Come scalare elopram
Gentili dottori buongiorno, volevo porre alla vostra attenzione il seguente problema:
Da parecchi anni assumo elopram 30 mg e xanax 1, 5 mg al di per DAP
Non avendo più avuto problemi di ansia e panico un anno fa ho tolto completamento lo xanax con una sospensione graduale del farmaco e adesso vorrei diminuire il Citalopram a 20 mg.
Il medico che mi prescrisse i farmaci, che è anche il mio medico di famiglia mi ha detto che posso togliere immediatamente i 10 mg senza problemi, ma volevo sapere da voi esperti se l’interruzione immediata di 10 mg possa dare problemi di astinenza e nel caso come posso diminuire in maniera sicura il farmaco.
Cordiali saluti
Da parecchi anni assumo elopram 30 mg e xanax 1, 5 mg al di per DAP
Non avendo più avuto problemi di ansia e panico un anno fa ho tolto completamento lo xanax con una sospensione graduale del farmaco e adesso vorrei diminuire il Citalopram a 20 mg.
Il medico che mi prescrisse i farmaci, che è anche il mio medico di famiglia mi ha detto che posso togliere immediatamente i 10 mg senza problemi, ma volevo sapere da voi esperti se l’interruzione immediata di 10 mg possa dare problemi di astinenza e nel caso come posso diminuire in maniera sicura il farmaco.
Cordiali saluti
[#1]
Non ho capito perché mette in dubbio l'indicazione del suo medico.
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
[#2]
Ex utente
Intanto grazie per aver risposto Dott. Pacini, volevo solo avere qualche consiglio in più perché non tutti i metodi di cura sono uguali e cambiano spesso da medico a medico.
Molti consigliano il graduale scalo della piena dose per esempio, altri a quanto pare no.
Capisco perfettamente la sua considerazione, mA tenga presente che purtroppo la maggior parte delle persone che si rivolge in rete per dei consigli medici e non parlo solo psichiatrici ma di tutte le specializzazioni come nel vostro sito, sono evidentemente delle persone insicure e hanno bisogno di rassicurazioni.
Per esperienza personale, le posso assicurare che le persone normali non utilizzano siti medici per porre delle domande ma al limite vanno dal proprio medico, a volte neppure da quello.
Quindi, le ribadisco che capisco perfettamente la sua osservazione quando mi fa notare che il mio medico si è già espresso e che la mia fiducia dovrebbe essere incondizionata, ma se posso avere un ulteriore parere medico, anche nel limite di un consulto a distanza ma basato sulla sua esperienza medica, mi farebbe piacere.
Molti consigliano il graduale scalo della piena dose per esempio, altri a quanto pare no.
Capisco perfettamente la sua considerazione, mA tenga presente che purtroppo la maggior parte delle persone che si rivolge in rete per dei consigli medici e non parlo solo psichiatrici ma di tutte le specializzazioni come nel vostro sito, sono evidentemente delle persone insicure e hanno bisogno di rassicurazioni.
Per esperienza personale, le posso assicurare che le persone normali non utilizzano siti medici per porre delle domande ma al limite vanno dal proprio medico, a volte neppure da quello.
Quindi, le ribadisco che capisco perfettamente la sua osservazione quando mi fa notare che il mio medico si è già espresso e che la mia fiducia dovrebbe essere incondizionata, ma se posso avere un ulteriore parere medico, anche nel limite di un consulto a distanza ma basato sulla sua esperienza medica, mi farebbe piacere.
[#3]
Proprio per questo si tende a richiamare al senso diretto di una interazione medica. Razionalmente, si può dubitare di tutto. Non è neanche vero che se una cosa viene fatta in maniera varia vuol dire che non è importante. Ci sono terapie fatte in maniera sbagliata dalla maggioranza degli operatori, ci sono procedure che ognuno fa come crede invece perché non sono in fondo così importanti, etc.
Però avendo il medico di fronte, di solito ci si fida, e la documentazione in rete purtroppo non aiuta a chiarire le idee proprio perché si trova di tutto, e perché chi cerca spesso lo fa in maniera preoccupata.
In sostanza, mi torna che il primo passo di una riduzione sia il dimezzamento dose in questo caso, ma se ha davanti il medico non c'è niente di male a chiedergli direttamente la cosa.
Però avendo il medico di fronte, di solito ci si fida, e la documentazione in rete purtroppo non aiuta a chiarire le idee proprio perché si trova di tutto, e perché chi cerca spesso lo fa in maniera preoccupata.
In sostanza, mi torna che il primo passo di una riduzione sia il dimezzamento dose in questo caso, ma se ha davanti il medico non c'è niente di male a chiedergli direttamente la cosa.
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 4.5k visite dal 28/10/2020.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.