Sostituzione cipralex con elopram
Salve ho 40 anni e soffro da sempre di ansia generalizzata e disturbo ossessivo compulsivo.
Rituali magici, e ansia anticipatoria.
Stavo bene con Depakin 500 1 al giorno e 75 di zarelis 2 al giorno.
Dopo una bruttissima ricaduta dovuta al fatto che il mio psichiatra mi aveva sostituito senza motivo (visto che stavo benissimo), zarelis con cymbalta con ossessioni e stati ansiosi sono tornato a zarelis ma non mi ha più dato lo stesso effetto di prima, quindi sono passato a cipralex 15mg al giorno associato a Depakin 750mg al giorno a rilascio prolungato e mirtazapina 15 al giorno.
Dopo una lentissima lentissima lentissima risalita le mie ossessioni sono sparite anche se mi è rimasta una importante ansia sociale che mi faceva svenire alla vista del sangue e avevo il terrore di svenire in presenza di altre persone.
Da qualche giorno anche se le ossessioni non sono tornate ho avuto un aggravamento dell'ansia.
Ho ansia generalizzata tutto il giorno, tensione sul fondoschiena, smania, respiro profondo e gambe molli.
Il mio psichiatra mi ha detto di sostituire cipralex con elopram, perché secondo lui elopram è più efficace per l'ansia.
Vorrei chiedervi se è giusto cambiare questi due medicinali che sono sovrapponibili.
Non capisco che senso abbia visto che il cipralex è addirittura più selettivo dell'elopram.
E se è vero che elopram è più efficace per gli Stati ansiosi senza tralasciare il problema del doc che è stato fino ad ora il mio problema principale.
Grazie se vorrete rispondermi.
Rituali magici, e ansia anticipatoria.
Stavo bene con Depakin 500 1 al giorno e 75 di zarelis 2 al giorno.
Dopo una bruttissima ricaduta dovuta al fatto che il mio psichiatra mi aveva sostituito senza motivo (visto che stavo benissimo), zarelis con cymbalta con ossessioni e stati ansiosi sono tornato a zarelis ma non mi ha più dato lo stesso effetto di prima, quindi sono passato a cipralex 15mg al giorno associato a Depakin 750mg al giorno a rilascio prolungato e mirtazapina 15 al giorno.
Dopo una lentissima lentissima lentissima risalita le mie ossessioni sono sparite anche se mi è rimasta una importante ansia sociale che mi faceva svenire alla vista del sangue e avevo il terrore di svenire in presenza di altre persone.
Da qualche giorno anche se le ossessioni non sono tornate ho avuto un aggravamento dell'ansia.
Ho ansia generalizzata tutto il giorno, tensione sul fondoschiena, smania, respiro profondo e gambe molli.
Il mio psichiatra mi ha detto di sostituire cipralex con elopram, perché secondo lui elopram è più efficace per l'ansia.
Vorrei chiedervi se è giusto cambiare questi due medicinali che sono sovrapponibili.
Non capisco che senso abbia visto che il cipralex è addirittura più selettivo dell'elopram.
E se è vero che elopram è più efficace per gli Stati ansiosi senza tralasciare il problema del doc che è stato fino ad ora il mio problema principale.
Grazie se vorrete rispondermi.
[#1]
Questa variazione era stata già proposta a luglio, evidentemente non è stata fatta.
La risposta non cambia per cui il senso della variazione sta nella azione più sedativa.
Dr. F. S. Ruggiero
http:/:www.francescoruggiero.it
La risposta non cambia per cui il senso della variazione sta nella azione più sedativa.
Dr. F. S. Ruggiero
http:/:www.francescoruggiero.it
https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/
[#2]
Utente
Salve dottore. Dopo un mese dal cambii della cura ho avuto il seguente risultati:
Prima settimana nessun sintomo collaterale e niente risposta terapeutica.
Seconda settimana lieve miglioramento dell'ansia e nessun effetto collaterale. Terza settimana sono stato incredibilmente bene come non mi accadeva da almeno 3 anni. Zero ansia e poche ossessioni comunque assolutamente sopportabili. In questa che è la quarta settimana invece l'ansia è aumentata di molto poco, si è però ripresentato il doc con depressione annessa. Mi capita spesso durante il giorno (almeno 2/3volte) di alternare 10-20 minuti di assoluta pace con 10-20 minuti di disperazione. Per poi tornare in uno stato di umore basso. Dopo aver fatto due passi in avanti insomma, mi sembra di averne fatto uno e mezzo indietro. Grazie se vorrà darmi la sua impressione su quanto le ho scritto. Buona serata
Prima settimana nessun sintomo collaterale e niente risposta terapeutica.
Seconda settimana lieve miglioramento dell'ansia e nessun effetto collaterale. Terza settimana sono stato incredibilmente bene come non mi accadeva da almeno 3 anni. Zero ansia e poche ossessioni comunque assolutamente sopportabili. In questa che è la quarta settimana invece l'ansia è aumentata di molto poco, si è però ripresentato il doc con depressione annessa. Mi capita spesso durante il giorno (almeno 2/3volte) di alternare 10-20 minuti di assoluta pace con 10-20 minuti di disperazione. Per poi tornare in uno stato di umore basso. Dopo aver fatto due passi in avanti insomma, mi sembra di averne fatto uno e mezzo indietro. Grazie se vorrà darmi la sua impressione su quanto le ho scritto. Buona serata
[#3]
L'impressione è che lei gestisce qualunque cosa attraverso i suoi sintomi per cui monitora continuamente la situazione e ciò amplifica i disturbi d'ansia per ogni minima condizione che può variare dalle sue aspettative.
Fare questo lavoro di valutazione continua non serve a nulla.
