Il mio medico dice che quando mi prendo

gentili dottori,
voglio sottoporvi il mio caso.Ho 24 anni, mi e' stato diagnosticato a gennaio del 2007 (dopo ricovero) disturbo bipolare fase depressiva, i medici mi hanno prescritto zyprexa e depakin. ho fatto la cura per due mesi e dopo ho lasciato le medicine perche' volevo laurearmi . dal momento che ho lasciato le medicine fino a marzo 2008 non ho avuto problemi. a marzo 2008 ho avuto una seconda crisi mi sentivo Gesu' cristo l'onnipotente, a seguito della crisi sono stato ricoverato (tso) e mi hanno diagnosticato disturbo bipolare fase maniacale.
Oggi sono in cura presso un medico che mi ha prescritto le seguenti medicine depamide 300mg + mutabon ansiolitico la mattina 1 mutabon ansiolitico alle 14:00 e 20 mg di zyprexa + 1 mutabon ansiolitico +1 depamide da 300mg la sera.
arrivo al dunque : io mi sento bene , non ho piu' allucinazioni, non vedo piu' la realta' distorta. Gli unici residui che mi sono rimasti sono : 1) non riesco ad uscire nel mio paese 2) ho paura di incontrare gente che conosco 3) la mattina mi alzo tardi verso le 12:00 4) mi viene la disperazione e mi prendo a schiaffi solo.Il mio medico dice che quando mi prendo a schiaffi solo sono solo sceneggiate e che le posso evitare, e oltretutto mi dice che ne usciro' dalla malattia completamente. Voi cosa ne pensate in merito ? secondo voi questa fobia sociale passa ? riusciro' a guarire totalmente ? attendo vostre risposte grazie

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Dr.ssa Franca Scapellato Psichiatra, Psicoterapeuta 4.1k 202
Gentile utente,
per quanto riguarda la "fobia sociale" che probabilmente è legata a un residuo di ansia e depressione, può essere superata, sforzandosi un po' da parte sua, facendosi aiutare ad uscire magari da un amico, o un parente del quale ha fiducia. Alzarsi tardi al mattino dipende da lei, non dalla malattia o dalle terapie: provi a darsi un orario e un programma per la giornata, starà meglio.
Per quanto riguarda il "guarire totalmente" il discorso è diverso: una persona con disturbo bipolare può tenere la malattia sotto controllo, come fa un diabetico o un iperteso, ma si deve curare per tutta la vita, anche se capisco che non è facile da accettare. Molte persone famose hanno dovuto convivere con questa malattia, ma nonostante questo hanno raggiunto il successo e hanno avuto una vita piena di soddisfazioni.
Cordiali saluti

Franca Scapellato

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Attivo dal 2009 al 2017
Ex utente
grazie dottoressa,
cosa ne pensa invece di quelle fasi di disperazione in cui mi viene voglia di prendermi a schiaffi e poi lo faccio? secondo lei passano? della cura cosa ne pensa le sembra buona? nuovamente grazie
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Dr.ssa Franca Scapellato Psichiatra, Psicoterapeuta 4.1k 202
Se è costretto a stare in casa tutto il giorno perché ha paura di uscire i momenti di disperazione e di rabbia ci possono essere, e con questi anche atti di autolesionismo come prendersi a schiaffi.
Se trovasse un impegno da portare avanti, per esempio un'attività fisica per calare di peso, oppure studiare una lingua straniera per migliorare la sua cultura, preparare un curriculum da spedire per cercare un lavoro o altro, si aiuterebbe a stare meglio, le medicine non possono risolvere tutti i problemi.
Per i farmaci, da quanto riferisce stanno funzionando, e pochi giorni fa i colleghi le hanno risposto esaurientemente.
Cordiali saluti
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Attivo dal 2009 al 2017
Ex utente
gentile dottoressa,
la ringrazio cercherò di trovare qualche impegno e cercherò di uscire anche se provo un sacco di vergogna e ho sempre paura di incontrare gente che conosco. quando li incontro poi divento tutto caldo e mi blocco. Ho paura che dalla seconda crisi la mia capacità di relazionarmi è diminuita . ho abbandonato tutti gli amici. cercherò di migliorare la ringrazio veramente anche per le belle parole.
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Attivo dal 2009 al 2017
Ex utente
gentili dottori,
ho seguito il consiglio della dottoressa scapellato. Sono uscito con mia sorella e il ragazzo , siamo andati a mangiare una pizza. In questa uscita mi sono capitate delle cose che cercherò di descrivere: mentre li aspettavo in un piazzale ho visto una ragazza che parlava al telefonino ho subito pensato che stasse parlando di me, anche se ero convinto che non parlasse di me . Dopo la pizza siamo andati a farci una passeggiata e visto che mia sorella e il ragazzo erano dietro di me io pensavo che mi facevano gesti e che parlavano male di me anche se non era vero e io sapevo che non era vero. Erano quindi dei pensieri cosi forti che nemmeno riuscivo a gestire. cosa ne pensate di questi pensieri che mi bloccavano? forse è normale per uno che esce poco? o sono proprio sintomi della malattia ? grazie a chi vorrà rispondermi
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.4k 1k
I pensieri paranoidi non sono cose di cui uno si accorge, per definizione. Mi sembra che la tendenza a rimuginare sulle cose sia piuttosto spiccata, e questo è un aspetto frequente nel suo disturbo. Una psicoterapia, visto che utilizzare antidepressivi non è la cosa più indicata, èuò essere una soluzione utille (cognitivo-comportamentale).

