Schizofrenia o disturbi d'ansia?

Buongiorno! Ho 27 anni e da circa una decina, a periodi alterni, vado incontro a problemi di depressione. Ho sofferto di attacchi di panico e negli ultimi tre anni alla forte ansia mi si è aggiunta la paura di perdere il controllo e soprattutto di perdere il senno. La paura di ammalarmi è stata una costante della mia vita; mia madre aveva una sorella schizofrenica che non ha mai accettato di seguire una terapia farmacologica e che poi è finita per suicidarsi. Fin da quando ero piccola, mia madre aveva la fobia che anch'io potessi ammalarmi dello stesso disturbo ed io sono cresciuta con l'ansia di diventare schizofrenica, un'ansia non da poco. Fino all'anno scorso ero sottopeso e i medici mi hanno definito anoressica, in effetti mi ha accompagnato per anni il pensiero fisso del peso, ma ora ho risolto il problema. L'altra estate, in un momento di debolezza fisica e di grande stress mentale, la mia costante paura di impazzire è sfociata in una crisi che la mia psicologa ha definito "psicomotoria". Per spiegarmi, ho perso il contatto con la realtà, non riuscivo ad essere veramente presente e la paura di impazzire mi ha invasa profondamente, tanto che ho iniziato ad urlare forte e ad avere movimenti rapidi, di scatto di braccia, gambe e capo. C'è voluto del tempo per rimettermi, in quanto successivamente a questo evento ho avuto un esaurimento nervoso che mi impediva di uscire di casa per paura di tutto, ma anche paura di stare da sola e di essere in balia di un altro evento di quel genere. Da allora sono seguita da una psicologa e da uno psicoterapeuta che si limita a prescrivermi farmaci. Il farmaco in questione è "Invega", usato per curare la schizofrenia e successivamente "Elopran". Ma non avendo mai avuto allucinazioni, manie di persecuzione, udito voci, è possibile che io debba essere curata con un antipsicotico? Ora va meglio, ma va meglio da quando ho introdotto l'Elopran che mi ha attenuato le paure e le ansie. Vorrei avere qualche altro parere per capirne di più. Grazie Infinite!
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 42.4k 1k
Gentile utente,

bisogna capire la motivazione della sua prescrizione, infatti Invega e' un antipsicotico e viene prescritto in presenza di diagnosi congrua.

Probabilmente sono presenti degli atteggiamenti che andrebbero valutati e contestualizzati che portano a pensare che possano essere presenti sintomi che possono giustificare l'uso di un antipsicotico.

Infatti, l'uso degli antipsicotici puo' essere lecito in presenza di altri disturbi che non strettamente appartengano ai sintomi psicotici.

Ha mai avuto una diagnosi precisa?

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Attivo dal 2009 al 2009
Ex utente
Buongiorno! La ringrazio moltissimo per la sua risposta. Una diagnosi precisa non mi è veramente stata fatta e credo che ora mi preoccuperò di chiedere maggiori indicazioni e spiegazioni al mio psicoterapeuta il quale mi dice per ora soltanto che ho avuto episodi di derealizzazione.
Grazie ancora apprezzo la disponibilità!
Cordiali Saluti
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.3k 1k
Gentile utente,

La somministrazione di quei farmaci senza una vera e propria diagnosi non è cosa sensata. In qualche modo sono anche due farmaci "antagonisti", quindi non è oltremodo chiaro.
Tutta la sua descrizione non riporta elementi indicativi di psicosi, fermo restando che per psicosi non si intende solo schizofrenia. Se ha avuto un episodio di rallentamento psicomotorio questo però non mi sembra emerga dalla sua descrizione.
Direi che è il caso di far fare una diagnosi.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

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