Fare questo lavoro di valutazione continua non serve a nulla.
[#4]
Utente
La ringrazio innanzitutto della risposta. Và da se che purtroppo questa mia patologia mi porta a comportarmi esattamente come lei dice. L'unica domanda che vorrei farle è se è possibile dopo un risultato che sembrava iniziasse ad essere buono che ci possa stare un abbassamento dell'umore che comunque non pregiudica quello che poi sarà l'esito che il mio psichiatra si era prefissato di raggiungere. In parole povere, è possibile nelle prime settimane/mesi un altalenarsi di tono dell'umore o potrebbe essere una spia che mette più di un dubbio sull'efficacia di un cambio che più di uno specialista proprio su questo forum ha detto di avere più di qualche perplessità a fare!? (Cipralex>elopram)
[#5]
Per me l'ipercontrollo è il problema principale poichè non si valuta l'andamento di una terapia a settimane brevi ma nel tempo tra la 4-6 settimana e da lì si riparte per correggere eventuali sintomi ancora presenti.
Il ragionamento che fa è completamente disfunzionale.
Il ragionamento che fa è completamente disfunzionale.
[#7]
Utente
Salve dottore, vorrei aggiornare la mia situazione. Dopo quasi 2 mesi di elopram 20 al mattino e 20 alla sera il mio psichiatra ha deciso di farmi passare al litio perché ho ancora degli sbalzi di umore seppur con l'ansia stia un po' meglio. Io sono rimasto abbastanza scioccato da questa novità. Ho sempre visto il litio come un mostro nero che mi avrebbe segnato come bipolare. Purtroppo ci sono arrivato. In realtà il mio psichiatra mi ha detto che anche il Depakin è uno stabilizzante dell'umore e che il litio non ha più effetti collaterali dell'acido valproico. Io credo che lo abbia fatto per farmi stare tranquillo visto che si è accorto che ci ero rimasto abbastanza male.
[#9]
Dissertare sulle terapie prescritte non ha senso pratico.
Partiva da terapie in cui era introdotto uno stabilizzante per cui non vi è meraviglia che se continua ad avere si tomi i farmaci vengano cambiati.
Porre continue lamentele sintomatologiche pone il prescrittore nella condizione di trovare una soluzione che sia stabile nel tempo per avere risultati più soddisfacenti.
Sono e rimango dell’idea che la ricerca di uno stato di salute senza sintomi sia inesistente per cui ognuno, e non solo chi soffre di patologie psichiatriche, deve cercare di convivere con le defaiances della vita anche con la manifestazione di sintomi che devono essere compresi dal punto di vista personale per poter stabilire quando sono insopportabili e quando non lo sono.
Purtroppo, pare che lei non abbia consapevolezza poiché si meraviglia delle variazioni come se i farmaci fossero prescritti per la prima volta.
Oggi stiamo a discutere del litio ma nel corso di prescrizione poteva manifestare i suoi dubbi immediatamente non è che ci rimugina dopo e poi sostiene di avere dei sintomi.
Partiva da terapie in cui era introdotto uno stabilizzante per cui non vi è meraviglia che se continua ad avere si tomi i farmaci vengano cambiati.
Porre continue lamentele sintomatologiche pone il prescrittore nella condizione di trovare una soluzione che sia stabile nel tempo per avere risultati più soddisfacenti.
Sono e rimango dell’idea che la ricerca di uno stato di salute senza sintomi sia inesistente per cui ognuno, e non solo chi soffre di patologie psichiatriche, deve cercare di convivere con le defaiances della vita anche con la manifestazione di sintomi che devono essere compresi dal punto di vista personale per poter stabilire quando sono insopportabili e quando non lo sono.
Purtroppo, pare che lei non abbia consapevolezza poiché si meraviglia delle variazioni come se i farmaci fossero prescritti per la prima volta.
Oggi stiamo a discutere del litio ma nel corso di prescrizione poteva manifestare i suoi dubbi immediatamente non è che ci rimugina dopo e poi sostiene di avere dei sintomi.
[#10]
Utente
Grazie della risposta dottore. A dire il vero sono stato sempre un paziente che si è sempre lamentato poco nel tempo. Ho passato anche 2 anni senza rivedere il mio psichiatra, forse sbagliando perché nel tempo piano piano i sintomi si facevano più importanti e non stando malissimo ho cercato sempre di tenere duro. Ad oggi però ho sintomi che non riesco a sopportare. Nell'arco di una giornata ho episodi di depressione e momenti dove sto meglio. E non è assolutamente normale per me. Visto che ho passato anche 6/7 anni senza ricadute. O comunque con ricadute lievissime. Mi fa' paura solo il litio. E gli effetti collaterali che le persone dichiarano.
[#12]
Utente
Beh questo è assolutamente lapalissiano. Le dò assolutamente ragione, purtroppo è un limite che chi ha il nostro disturbo tende ad avere. Spesso, come in questo caso specifico serve ribadirlo. La ringrazio delle risposte. Ripeto, ha assolutamente ragione, cercherò di fare tesoro di questo consiglio. Grazie ancora.
[#13]
Utente
Salve dottore. Ho iniziato la terapia con litio. Ovviamente dopo cinque giorni non ho ancora nessun effetto, anche se per fortuna non ho nessun effetto collaterale. La mia domanda è questa: al raggiungimento dell'intervallo terapeutico ottimale, dopo quanto tempo il litio inizia a fare effetto? Immediatamente dopo il raggiungimento oppure bisogna aspettare come per gli antidepressivi qualche settimana? Grazie per la vostra risposta.
Questo consulto ha ricevuto 13 risposte e 2.5k visite dal 22/09/2020.
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