Patologia da internet
Gentilissimi medici
Avrei una domanda da porvi. In famiglia abbiamo un grave problema con mio fratello. Praticamente non vive più se non per internet. Sta al pc dalle 14 (quando si sveglia) alle 6 di mattina (cioè fino a che non va a letto).
spesso salta i pasti, non sappiamo cosa fare quindi quello che vi volevo
chiedere esimii medici è se possiamo agire coattamente. Cioè rivolgendoci a vostri colleghi è possibile che essi possano fare il così detto TSO? Oppure essendo mio fratello capace di intendere e di volere non lo si può fare e solo lui può chiedere aiuto? Vi ringrazio se mi date un linea guida per sapere se dobbiamo agire noi come famiglia senza purtroppo altri aiuti o se in qualche modo rivolgendoci a qualche vostro collega si può forzatamente portarlo in terapia
Vi ringrazio anticipatamente gentili medici e vi porgo cordiali saluti.
Avrei una domanda da porvi. In famiglia abbiamo un grave problema con mio fratello. Praticamente non vive più se non per internet. Sta al pc dalle 14 (quando si sveglia) alle 6 di mattina (cioè fino a che non va a letto).
spesso salta i pasti, non sappiamo cosa fare quindi quello che vi volevo
chiedere esimii medici è se possiamo agire coattamente. Cioè rivolgendoci a vostri colleghi è possibile che essi possano fare il così detto TSO? Oppure essendo mio fratello capace di intendere e di volere non lo si può fare e solo lui può chiedere aiuto? Vi ringrazio se mi date un linea guida per sapere se dobbiamo agire noi come famiglia senza purtroppo altri aiuti o se in qualche modo rivolgendoci a qualche vostro collega si può forzatamente portarlo in terapia
Vi ringrazio anticipatamente gentili medici e vi porgo cordiali saluti.
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Gentile utente,
Il TSO prevede che i comportamenti messi in atto dalla persona siano a rischio lesivo, che non sia possibile praticare altre forme di terapia e che la persona rifiuti di curarsi.
Tutto ciò presuppone che sia stato almeno valutato il caso. Comportamenti di altro tipo, per quanto abnormi, non prevedono il trattamento coatto al di fuori di situazioni di urgenza (per esempio crisi aggressive). Anche in quel caso si parla di crisi aggressive valutate dal medico e attribuite a alterazioni psichiche.
La cosa più semplice è farlo valutare psichiatricamente, far fare una diagnosi e proporgli una cura. Non gli si chiede di non usare il pc, gli si chiede eventualmente se gli interessa seguire una cura. Dopo di che gli effetti eventualmente si vedono sul comportamento e magari anche lui può meglio ragionare.
Il TSO prevede che i comportamenti messi in atto dalla persona siano a rischio lesivo, che non sia possibile praticare altre forme di terapia e che la persona rifiuti di curarsi.
Tutto ciò presuppone che sia stato almeno valutato il caso. Comportamenti di altro tipo, per quanto abnormi, non prevedono il trattamento coatto al di fuori di situazioni di urgenza (per esempio crisi aggressive). Anche in quel caso si parla di crisi aggressive valutate dal medico e attribuite a alterazioni psichiche.
La cosa più semplice è farlo valutare psichiatricamente, far fare una diagnosi e proporgli una cura. Non gli si chiede di non usare il pc, gli si chiede eventualmente se gli interessa seguire una cura. Dopo di che gli effetti eventualmente si vedono sul comportamento e magari anche lui può meglio ragionare.
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
[#3]
Utente
Gentilissimi medici. Purtroppo mio fratello non ne vuole sapere di sottoporsi a visita psichiatrica....Noi temiamo più per la sua salute che per altro, stare fisso al pc, senza vita sociale, abbiamo proprio le mani legate? non vi sono modi mi confermate? La situazione è tragica visto che a quanto dite non possiamo fare nulla per la patologia da internet in se (se non mi sbaglio tale patologia ha un nome preciso)
[#4]
Gentile utente,
nella maggior parte dei casi non è che sia una sindrome nuova, è soltanto un disturbo dell'impulsività oppure un disturbo ossessivo in una espressione aggiornata ai tempi.
Cerchi di adottare questa strategia. Non gli dica che "deve smetterla" e per questo lo vuole far visitare, gli dica che può conciliare internet con il resto, può avere un po' più di lucidità e di controllo per gestirsi meglio anche quel mondo lì. Mettiamola così che poi in realtà è vero, cioè la terapia mira a restituire il controllo, ovviamente questo equivale ad una riduzione della "fissazione" di internet, ma se si propone così in partenza la persona percepisce un intervento di tipo costrittivo, come se gli si volesse impedire di accedere al suo oggetto del desiderio (internet).
nella maggior parte dei casi non è che sia una sindrome nuova, è soltanto un disturbo dell'impulsività oppure un disturbo ossessivo in una espressione aggiornata ai tempi.
Cerchi di adottare questa strategia. Non gli dica che "deve smetterla" e per questo lo vuole far visitare, gli dica che può conciliare internet con il resto, può avere un po' più di lucidità e di controllo per gestirsi meglio anche quel mondo lì. Mettiamola così che poi in realtà è vero, cioè la terapia mira a restituire il controllo, ovviamente questo equivale ad una riduzione della "fissazione" di internet, ma se si propone così in partenza la persona percepisce un intervento di tipo costrittivo, come se gli si volesse impedire di accedere al suo oggetto del desiderio (internet).
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Utente
Gentilissimo dottor Pacini. La ringrazio infinitamente. Cercheremo di prenderlo, diciamo, con le buone, magari evitando di accanirci per far si che non si alteri maggiormente e si chiuda più in se stesso, oltretutto il nostro medico curante è Psichiatra, quindi se riusciamo, grazie ai suoi consigli, a convincerlo basta intanto portarlo in ambulatorio dal medico nostro della mutua per avere già una valutazione più accurata.
Per quanto mi riguarda Gentilissimo dottor Pacini mi è stato molto utile, grazie.
Cordiali saluti
Per quanto mi riguarda Gentilissimo dottor Pacini mi è stato molto utile, grazie.
Cordiali saluti
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 1.9k visite dal 14/04/2009.
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