziato a parlare di serial killer e cose simili (io ho sempre evitato film horror perchè mi impressionano abbastanza). . . fatto sta che finito il discorso e la serata mi sono ritrovato solo con la mia ragazza e in mente mi sono partite delle scene che mi scoccia pure dire riferite a lei... da li ho trovato una scusa per tornare a casa... mi sono sentito uno schifo per averlo pensato, ho avuto un attacco di panico battiti a 200 al minuto circa e sudore a freddo con muscoli irrigiditi.
Subito dopo avevo bisogno di parlarle e le ho mandato un messaggio dicendo che ci tenevo tanto a lei.

Sono riuscito ad addormentarmi sperando che i pensieri svanissero il giorno dopo ma invece puntualmente la mente tornava lì e puntualmente avevo paura con conseguente sfinimento fisico... quando mi venivano in mente certe scene a volte riuscivo a scacciarle, alre invece cercavo di ridicolizzarle... e poi ho iniziato a leggere del DOC (non so se è quello) ed ho iniziato a cercare di far fluire via i pensieri.

Ora mi sembra che il numero di volte a cui penso a queste cose è diminuito molto e riesco spesso a scacciare il pensiero prima che si manifesti in una forma vivida nella mia testa... e cerco di non avere paura.

Una cosa però che mi caratterizza è che ho sempre voluto affrontare di petto i problemi e vorrei risolvere del tutto, avere pieno controllo della mia mente ed essere sereno come prima... ormai noto che i pensieri di quel tipo (3-4 al giorno) ce l'ho per una motivazione strana... cioè è come se i pensieri in se non mi facessero più paura (ancora un pò si a dire il vero.. ma li controllo meglio) mi fa paura il fatto che qualora si ripresentassero cadrei di nuovo nell'ansia e panico e quindi è come se alcune volte cerco quei pensieri per essere certo di averli sconfitti... questo ovviamente alimenta la cosa che comunque è fastidiosa.
per ora non è poi così invalidante ma vorrei un vostro parere perchè ho avuto davvero paura... preferisco 1000 volte l'ipocondria delle malattie insomma.
grazie
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 42.4k 1k
Necessariamente deve far valutare la situazione da uno specialista per capire se è opportuno intervenire con trattamenti specifici.


Dr. F. S. Ruggiero

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Utente
Utente
Grazie Dottore, ma pensa che questi sintomi siano compatibili con DOC? In questo momento la paura è alta...se può dirmi qualcosa di più specifico. Nel frattempo mi sto avvicinando all'idea di andare da uno specialista.. Diciamo che sempre per ipocondria ho paura di diventare dipendente dalle visite con uno psicologo e cerco sempre di risolvere le cose da solo. Rispetto all'inizio ora va meglio senza dubbio ma non posso dire che la cosa è sparita..
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 42.4k 1k
Potrebbe essere qualunque cosa, se lei legge delle cose e si ritrova assume le caratteristiche di ciò che legge per autoconvincersi.

La visita psichiatrica è chiarificatrice e soprattutto consente di trattare i suoi sintomi in modo efficace.
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Utente
Utente
La ringrazio per il tempo speso Dottore.. sono convito (magari sbaglierò) che alcune sfide vadano affrontate con se stessi, dipendere da un'altra persona nel superare un problema mi sembra un "appoggio poco stabile", vorrei cercare sicurezze in me stesso e devo dire che alcuni miglioramenti mi sembra di averli fatti. Però penso anche che quando serve serve, non sono un medico e quindi prenderò un appuntamento per una visita. Grazie ancora.
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 42.4k 1k
Sbaglia proprio l’approccio alla malattia e per questo partendo in questo modo potrà avere risultati parziali
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Utente
Utente
Come fa a dire che sbaglio approccio alla malattia se le sto spiegando che andrò dallo psicologo? Cercavo di avere alcune informazioni in più in merito a questa situazione ma se la risposta è "vai dallo psicologo" questo forum credo abbia poco senso di esistere. Comunque la ringraziamo per il tempo speso. Cordiali saluti.
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 42.4k 1k
sono convito (magari sbaglierò) che alcune sfide vadano affrontate con se stessi, dipendere da un'altra persona nel superare un problema mi sembra un "appoggio poco stabile", vorrei cercare sicurezze in me stesso e devo dire che alcuni miglioramenti mi sembra di averli fatti.

Facevo riferimento a questa frase. Oltretutto le ho indicato di andare da uno psichiatra e risponde che andrà da uno psicologo.

Il forum ha poco senso di esistere per le persone come lei che vogliono avere rafforzamenti sulla malattia senza ricevere risposte tecniche perché è una usanza tutta italiana comportarsi in questo modo, credere di sapere tutto leggendo quattro righe in croce su google o su fonti non attendibili.

La caratteristica di questo sito è la alta attendibilità delle informazioni mediche che vengono fornite a differenza di tante altre nella giungla di internet.

Riceve delle risposte adeguate alla sua condizione e si permette pure di fare lo spocchioso, ciò perché pensando di essere anonimi pensate di scrivere tutte le cavolate che volete.
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Utente
Utente
Mi sembra che ci sia un disguido non volevo essere spocchioso volevo semplicemente dire che la risposta mi sembra un po' scontata...io stesso partecipo a forum inerenti il mio lavoro e se rispondo cerco di approfondire, lo so che non può fare diagnosi a distanza ( è chiaro che questo non è possibile ed è superfluo ribadirlo) ma non mi ha fatto una domanda in più di quanto ho detto... Il suo primo commento lo ritengo un pò scontato tutto quì senza fare la morale sugli italiani che le assicuro non sono tra quelli che "odiano" online..tutt'altro.

inoltre se avesse letto il mio messaggio:

" Però penso anche che quando serve serve, non sono un medico e quindi prenderò un appuntamento per una visita. Grazie ancora."

avrebbe visto che non sto negando di fare una visita..

Io in internet vedrò quello che voglio ma mi permetta di dire che lei fa lo stesso nei messaggi.

Non conosco bene la differenza tra pischiatra e psicologo ma pensavo che parlare con uno psicologo poteva aiutarmi quanto meno a capire.
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 42.4k 1k
E' la premessa che è errata perchè dalla premessa poi giunge alla conclusione di doversi curare come se dovesse ammettere una sorta di sconfitta.

Non è così.

Avere l'idea che rivolgersi ad uno specialista della mente sia una sconfitta interiore, una cosa per cui non si deve mai cedere, o pensare di doversi appoggiare a qualcuno è una falsa idea che rende mutevole e poco efficace il trattamento che si sta per intraprendere.

Se avesse una patologia palpabile (nel senso fisico, di poterla sentire nel corpo) non farebbe questo ragionamento e vorrebbe che qualcuno risolva la questione con le proprio conoscenze.

Questo è quanto, la lettura di sconfitta personale è una idea appartenente a pregiudizi sociali e culturali che in questo paese non tardano a venire fuori.
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Utente
Utente
Su questo concordo in tutto quello che dice...è vero che nel nostro paese questi aspetti ci sono ed in una persona come me pesano nonostante non pensi di avere una visione troppo chiusa. Però ad essere sinceri non è solo questo.. Anche questo ma non è solo "non accettare socialmente" di fare una visita , il punto è che ho paura di dover dipendere da qualcun'altro per trovare una mia serenità che prima di 2 settimane fa avevo con me stesso e che ora, complice anche l'enorme stress lavorativo che sto subendo, non riesco ad avere.
Comunque la ringrazio sinceramente per il tempo che mi ha dedicato. Buona giornata.
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