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

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Attivo dal 2009 al 2017
Ex utente
gentile dottore,
io già sto facendo piscoterapia, non capisco è normale ? o è qualcosa di cui mi devo preocupare?
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.4k 1k
Psicoterapia di che tipo ? Da quanto tempo più o meno e con quali risultati. Lei deve conoscere il nome della tecnica psicoterapica, il tempo dopo cui si stabilisce se la tecnica sta funzionando e in che senso si stabilisce il funzionamento (ovviamente nel senso che i sintomi "bersaglio" migliorano).
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Attivo dal 2009 al 2017
Ex utente
la piscoterapia l'ho iniziata da almeno tre mesi . non so che tipo di pscoterapia credo che sia di sostegno ai farmaci che prendo ( ancora non ha iniziato la piscoterapia vera e propria). cmq lei pensa che posso continuare ad uscire nonostante questi problemi? a poco a poco vanno via?
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.4k 1k
"di sostegno" non è una tecnica. Che significa non ha ancora iniziato la psicoterapia vera e propria ? Le sedute fatte fino ad ora che cosa sono ? Un'impostazione un po' oscura di questa terapia. Anche se non fosse iniziata dovrebbe sapere più o meno quali sono i termini di funzionamento.
Non vedo esattamente perché non debba uscire anche se si ripetessero questi sintomi. Se andranno via lo vedrà.
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Attivo dal 2009 al 2017
Ex utente
si effettivamente non so che tipo di piscoterapia faccio. me lo farò dire e poi di seguito glielo farò sapere.questi sintomi sinceramente mi fanno un pò paura , ho paura di ricadere nella crisi.e poi sono solo dei pensieri che io stesso so che non sono verità però mi turbano. dalla seconda crisi (non so se a letto) ho grandi difficoltà ad uscire e ho paura che le mie capacità di relazionarmi sono molto ridotte.(anche se quando esco tutti mi dicono che mi comporto benissimo)
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.4k 1k
Tutti le dicono che si comporta benissimo ma quindi lei lo chiede continuamente. Sarà anche rimasto "perplesso" dal fatto che in passato ha perso il controllo di funzioni che di solito sono automatiche, cioè di solito non ci si preoccupa di poter delirare come non ci si preoccupa di respirare, quindi la psicoterapia dovrebbe intervenire anche su questo delicato adattamento alla malattia evitando che lei si ponga continuamente il problema "in che stato sono".
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Dr.ssa Franca Scapellato Psichiatra, Psicoterapeuta 4.1k 202
Forse come primo tentativo è stato un po' troppo prolungato: detto così, uscire per una pizza, sembra niente, ma coi suoi problemi fobici è uno sforzo impegnativo.
Potrebbe stabilire insieme al terapeuta un programma di attività, analizzando poi quello che ha funzionato e quello che non è andato bene, una specie di allenamento, partendo per esempio da uscite brevi per acquistare sicurezza. E' una tecnica della terapia cognitivo comportamentale ed è efficace per le fobie.
L'impressione che gli altri parlino di lei e la guardino è molto frequente, come dice anche il dottor Pacini. E' dovuta all'ansia, è molto sgradevole e per questo l'esposizione alle situazioni che le fanno paura va dosata.
Cordiali saluti
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Attivo dal 2009 al 2017
Ex utente
gentili dottori,
dott.pacini: io non lo domando continuamente, me lo dice mia sorella che spesso sta con me, e pure un mio amico che sa tutto di me.Con la psicologa-psicoterapeuta affrontiamo questi problemi, ma sinceramente la domanda in che stato sono? non me la pongo. i miei problemi sono altri che già li avevo elencati. cioe' ho paura di incontrare gente che conosco, divento tutto rosso se mi ferma qualcuno che conosco, mi sento incapace di relazionarmi, non riesco ad uscire nel mio paese da solo, ho abbandonato gli amici, non mi va di uscire con loro , ho paura di non sapermi orientare.
dottoressa scapellato : si credo che la mia psicologa sta attuando un tipo di terapia cognitivo comportamentale, lei in particolare mi sprona ad uscire, mi dice tu ti devi domandare cosa vuoi fare della tua vita ,poi mi aiuta a gestire meglio alcuni rituali che ho, per esempio quando preparo la tavola all'ora di pranzo , metto i piatti , poi per me un piatto porta un tumore e lo metto al posto mio, poi tocco tre volte la maniglia della porta altrimenti mio padre muore.Poi la psicologa mi dice che ho un buon linguaggio, che sono solo sensazioni quelle di non sapermi orientare e di essere incapace di relazionarmi. Poi mi dice che ho paura di incontrare gente che conosco solo perche' ho paura di dare un'immagine diversa di quello che ero una volta.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.4k 1k
Mi sembra proprio che se li ponga, ha scritto un secondo post proprio per questo. Che vuol dire non si preoccupa di come va la sua malattia ? Di che stiamo parlando allora ?
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Attivo dal 2009 al 2017
Ex utente
