Psicofarmaci si o no?
Buongiorno dottori vorrei sapere il vostro parere riguardo alla mia, esperienza, nel 2008 iniziai a soffrire di episodi di attacchi di panico il medico curante mi consigliò di assumere frontal, iniziai a prendere le gocce e dopo qualche anno tra alti e Bassi tutto andò per il meglio, rimase solo un pò di ansia generale.
Nel 2017 il panico e l'ansia tornano a farsi vivi in maniera molto più forte, con episodi di agorafobia non mi era mai successo, paura della paura di guidare di viaggiare, pensieri ossessivi per la paura di stare male, stavo male tutti i giorni nonostante tutto ho sempre continuato ad uscire a guidare a viaggiare ma con difficoltà sono tornato ad aiutarmi col frontal sempre sotto Consiglio medico.
Ho sopportato tutto questo fino al 2019, decido di andare dal medico, lui mi consigliò una visita da un medico e psicologo clinico di una struttura di recupero neuropsichiatria, ok vado, il dottore in questione mi visita, diagnosi attacchi di panico con agorafobia e ansia generalizzata, mi consiglia citalopram iniziare con tre gocce per due settimane poi passare a sei per altre due poi di nuovo visita, tra l'altro mi sono trovato bene e a mio agio.
Preso dalla paura non ho mai iniziato, troppa paura degli effetti collaterali, specialmente nella sfera sessuale, avevo già iniziato una psicoterapia cognitivo comportamentale, il punto è questo e da circa 6 mesi ho iniziato a, stare molto meglio a essere più sereno meno ansioso, i pensieri ossessivi spariti, tutto questo grazie a la determinazione che ho avuto nel mettere in pratica i consigli del terapeuta, però il fatto sta che qualche fastidio c'è ancora, riesco a gestirlo bene rispetto a prima ma è fastidio, quando guido può capitare che ho ancora agitazione e paura di stare male non sempre ma capita, capitano ancora degli episodi anche quando per esempio ieri ero in coda al supermercato per un attimo ho sentito una agitazione
, respiro corto per circa un minuto, io mi chiedo se sono riuscito a risalire da quell ' inferno che ho vissuto perché quello era, adesso mi faccio forza perché gli episodi sono più lievi e meno frequenti, la domanda è questa mi consigliate rifare una visitare da uno psichiatra e prendere farmaci?
Oppure questi disturbi possono continuare a ridursi e sparire.
D ' altronde il miglioramento c'è stato e Ho acquisito delle capacità in più per gestire l ' ansia.
Nel 2017 il panico e l'ansia tornano a farsi vivi in maniera molto più forte, con episodi di agorafobia non mi era mai successo, paura della paura di guidare di viaggiare, pensieri ossessivi per la paura di stare male, stavo male tutti i giorni nonostante tutto ho sempre continuato ad uscire a guidare a viaggiare ma con difficoltà sono tornato ad aiutarmi col frontal sempre sotto Consiglio medico.
Ho sopportato tutto questo fino al 2019, decido di andare dal medico, lui mi consigliò una visita da un medico e psicologo clinico di una struttura di recupero neuropsichiatria, ok vado, il dottore in questione mi visita, diagnosi attacchi di panico con agorafobia e ansia generalizzata, mi consiglia citalopram iniziare con tre gocce per due settimane poi passare a sei per altre due poi di nuovo visita, tra l'altro mi sono trovato bene e a mio agio.
Preso dalla paura non ho mai iniziato, troppa paura degli effetti collaterali, specialmente nella sfera sessuale, avevo già iniziato una psicoterapia cognitivo comportamentale, il punto è questo e da circa 6 mesi ho iniziato a, stare molto meglio a essere più sereno meno ansioso, i pensieri ossessivi spariti, tutto questo grazie a la determinazione che ho avuto nel mettere in pratica i consigli del terapeuta, però il fatto sta che qualche fastidio c'è ancora, riesco a gestirlo bene rispetto a prima ma è fastidio, quando guido può capitare che ho ancora agitazione e paura di stare male non sempre ma capita, capitano ancora degli episodi anche quando per esempio ieri ero in coda al supermercato per un attimo ho sentito una agitazione
, respiro corto per circa un minuto, io mi chiedo se sono riuscito a risalire da quell ' inferno che ho vissuto perché quello era, adesso mi faccio forza perché gli episodi sono più lievi e meno frequenti, la domanda è questa mi consigliate rifare una visitare da uno psichiatra e prendere farmaci?
Oppure questi disturbi possono continuare a ridursi e sparire.
D ' altronde il miglioramento c'è stato e Ho acquisito delle capacità in più per gestire l ' ansia.
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Il disturbo di panico ha una terapia farmacologica di riferimento. Certo che ci sono tecniche con cui si gestisce, ma va anche tenuto presente che il disturbo in sé attraversa una fase acuta e una di raffreddamento, dopo di che però crea delle limitazioni e continua a condizionare.
A livello medico non esiste il problema: farmaci si/farmaci no.
Si ragiona indicando le cure standard per quel problema.
A livello medico non esiste il problema: farmaci si/farmaci no.
Si ragiona indicando le cure standard per quel problema.
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
[#2]
Utente
Dott. Pacini buongiorno, quindi mi sta dicendo che è un andamento normale, il fatto e che siccome erano già spariti nel 2008 per qualche anno, mi chiedevo se potrebbe capitare lo stesso adesso. Oppure se è consigliato fare la cura con citalopram o altro per essere sicuri di avere una cura valida, ed evitare ricadute.
[#3]
Utente
Buongiorno dott. Pacini le faccio un ultima domanda in poche parole per guarire il farmaco è indispensabile? Oppure ci sono altre strade ?Ho paura della cura, non riesco a iniziarla vorrei chiamare di nuovo il medico che mi ha visitato in passato ma non ho neanche il coraggio di chiamarlo.
[#4]
Le cure hanno i loro standard. Per questo dico che non è che si classificano in farmaci o non, e poi si sceglie. A volte ci sono solo quelli, a volte no, a volte niente. Ora invece in questo caso c'è una cura precisa sul disturbo di panico.
La taglia fuori per motivi non medici, ma perché ha timore (di qualcosa, anche questo andrebbe precisato, perché spesso è proprio sintomatico del panico avere paura dei farmaci, e non di qualsiasi farmaco, di questi in particolare).
Perché non sentire il medico che già la conosce ? Sarebbe una buona idea. Comunque, la terapia antipanico è materia nota a chiunque, se poi uno già ricorda l'inizio del caso o si trova già in confidenza...
La taglia fuori per motivi non medici, ma perché ha timore (di qualcosa, anche questo andrebbe precisato, perché spesso è proprio sintomatico del panico avere paura dei farmaci, e non di qualsiasi farmaco, di questi in particolare).
Perché non sentire il medico che già la conosce ? Sarebbe una buona idea. Comunque, la terapia antipanico è materia nota a chiunque, se poi uno già ricorda l'inizio del caso o si trova già in confidenza...
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 2.5k visite dal 30/08/2020.
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