Da circa 2 anni credo di avere un problema con degli attacchi di panico
Buongiorno, ho 38 anni e da circa 2 anni credo di avere un problema con degli attacchi di panico.
Due anni fa mio figlio è stato ricoverato per la sindrome di kawasaki, in quei mesi ho reagito benissimo ma ho avuto parecchi problemi con il mio datore di lavoro che non mancava di ricordarmi che il lavoro ha la priorità su tutto. Io sono sola (ragazza madre) e quindi non avevo nessuno che potesse darmi il cambio in ospedale, ma mi sembrava di aver gestito tutto senza problemi, dopo 15/20 giorni dalla dimissione dall'ospedale di mio figlio ho iniziato ad avere crisi respiratorie e tachicardia unita a nausea, vertiggini e quant'altro quando sono fuori casa. Quando rientro a casa il problema sparisce ma quando sono fuori casa mi colpisce anche 2/3 volte a settimana (su 5 giorni lavorativi). Ne ho parlato con il mio medico che mi ha fatto smettere di fumare e di bere caffè. non fumo dal dicembre 2007 e bevo caffè solo al mattino mentre gli altri 2 caffè che bevo sono deca, ma nonostante tutto gli attacchi non sono diminuiti. A questo punto mi sono stati consigliati antidepressivi (che vorrei evitare). Vorrei tanto cambiare lavoro ma non posso.
Sono in una fase in cui vorrei che gli attacchi terminassero per continuare una vita normale, sono convinta che l'unica a poterli placare sono io con un lavoro sulla mia persona ma non riesco a lavorarci perchè la mia testa è come se si rifiutasse di darmi retta, come se non volesse guarire.
Esistono tecniche che mi aiutino a calmarmi durante questi attacchi?
Vi ringrazio anticipatamente per la vostra eventuale risposta.
Due anni fa mio figlio è stato ricoverato per la sindrome di kawasaki, in quei mesi ho reagito benissimo ma ho avuto parecchi problemi con il mio datore di lavoro che non mancava di ricordarmi che il lavoro ha la priorità su tutto. Io sono sola (ragazza madre) e quindi non avevo nessuno che potesse darmi il cambio in ospedale, ma mi sembrava di aver gestito tutto senza problemi, dopo 15/20 giorni dalla dimissione dall'ospedale di mio figlio ho iniziato ad avere crisi respiratorie e tachicardia unita a nausea, vertiggini e quant'altro quando sono fuori casa. Quando rientro a casa il problema sparisce ma quando sono fuori casa mi colpisce anche 2/3 volte a settimana (su 5 giorni lavorativi). Ne ho parlato con il mio medico che mi ha fatto smettere di fumare e di bere caffè. non fumo dal dicembre 2007 e bevo caffè solo al mattino mentre gli altri 2 caffè che bevo sono deca, ma nonostante tutto gli attacchi non sono diminuiti. A questo punto mi sono stati consigliati antidepressivi (che vorrei evitare). Vorrei tanto cambiare lavoro ma non posso.
Sono in una fase in cui vorrei che gli attacchi terminassero per continuare una vita normale, sono convinta che l'unica a poterli placare sono io con un lavoro sulla mia persona ma non riesco a lavorarci perchè la mia testa è come se si rifiutasse di darmi retta, come se non volesse guarire.
Esistono tecniche che mi aiutino a calmarmi durante questi attacchi?
Vi ringrazio anticipatamente per la vostra eventuale risposta.
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Gentile utente,
la diagnosi di attacchi di panico deve essere confermata da uno specialista che possa anche fare una diagnosi differenziale.
Con un trattamento appropriato, in poche settimane il fenomeno puo' scomparire senza alcun problema.
la diagnosi di attacchi di panico deve essere confermata da uno specialista che possa anche fare una diagnosi differenziale.
Con un trattamento appropriato, in poche settimane il fenomeno puo' scomparire senza alcun problema.
https://wa.me/3908251881139
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Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 1.7k visite dal 15/04/2009.
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