Si ha ragione. mi sono espresso male , volevo dire che quando esco non mi pongo la domanda in che stato sono.
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Attivo dal 2009 al 2017
Ex utente
gentili dottori,
volevo porvi un'altra domanda . da quando assumo la terapia per il disturbo bipolare ho problemi di impotenza nel senso che ho un'erezione diminuita rispetto a quella di una volta. e poi l'eiaculazione è inferiore rispetto ad una volta cioe' escono poche gocce di sperma. cosa ne pensate ? e'normale?
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Attivo dal 2009 al 2017
Ex utente
perche'non rispondete? ho detto qualcosa di sbagliato o di maleducato ?
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.4k 1k
Con i farmaci che assume è più che possibile. In particolare il mutabon.
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Attivo dal 2009 al 2017
Ex utente
grazie dott. pacini
[#21]
Dr.ssa Franca Scapellato Psichiatra, Psicoterapeuta 4.1k 202
Gentile utente,
volevo farle notare quanto è concentrato su se stesso: se non le si risponde, pensa subito di essere "colpevole" e "causa" del comportamento degli altri. Nello specifico, mi era scaduto l'antivirus (roba informatica, non di medicina) e mi ero scollegata per prudenza. Per fortuna le ha risposto il collega Pacini.
Allo stesso modo una persona per strada può essere distratta e non salutare, o sorridere perché pensa ai fatti suoi, o avere i nervi perché ha problemi col mutuo della casa.
So che non è facile, ma quando si renderà conto di non essere al centro dei pensieri dei suoi compaesani sarà sulla buona strada (capirlo razionalmente non basta).
Cordiali saluti
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Attivo dal 2009 al 2017
Ex utente
Grazie dottoressa,
effettivamente ha ragione.
[#23]
Attivo dal 2009 al 2017
Ex utente
gentili dottori,
credo che dopo la seconda crisi ho perso molte delle
mie capacita':
non riesco ad uscire, ho paura di incontrare gente che conosco, mi faccio tutto rosso se parlo con qualcuno che conosco, mi sento incapace ad orientarmi,mi sento incapace a relazionarmi,ho vergogna anche perche' ho preso trenta chili. che mi dite, so che sono ripetitivo ma cerco delle conferme. secondo voi queste incapacita' ,paure,ansie se ne vanno ?
[#24]
Dr.ssa Franca Scapellato Psichiatra, Psicoterapeuta 4.1k 202
Certo che si guarisce.
A questo proposito ho letto proprio stamattina nella sezione Minforma un articolo molto chiaro del dottor Daniel Bulla, che parla proprio di fobia sociale.
Nel suo caso il discorso è più complesso perché c'è anche il disturbo dell'umore, però sono sicura che si ritroverà nella descrizione dei sintomi e delle paure.
Cordiali saluti
[#25]
Attivo dal 2009 al 2017
Ex utente
gentile dottoressa,
E' vero mi sono ritrovato nella descrizione fatta dal dott. daniel bulla quella sulla fobia sociale.
Il mio medico mi dice che e' ansia e che adesso devo attivarmi io.
mi dice di iniziare ad uscire a poco alla volta, e mi assicura che tutto ritornerà come prima. speriamo che è vero anche perche' sto stando tutti i giorni chiuso in casa.vi faccio un esempio : a pasquetta non sono andato con i miei amici perche' con loro c'era pure la mia ex ragazza, poi sono uscito con mio padre , siamo andati a trovare un amico. sulla strada per andare a casa dell'amico avevo una paura matta di incontrare i ragazzi che erano andati a festeggiare la pasquetta, stavo sulle spine.
[#26]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.4k 1k
Non ripeta gli stessi concetti e domande. Ne abbiamo già parlato.
I sintomi non si risolvono non avendoli. Questo no. Parlandone spesso diventano problemi ancora più grandi, specie se si pensa che parlandone migliorino.
Il tempo speso a parlarne è meglio usarlo per trattarli.
Non ha senso ripetere che è a disagio con gli altri, non c'è nessuna risposta particolare da dare ad una cosa che è prevedibile come decorso dopo nua fase maniacale.
Una psicoterapia può aiutare a gestire questi sintomi, evitando di metterli al centro del suo pensiero.
[#27]
Attivo dal 2009 al 2017
Ex utente
gentili dottori,
oggi sono andato dal mio medico (psichiatra) e lui mi ha assicurato che io uscirò da questa malattia definitivamente e che non dovrò prendere farmaci a vita.cosa ne pensate visto che l'altra volta si e' detto che dovevo prendere farmaci a vita.
[#28]
Dr.ssa Franca Scapellato Psichiatra, Psicoterapeuta 4.1k 202
L'obiettivo è quello di riuscire a stare bene. Quando i disturbi si saranno attenuati e molti, come la fobia sociale, saranno scomparsi, si potrò pensare a ridurre i farmaci, non è escluso che si possano anche sospendere, però non i controlli presso lo psichiatra o la psicoterapia, che va proseguita a lungo.
Stare bene per un periodo lungo, di anni, è un'ottima cosa, che le auguro di cuore, ed è assolutamente possibile, però il disturbo bipolare ha come caratteristica le ricadute. Porre come obiettivo la scomparsa della malattia o la sospensione della terapia non è utile.
Cordiali saluti
[#29]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.4k 1k
"oggi sono andato dal mio medico (psichiatra) e lui mi ha assicurato che io uscirò da questa malattia definitivamente e che non dovrò prendere farmaci a vita."

