Mia madre in passato ha sofferto di depressione

Salve Dottore, vorrei sottoporle il problema di mia madre, 71 anni: circa una settimana fa ha accusato improvvisamente dei tremori molto forti che partivano dalle gambe e che non rusciva a contrallare. La mattina seguente diceva cose senza senso cantando e urlando. Al pronto soccorso le hanno fatto una tac, risultata negativa, e le hanno diagnosticato una crisi d'ansia con distirbi della personalità. Mia madre in passato ha sofferto di depressione, ma mai con questi sentomi. Il medico che la cura le ha prescritto una terapia a base di cipralex, zyprexa e rivotril. Secondo lui, dopo aver superato questa fase acuta, bisogerà fare una Risonanza Magnetica perchè potrebbe esserci anche un deterioramento cerebrale. Cosa significa, che questi disturbi sono insorti a causa di un inizio di demenza?
Grazie e cordiali saluti
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 42.6k 1k
Gentile utente,

quelli che descrive potrebbero essere anche fenomeni dovuti ad una condizione medica generale che va esplorata come ad esempio il diabete scompensato.

Per la valutazione di una eventuale demenza deve attendere che tutti gli esami diagnostici vengano portati a termine.

Potrebbero anche essere fenomeni ischemici transitori.

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Attivo dal 2009 al 2021
Ex utente
Buonasera di nuovo,
mia madre ha competato gli esami diagnostici.

RM: l'esame evidenzia la presenza di alcune aree di alterata intensità di segnale, iperintense in T2, localizzate in sede periventricolare, a livello della corona radiata e del centro semiovale bilaeralmente, da riferire a sofferenza tissutale su base vascolare ischemica cronica. Sistema ventricolare sovratentoriale in asse non dilatato. Ampliati gli spazi subaracnoidei del mantello cerebrale e della base cranica per atrofia corticale diffusa discreta. Nella norma le strutture encefaliche sotto-tentoriali e il IV ventricolo. Si segnala l presenza di tessuto di natura veroimilmente flogistica a livello delle celle mastoidee.

Valutazione neuropsicologica: i dati dell'attuale valutazione depongono per una compromissione della memoria a lungo termine, specialmente per materiale verbale non strutturato e visuo-spaziale. Modesto deficit disesecutivo. I deficit sono compatibili con un danno organico di tipo sottocorticale.

Il neurologo ritiene che il suo problema sia di natura essenzialmente ansioso-depressivo, ormai cronicizzato. Pertano l'iniziale deficit delle funzione cognitive potrà solo peggiorare.
La cura che le ha dato è di 2 cpr di cipralex (una il mattino e una la sera) e rivotril 3 volte al giorno.

Ma se la depressione si cura, non si risolverà anche il deficit cognitivo? Oppure dagli esami che ha eseguito risulta un danno organico?

Grazie a chi vorrà rispobdermi
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 42.6k 1k
Gentile utente,

dissento da quanto le e' stato spiegato.

Il problema vascolare cerebrale e' un danno di tipo cronico che non recede con l'andare del tempo, anzi tende a peggiorare.

La fenomenologia sintomatologica presente puo' essere spiegata da problemi di ipoperfusione cerebrale.

Tali sintomi possono essere trattati con psicofarmaci a seconda del sintomo presente e, quindi, con antidepressivi se il soggetto e' depresso, con antipsicotici se il soggetto presenta fenomeni di tipo interpretativo.
In ogni caso, sono sempre sconsigliate le benzodiazepine che aumentano la confusione mentale e peggiorano il quadro clinico.

Attualmente, il quadro e' di tipo vascolare e, a mio modesto parere, potra' non avere alcun risultato con l'utilizzo di antidepressivi.

Secondo me, lo specialista di riferimento e' lo psichiatra.
Oltretutto, voglio sperare che il trattamento non sia stato introdotto immediatamente a due compresse di cipralex, in quanto sicuramente questo portera' ad un peggioramento immediato.

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Attivo dal 2009 al 2021
Ex utente
Torno di nuovo a scrivere perchè in questi ultimi giorni mia madre ha di nuovo effettuato i test per l'esame neuropsicologico. Le conclusioni sono state: "l'esame evidenzia una sindrome disesecutiva di discreta entità accompagnata da calo dell'efficienza mnestica e aprassia costruttiva, con organizzazione funzionale a prevalenza emisferica destra".
Mi hanno spiegato che è ancora presto per una diagnosi definitiva, ma che probabilmente non si tratta di depressione, ma di una sindrome degenerativa tipo Alzeimer con dei sintomi di tipo psicosomatci. Sicuramente non mi sono espressa correttamente, comunque oltre ad essere assente (non partecipa più a nessuna conversazione, e alle domande risponde "niente", "non lo so") e in generale, rallentata, ha ancora dei tic, come muovere la testa o dondolare le gambe o il busto e ultimamente "tirare su col naso".
Volevo chiedere se questi tic dipendono dal deterioramento cognitivo e se possono sparire perchè sono veramente fastidiosi.
Grazie e cordiali saluti
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