Fotofobia persistente e ansia
Buongiorno...sono una ragazza di 20 anni...
A Giugno dell'anno scorso (2019) ho avuto il mio primo attacco di panico che, per la preoccupazione di un possibile infarto, mi ha portata ad andare al pronto soccorso.
Arrivata lì mi hanno trattentuta per fare delle visite (esami del sangue, ECG) ed era tutto apposto.
In pochi giorni ecco arrivare un secondo attacco di panico, molto più pesante.
Non riuscendo più a respirare, e presa completamente dal panico, mi diedero 15 gocce di Xanax, le quali dopo poco tempo mi fecero tranquillizzare.
Cominciai da quel giorno e per un mesetto/due ad assumerlo prima di dormire (10 gocce) poiché non riuscivo a dormire.
Smisi di assumere Xanax quando cominciai a dormire "autonomamente".
In inverno mi recai da uno psichiatra, il qualemi diagnosticò un disturbo d'ansia con un'iniziale depressione di tre mesi... mi consigliò una cura a base di Citalopram (3 gocce per una settimana, poi 6 per arrivare a 10 gocce ogni giorno per la durata di 6 mesi) e in sostituzione allo Xanax mi diede l'En, da prendere al bisogno (cosa molto importante é che da quando presi lo Xanax quel giorno in ospedale la mia vista é peggiorata: non vedo annebbiato ma molto confuso.
Ho sempre sofferto di fotosensibilità alla luce e di congiuntiviti estive, ma adesso è come se la fotosensibilità sia scoppiata del tutto...un leggero miglioramento ce l'ho con l'utilizzo di occhiali a lenti nere).
Ora ho smesso di prendere farmaci da un mese e mezzo...l'ansia c'è ma in maniera lieve (non da ricorrere a farmaci) ma vi sono due problematiche a cui non so darmi risposta...
Ho fatto tutte le visite...cardiologica (con ecocolordoppler), neurologica, otorino, oculista (per 3 volte) ma nulla...Non vedo bene da Giugno dell'anno scorso e non sopporto più la luce, che non mi fa vedere bene alcun oggetto...ma non è periodico questo problema visivo ma persistente...in un anno non é scomparso nemmeno per un minuto...oramai mi sto abituando (forzatamente) a questo tipo di visione.
Se potete darmi una risposta perpiacere...nessuno vede nulla e per gli oculisti ho l'occhio perfetto e in più 10/10.
Altra problematica è che mi accorgo che l'ansia é stata somatizzata a livello dello stomaco e intestino...quando sento dolore e gonfiore lì ecco che partono subito le preoccupazioni e quel vortice ansioso e ho lo stimolo di vomitare, come se l'ansia sia stata raggruppata lì e vomitando riesco a farla uscire...volevo chiederle se é possibile che il tutto possa partire da lí (preciso che quando mi è venuto il primo attacco di panico, il primo sintomo è stato quello di mancanza di respiro nella parte dello stomaco)...Vi prego...non riesco a fare nulla con questa vista persistente...é oramai da un anno intero che me la porto dietro ed è invalidante su tutto e non mi permette di fare moltissime cose.
Sicuramente riuscirei ad affrontare l'ansia con piú "serenità" se non avessi questo grande problema...con questo problema alla vista non riesco a godermi più nulla...grazie in anticipo.
A Giugno dell'anno scorso (2019) ho avuto il mio primo attacco di panico che, per la preoccupazione di un possibile infarto, mi ha portata ad andare al pronto soccorso.
Arrivata lì mi hanno trattentuta per fare delle visite (esami del sangue, ECG) ed era tutto apposto.
In pochi giorni ecco arrivare un secondo attacco di panico, molto più pesante.
Non riuscendo più a respirare, e presa completamente dal panico, mi diedero 15 gocce di Xanax, le quali dopo poco tempo mi fecero tranquillizzare.
Cominciai da quel giorno e per un mesetto/due ad assumerlo prima di dormire (10 gocce) poiché non riuscivo a dormire.
Smisi di assumere Xanax quando cominciai a dormire "autonomamente".
In inverno mi recai da uno psichiatra, il qualemi diagnosticò un disturbo d'ansia con un'iniziale depressione di tre mesi... mi consigliò una cura a base di Citalopram (3 gocce per una settimana, poi 6 per arrivare a 10 gocce ogni giorno per la durata di 6 mesi) e in sostituzione allo Xanax mi diede l'En, da prendere al bisogno (cosa molto importante é che da quando presi lo Xanax quel giorno in ospedale la mia vista é peggiorata: non vedo annebbiato ma molto confuso.
Ho sempre sofferto di fotosensibilità alla luce e di congiuntiviti estive, ma adesso è come se la fotosensibilità sia scoppiata del tutto...un leggero miglioramento ce l'ho con l'utilizzo di occhiali a lenti nere).
Ora ho smesso di prendere farmaci da un mese e mezzo...l'ansia c'è ma in maniera lieve (non da ricorrere a farmaci) ma vi sono due problematiche a cui non so darmi risposta...
Ho fatto tutte le visite...cardiologica (con ecocolordoppler), neurologica, otorino, oculista (per 3 volte) ma nulla...Non vedo bene da Giugno dell'anno scorso e non sopporto più la luce, che non mi fa vedere bene alcun oggetto...ma non è periodico questo problema visivo ma persistente...in un anno non é scomparso nemmeno per un minuto...oramai mi sto abituando (forzatamente) a questo tipo di visione.
Se potete darmi una risposta perpiacere...nessuno vede nulla e per gli oculisti ho l'occhio perfetto e in più 10/10.
Altra problematica è che mi accorgo che l'ansia é stata somatizzata a livello dello stomaco e intestino...quando sento dolore e gonfiore lì ecco che partono subito le preoccupazioni e quel vortice ansioso e ho lo stimolo di vomitare, come se l'ansia sia stata raggruppata lì e vomitando riesco a farla uscire...volevo chiederle se é possibile che il tutto possa partire da lí (preciso che quando mi è venuto il primo attacco di panico, il primo sintomo è stato quello di mancanza di respiro nella parte dello stomaco)...Vi prego...non riesco a fare nulla con questa vista persistente...é oramai da un anno intero che me la porto dietro ed è invalidante su tutto e non mi permette di fare moltissime cose.
Sicuramente riuscirei ad affrontare l'ansia con piú "serenità" se non avessi questo grande problema...con questo problema alla vista non riesco a godermi più nulla...grazie in anticipo.
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Ha iniziato a stare un poco meglio e dopo sei mesi si stabilisce che si deve interrompere la terapia per un motivo non comprensibile.
La presenza di disturbi da somatizzazione richiede un trattamento specifico e per tempi sufficientemente lunghi da ridurre la sintomatologia in modo completo senza interruzioni delle terapie e con controlli periodici.
Dr. F. S. Ruggiero
http://www.francescoruggiero.it
La presenza di disturbi da somatizzazione richiede un trattamento specifico e per tempi sufficientemente lunghi da ridurre la sintomatologia in modo completo senza interruzioni delle terapie e con controlli periodici.
Dr. F. S. Ruggiero
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https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/
[#2]
Utente
Ma questo problema persistente e continuo la vista a cosa è dovuto? Può essere che ci siano problemi visivi che una semplice visita oculistica non possa riscontrare? Mi sembra molto strano che sia divenuta permanente..sarei stata più tranquilla se questo problema si presentava a volte per poi andare via ma così in maniera continuativa mi preoccupa molto..
Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 8.1k visite dal 09/09/2020.
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