Stabilizzatore dell'umore o antipsicotico?
Buongiorno, convivo col disturbo bipolare di tipo 1 da oramai dieci anni, ho seguito le cure che mi sono state prescritte solo ad intermittenza (seguivo la cura per un anno fino ad arrivare poi ad una graduale dismissione...), a seguito dell'ultimo episodio, avvenuto nel maggio del 2019, episodio che mi portò ad essere ricoverato per la quarta volta, ho deciso di intraprendere le cure in maniera più continuativa; da quel momento ho assunto farmaci antipsicotici per via iniettiva, prima lo Xeplion e poi l'Abilify Maintena, entrambi mi hanno portato a non avere più sintomi psicotici sin dai primi giorni di somministrazione.
Però continuo a non avere voglia di fare e ad accusare sintomi di stanchezza, credo pertanto che gli antipsicotici, risolutivi per ciò che concerne alcuni aspetti, siano farmaci troppo pesanti a lungo termine e non compatibili con una qualità di vità accettabile, proprio a causa della loro azione sedativa.
Vorrei però capire, proprio per questo motivo, come mai non mi sia stato prescritto uno stabilizzatore in monoterapia (mi era stato dato il Resilient in associazione, ma l'ho dismesso), non dovrebbe essere il primo tentativo quello di risolvere il tutto con lo stabilizzatore?
C'è la possibilità di curare il disturbo bipolare di tipo 1 con il solo stabilizzatore?
Però continuo a non avere voglia di fare e ad accusare sintomi di stanchezza, credo pertanto che gli antipsicotici, risolutivi per ciò che concerne alcuni aspetti, siano farmaci troppo pesanti a lungo termine e non compatibili con una qualità di vità accettabile, proprio a causa della loro azione sedativa.
Vorrei però capire, proprio per questo motivo, come mai non mi sia stato prescritto uno stabilizzatore in monoterapia (mi era stato dato il Resilient in associazione, ma l'ho dismesso), non dovrebbe essere il primo tentativo quello di risolvere il tutto con lo stabilizzatore?
C'è la possibilità di curare il disturbo bipolare di tipo 1 con il solo stabilizzatore?
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In verità lei sarebbe al quarto ricovero quindi questa non è la prima terapia in assoluto.
La scelta risulta essere corretta nell'ambito del trattamento del disturbo con ricadute e consente un trattamento a lungo termine.
La presenza di alcuni sintomi come descritti può essere fenomeno del disturbo di base per cui si desidera che l'umore sia differente nelle sue manifestazioni.
La scelta di trattamento resta comunque del prescrittore con il quale può chiarire ulteriori aspetti della sua terapia.
Dr. F. S. Ruggiero
http://www.francescoruggiero.it
La scelta risulta essere corretta nell'ambito del trattamento del disturbo con ricadute e consente un trattamento a lungo termine.
La presenza di alcuni sintomi come descritti può essere fenomeno del disturbo di base per cui si desidera che l'umore sia differente nelle sue manifestazioni.
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Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 1.9k visite dal 09/10/2020.
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