Non credo abbia detto così, sarebbe stato irresponsabile. I medici non leggono le sfere di cristallo per compiacere chi gli sta davanti. La prognosi di questa diagnosi non prevede queste "promesse".
[#30]
Attivo dal 2009 al 2017
Ex utente
gentile dottore,
il mio medico mi ha risposto proprio nel modo in cui le ho riferito. mi ha detto dopo aver finito la terapia teniamo sotto controllo la malattia nel senso che se io o i miei familiari riscontriamo qualche anomaia lo dobbiamo riferire a lui cosi' se e' il caso provvede.
[#31]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.4k 1k
Quindi ha detto una cosa che non c'entra niente con

"oggi sono andato dal mio medico (psichiatra) e lui mi ha assicurato che io uscirò da questa malattia definitivamente e che non dovrò prendere farmaci a vita."
[#32]
Attivo dal 2009 al 2017
Ex utente
gentile dott. pacini;
il medico mi ha detto:"oggi sono andato dal mio medico (psichiatra) e lui mi ha assicurato che io uscirò da questa malattia definitivamente e che non dovrò prendere farmaci a vita." e in piu' mi ha detto '' dopo aver finito la terapia teniamo sotto controllo la malattia nel senso che se io o i miei familiari riscontriamo qualche anomaia lo dobbiamo riferire a lui cosi' se e' il caso provvede''. in poche parole mi ha detto che non dovrò prendere farmaci a vita e che guarirò definitivamente dalla malattia.

[#33]
Dr.ssa Franca Scapellato Psichiatra, Psicoterapeuta 4.1k 202
Gentile utente,
il medico non ha detto che guarirà definitivamente, questa è una sua interpretazione. Ci possono essere ricadute, che lei o i suoi familiari potranno osservare, e allora provvederà con le cure.
Si tratta di una diversa strategia terapeutica, trattare le eventuali ricadute invece di prescrivere farmaci per tempi molto lunghi per evitare scompensi dell'umore.
[#34]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.4k 1k
Mi sembra un progetto folle. Come se un cardiologo dicesse: se poi le viene un infarto me lo faccia sapere che reiniziamo. Considerando che questa malattia si complica durante le ricadute con ricoveri coatti, incidenti, suicidio e atti di aggressività mi sembra veramente poco saggio come programma. In più, se non c'è una terapia preventiva ad ogni ricaduta si riduce la probabilità di risposta e peggiora il grado di miglioramento ottenibile.
[#35]
Attivo dal 2009 al 2017
Ex utente
gentili dottori ,
non so cosa dire , io vi ho riferito quanto mi e' stato detto . io capisco che vi e' il rischio di ricadute infatti per me questa e' la seconda crisi , che, si è manifestata con atti di aggressività verso altri e con il sentirmi l'onnipotente. e' vero anche che dopo la prima crisi mi ero ripreso totalmente solo che non prendevo più farmaci e poi sono ricaduto e adesso la ripresa e' molto piu' lenta, e ho problemi sociali e in più paura e vergogna. non so che devo fare, magari cambiare medico adesso vedo che posso fare anche perche' sia io che i miei genitori abbiamo molto fiducia di questo medico.
[#36]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.4k 1k
"dopo la prima crisi mi ero ripreso totalmente solo che non prendevo più farmaci e poi sono ricaduto e adesso la ripresa e' molto piu' lenta"

Se lo stesso viene fatto con le crisi successive poi la risposta sarà peggiore come le ho detto. Direi che se il progetto terapeutico è di ripetere il suo (comprensibile) errore facendolo apposta dietro indicazione (incomprensibile) di un medico, la prospettiva non è rosea.
Le malattie che vanno via da sole si possono anche trattare con leggerezza, questa non va via da sola e va curata per sperare qualsiasi cosa, a partire dalla prevenzione delle ricadute.
[#37]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.4k 1k
"dopo la prima crisi mi ero ripreso totalmente solo che non prendevo più farmaci e poi sono ricaduto e adesso la ripresa e' molto piu' lenta"

Se lo stesso viene fatto con le crisi successive poi la risposta sarà peggiore come le ho detto. Direi che se il progetto terapeutico è di ripetere il suo (comprensibile) errore facendolo apposta dietro indicazione (incomprensibile) di un medico, la prospettiva non è rosea.
Le malattie che vanno via da sole si possono anche trattare con leggerezza, questa non va via da sola e va curata per sperare qualsiasi cosa, a partire dalla prevenzione delle ricadute.
[#38]
Attivo dal 2009 al 2017
Ex utente
gentili dottori,
volevo porvi una domanda.
premetto adesso sto uscendo un pò più di prima, ma mentre che sono in giro ho paura di incontrare gente che conosco e mi sento inferiore rispetto a loro , mi sento un'incapace in tutto e per tutto.secondo voi perchè ho questi problemi.
[#39]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.4k 1k
Gentile utente,

perché questa domanda ? Sta chiedendo perché ha i sintomi della sua malattia.
[#40]
Attivo dal 2009 al 2017
Ex utente
ma questi sintomi piano piano vanno via?
[#41]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.4k 1k
ripete le stesse identiche domande a vuoto ? non sono tanto domande, quanto un modo pe ripetere il concetto "non sto ancora bene". Anche perché le si dice che la domanda non ha molto senso e cambia domanda con una già discussa ampiamente in questo post, e soprattutto che posta così non ha risposta.
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